18-Uscire allo scoperto

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Spazio autrice

Preparatevi XD capitolo succulento, non ve ne pentirete!

Buona lettura!

Patrisha_Piton

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Si era seduto di fianco al letto del Professore, sotto lo sguardo arcigno e scorbutico che cercava di intimorire chiunque osasse avvicinarsi, ma Harry non ci aveva fatto molto caso e con nonchalance si era apprestato ad accomodarsi. 

«Se sei venuto a tediarmi con la tua crisi prematrimoniale, sappi che non sono il tuo psicologo, Potter»

Harry sorrise e gli rispose «Noto con piacere che sta meglio, Professor Piton» poi sorrise per quella battuta pungente sul suo progetto di vita in via di compimento «Sono stupito che lei abbia sentito i miei discorsi, nonostante fosse in coma»

«Ed io sono troppo provato per ascoltarti un solo secondo in più. Tu e la Granger mi avete letteralmente molestato, mentre cercavo di riposare in santa pace»

«Come?» chiese stupito, non capendo a cosa si riferisse Piton, in merito alla propria amica. 

«Si ostinava nell'aggiornarmi sulla situazione, quando potevo già sentire tutto»

«Hermione è una brava persona, ha capito il valore dei suoi sacrifici durante tutti gli anni in cui eravamo dietro i banchi di scuola. Ha fatto molto per mia madre, per me e per i miei amici»

«Risparmia il fiato per situazioni che richiedono veramente un tuo parere. Hai lo stesso vizio della tua amichetta, siete due saputelli petulanti»

L'aveva nuovamente nominata e ciò gli risultava assai strano. Non era abituato a sentir il nome della propria amica uscire dalla bocca del Potion Master. Ancor meno normale era tutta questa sua concentrazione di pensieri rivolti a lei. 

Forse era successo qualcosa...ma cosa fosse non gli era dato sapere. Si era ripromesso quindi di parlarne con Hermione, alla prima occasione. In quelle giornate frenetiche sicuramente non sarebbe stata disponibile. Conoscendo Ginny, era sicuro che la futura moglie aveva già inviato un gufo all'amica, per informarla della prova d'abito imminente di quel sabato pomeriggio. Sorrise al pensiero della propria amata in abito bianco, senza contare però che non era solo. 

«Sorridi come un ebete, Potter» e subito dopo affermò «proprio vero che l'amore è una malattia inibitrice della propria capacità intellettiva»

«Non credo sia realmente così. Lei ha subìto non poche ingiustizie, Professore. In fin dei conti mia madre le ha voltato le spalle» gli era costato molto ammetterlo, ma in fin dei conti Harry sapeva che i suoi genitori non erano stati dei santi, come invece aveva voluto credere fino a qualche mese prima. 

«Non cominciare. Non ho bisogno di essere compatito»

Quel giorno il Potion Master pareva più scorbutico, e ancor meno incline alla conversazione, del solito. Quindi Harry prese la saggia decisione di allontanarsi da Piton, ripromettendosi di venire in visita qualche giorno dopo. 


Per l'infelicità dei discenti, la settimana successiva, le lezioni di Pozioni tornarono a essere tenute dal Professor Piton. Si era completamente ripreso dal coma e dal prelievo del veleno. Aveva ammesso che quel Dottor Leone non era poi così incapace come lo reputava inizialmente, ma comunque il solo pensiero di vederlo percorrere i corridoi della SUA scuola, e ingaggiare discorsi interessanti con i SUOI colleghi, lo mandava su tutte le furie. Era così testardo e orgoglioso con se stesso che, nemmeno in quel momento, aveva ammesso di provare un fastidioso nodo allo stomaco nell'immaginare quella scena con una sola e precisa collega. 

Maschera redenta (snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora