Chapter Fifteen.

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POV Valentina

"Scusa, ripetilo?" domandai allibita, incredula alle parole che avevo appena sentito pronunciare dalla voce della mia amica.

"Ho un appuntamento con Cristian," ripeté Paola con assoluta nonchalance, uscendo dal camerino e facendo un mezzo giro su stessa per ammirare nello specchio il corto tubino drappeggiato che si stava provando. "Che ne dici di questo?"

Controllò velocemente il cartellino con il prezzo e tornò a voltarsi verso di me in attesa della mia opinione.

"Il vestito è una favola, ma ... non credo che sia una buona idea." risposi perplessa.

Paola scrollò le spalle e si lasciò sfuggire un piccolo sbuffo contrariato.

"È un'ottima idea, invece," ribadì testarda.

"Tu è Mattia vi siete lasciati meno di una settimana fa," le ricordai con delicatezza. Sapevo che Paola stava ancora soffrendo per la loro rottura, nonostante tutti i suoi sforzi per mantenere un'apparenza vivace e non farsi buttare giù.

"E allora? Non devo mica essere in lutto," obiettò incrociando le braccia sul petto.

"Cristian è la ragione per cui vi siete lasciati," insistetti con calma, nell'intenzione di farla almeno ragionare sui miliardi di motivi per cui quella situazione avrebbe potuto finire per farla soffrire ancora di più.

"No," mi corresse lei alzando un dito nella mia direzione. "La ragione per cui ci siamo lasciati è che Mattia non ci prova neanche a lottare per me. Magari questo gli darà una lezione," aggiunse infine con una smorfia amareggiata ed una nota leggermente risentita nella voce, tornando a rivolgere lo sguardo nello specchio senza però osservarsi veramente.

"Lo stai facendo per ripicca ..." affermai sbalordita, rendendomi improvvisamente conto delle sue intenzioni.

"E allora, se anche fosse?" mormorò lei.

"Ci esci per i motivi sbagliati!"

Paola tornò a guardarmi, si strinse nelle spalle e mi rivolse quello che intendeva essere un sorriso di rassicurazione. "È solo un appuntamento, ok? Cena in un ristorante elegante, due chiacchiere, bla bla bla, e niente più. Che male può fare?"

"Ti piace per caso?" le domandai scrutandola con sospetto.

Vidi le sue guance colorarsi di una viva sfumatura rosata, e per un attimo mi sembrò presa completamente in contropiede.

"No!" ribatté con forza, tornando quindi a rinchiudersi nel camerino e tirando la tenda con fare stizzito. Proseguì in tono più alto affinché potessi sentirla anche dall'esterno, sovrastando il motivetto pop che gracchiava in sottofondo nel negozio - "E poi, in ogni caso, posso sempre annullarlo se Mattia stasera riesce a farmi cambiare idea."

"Aspetta ..." la fermai, sempre più confusa. "Esci con Mattia stasera?"

"Certo che no! Come ti saltano in mente certe idee?!" replicò scandalizzata tra rumori di zip e fruscii di vestiti, ed io sospirai rassegnata, ormai incapace di stare dietro alle sue logiche contorte, intanto che Paola proseguiva, "Intendo quando lo incontrerò stasera alla festa di compleanno di Alex. Non dirmi che te ne eri dimenticata ..."

Per un attimo il cuore sembrò affondarmi in petto, e ringraziai il cielo che la mia amica non potesse vedere l'espressione di puro panico che si era dipinta sul mio volto a quelle parole.

"Io ..." incespicai esitante, dando voce a quella che per giorni era stata la mia segreta speranza. "Non pensavo avessi ancora intenzione di andarci! Visto che hai rotto con Mattia ..."

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