4-Un Malfoy per 'amico'

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Si era materializzato senza preavviso alla tenuta Malfoy, quella notte stessa, oramai stanco e provato dal dolore. Aveva bisogno di una soluzione che, di certo, non era presente dentro i confini della scuola, quindi si era presentato al maniero con la certezza che forse in quel posto avrebbe trovato la chiave di tutto. 

Nell'oscurità della notte il grande parco che attorniava la tenuta appariva in buono stato, nonostante le voci del mondo magico affermassero le condizioni precarie dei coniugi Malfoy. Forse erano solo voci, forse e più semplicemente avevano scelto di ritirarsi dall'alta borghesia, optando per una temporanea discrezione, dopo la battaglia. 

Lucius, durante l'estate, aveva subìto un processo in cui però era stato scagionato, merito soprattutto di Narcissa e Draco che, nell'ultimo anno, avevano direttamente o indirettamente mentito all'Oscuro. Grazie a ciò e anche alle rivelazioni sui nascondigli degli ultimi Mangiamorte in circolazione, avevano fatto ricredere il Tribunale del Wizengamot in merito alla sua innocenza. A presiedere alla sentenza c'era Harry Potter, che si era presentato anche in qualità di testimone. Da quel momento, dei Malfoy, nessuno aveva più avuto notizie di rilievo.

Severus vide l'imponente porta d'entrata aprirsi, facendo spuntare un piccolo Elfo Domestico che, dopo aver salutato l'ospite, lo aveva fatto accomodare nel salotto principale del maniero. 

Ad attenderlo, stranamente, vi erano entrambi i coniugi, svegli. 

«Severus» esclamò a mo' di saluto Narcissa che, poco dopo, gli si avvicinò «è successo qualcosa? È l'una di notte»

Le sorrise appena, con lei poteva permetterselo. Le era stata vicina, quanto più possibile, nel periodo in cui avevano compiuto il Voto Infrangibile. Si era dimostrato vicino a quella donna che avrebbe dato la propria vita per il figlio. In qualche modo le ricordava sua madre che lo proteggeva quando, da piccolo, veniva ripetutamente minacciato da Tobias. Quel miserabile uomo, nonché suo padre, proprio non sopportava il fatto che la moglie e il figlio appartenessero al mondo magico. Quindi quella percezione di Narcissa gli aveva in qualche modo aperto uno spiraglio di esplicita umanità. 

Non fece in tempo a risponderle che intervenne Lucius, fino a quel momento seduto sulla poltrona, dando loro le spalle. Si alzò ergendosi in tutta la sua superbia, mostrandosi al suo amico. Una sottile spruzzata di barba incolta ricopriva i spigolosi zigomi del Mago, dandogli un aspetto 'sbarazzino', se non 'trasandato'. A risaltarne quell'aspetto un paio d'occhiaie svettanti su quel pallido viso che, un tempo, aveva saputo trasmettere un certo appeal verso le donne del mondo aristocratico. Ma nonostante tutto, Lucius aveva la sfacciata fortuna di possedere comunque un certo fascino.

«Ed ecco qui il paladino della giustizia» quel sorriso esplicitamente sarcastico e la sfrontatezza nelle sue parole, a giudicare dal bicchiere che teneva tra le mani, erano dovuti ad un abuso non indifferente di alcool. 

«Lucius» lo salutò a denti stretti, tentando di rimanere calmo. In fin dei conti aveva bisogno di loro. 

«Cosa ti porta a venire qui in piena notte e disturbarci? Pene d'amore, Severus?»

«Lucius!» Cissy lo aveva rimbeccato scocciata «è un nostro amico, ha salvato la nostra famiglia, non dovresti comportarti in questo modo»

Per tutta risposta il biondo fece una smorfia e bevve l'ultimo goccio presente sul fondo del bicchiere. Severus, nel frattempo, si era innervosito. La sua mascella aveva guizzato prepotentemente e percepiva la pazienza scemare in modo esponenziale. 

Narcissa poi si era voltata verso il Potion Master, in attesa di risposta. Gli occhi d'ossidiana si posarono su di lei «Sto cercando un manuale di magia oscura»

La strega si rizzò appena sulla schiena, colta dallo stupore «non vorrai mica...»

«No» la interruppe subito dalle sue improbabili teorie «mi serve per queste» girò appena il collo, facendole osservare le cicatrici. 

Maschera redenta (snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora