11-Resa dei conti

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Non giravano voci che non fosse il duello tra Severus Piton e Hermione Granger. Tutto era iniziato quando Harry era arrivato a Hogwarts e, sbadatamente, aveva discusso con Hermione in merito ad alcuni incantesimi potenti da sfruttare per la sfida. In quel momento era passato un gruppetto di Corvonero che, già attirate dalla presenza del prescelto, avevano poi udito quella succulenta novità. 

In poche ore la notizia si era divulgata a macchia d'olio, arrivando alle orecchie di chiunque, in ogni anfratto di quelle imponenti mura e persino al di fuori del castello. Ormai tutti lo sapevano e tutti si erano trovati d'accordo all'assistere ad un evento di quella portata, rinunciando alla tradizionale uscita di Hogsmeade.

Non passava momento che gli studenti, confabulando tra loro, osservassero con vivo interesse i due protagonisti, non appena questi si palesavano nei corridoi di Hogwarts o in classe. 

«Severus, è vero ciò che dicono? Sabato duellerai contro Hermione?» Minerva lo aveva fermato in mezzo al corridoio, subito dopo la colazione. 

«Mi chiedo come mai non poni la domanda alla Granger» rispose sarcastico.

«Devo ricordarti come è finita con Allock? Non possiamo rischiare che qualcuno di voi si faccia male»

«Non crucciarti, Minerva. La Granger verrà disarmata ancor prima che possa accorgersene»

«Severus» replicò lei con tono austero, ma lui la interruppe. 

«Evita la ramanzina patetica. Va dalla tua prediletta, è lei che ha organizzato questo insulso duello» si girò e se ne andò diretto nei sotterranei, dove avrebbe tenuto un paio di lezioni per quella mattina. 

Minerva roteò gli occhi verso il cielo, stanca di sentire continuamente quei due punzecchiarsi. Si girò e se ne andò nella direzione opposta. 


Il giorno precedente a quell'incontro, Hermione decise di praticare una sana corsa alle rive del Lago Nero. Applicarsi in un'attività fisica non le tornava solamente utile per l'agilità nel duello, ma anche per scaricare la tensione che aveva accumulato durante quella settimana. Tutto quel chiacchiericcio e le occhiate fin troppo curiose da parte dei discenti le avevano procurato non poca ansia. 

Nel tragitto incontrò Neville, intento ad immergere una mano in un piccolo stagnetto adiacente al lago. Stava raccogliendo l'Algabranchia per una delle sue lezioni in cui ne spiegava le proprietà e gli effetti. Avrebbe aggiunto a quella spiegazione il racconto di come era riuscito ad aiutare Harry Potter nella seconda prova del famoso torneo Tremaghi. 

«Pronta per domani?»

«Sono fuggita dal castello per non sentir parlare del duello» affermò sorridendogli.

«Scusami Herm» disse impacciato, grattandosi la nuca.

«Tranquillo, Neville» fece stretching alle gambe e continuò «almeno qui non rischio di trovare Piton»

Il moro tremò appena e con voce stridula disse «Beh spero proprio di no, mi è già bastata la sua comparsa alla serra 4 questa settimana. Per chiedermi dei Semi di Fuoco Freddi mi ha praticamente umiliato»

«Dei Semi di Fuoco Freddi, hai detto?»

«Già...non so a che gli servano. So che vengono utilizzati per schiudere delle uova di drago o per distillare antidoti. Presumo gli servano per un antidoto...non credo proprio che Piton abbia la propensione ad allevare draghi...»

«In effetti non riuscirei ad immaginare lui assieme ad un piccolo drago...» esclamò lei pensierosa.

«Non ha la capacità di rapportarsi con le persone...figuriamoci se si tratta di creature magiche. Quando è venuto a chiedermi quei semi mi ha screditato di fronte alla classe»

Maschera redenta (snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora