12.

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Era il giorno della partenza delle ragazze, io ero con loro a Narita e come al solito, stavamo piangendo, tutte le volte succedeva, appena dovevamo separarci le lacrime scendevano, pianti infiniti, Isabel e Genny furono le prime a prendere il volo, mentre guardavamo l'aereo partire io e Abbie stavamo piangendo tutti i liquidi che avevamo in corpo.
Ci saremmo riviste, lo sapevamo, ma non cambiava nulla.
Accompagnai anche Abbie al suo gate e anche lì le lacrime uscirono senza controllo, dopo l'ennesimo lunghissimo abbraccio chiamarono il suo aereo.
La salutai con la mano e appena il suo aereo decollò tornai verso la stazione dei treni per tornare a Tokyo, nel mentre cercavo di darmi un contegno con le lacrime, anche perché sarei andata subito a lavorare, ero di riposo, ma con la scomparsa di Manjiro Sano tutto l'ufficio si era mobilitato e io non me la sentivo di stare a casa e continuare a piangere.
Presi il treno per Tokyo diretta all'ufficio, guardavo fuori dalla finestrino non sapendo cosa pensare di tutta questa situazione.
Voleva venire a Tokyo, ma nessuna videocamera delle stazioni ferroviarie la visto arrivare, possibile che sia sparito nel nulla?
Che sia venuto in pullman? Fattibile ma sicuramente le videocamere sono state visionate.
Scesi dal treno e andai dritta in ufficio, anche se alla fine avevo davvero gli occhi rossi e gonfi per via dei pianti.

LB:"Helen hai pianto?"
H:"si, le mie amiche sono ripartite, come sta andando? Avete novità?"
LB:"è arrivato a Tokyo in pullman"
??:"si lo appena comunicato alla tua collega, tu sei Helen giusto?"
H:"ah sì piacere, lei è?"
Ura:"non darmi del lei, abbiamo la stessa età, sono Uravity"
H:"che figuraccia, mi dispiace non averti riconosciuta"
Ura:"Dynamight e Deku mi hanno parlato di te, dicono che tu sia brava"
H:"eh? Ah...non sono così brava, sei qui perché volevi parlare con me?"
Ura:"anche, la madre di Manjiro ti ha riconosciuto dalle foto dei giornali, hai incontrato Manjiro il giorno della scomparsa?"
H:"si lo detto sia ai poliziotti sia a Manami, ero a Nara con delle amiche e lui piangeva, così ci siamo avvicinati per capire che succedesse, voleva arrivare alla stazione ma non sapeva come arrivarci, poi sua madre ci ha raggiunto e mi ha ringraziato, tutto qui"

Insomma, le indagini erano ad un punto morto, quel bambino era come sparito nel nulla, anche se nessuno riusciva a capire come fosse possibile, aveva preso il pullman, era arrivato a Tokyo a quanto pare, ma perché non era andato dal fratello?
Quanti negozi di moto c'erano a Tokyo? Così tanti da non averli permesso di trovare ancora suo fratello?

H:"quanti negozi di moto ci sono a Tokyo?"
Ura:"quindici, compreso quello del fratello, ma abbiamo controllato, nessun bambino si è presentato a cercare il fratello, ora sono tutte controllate"
LB:"tutte controllate?"
Ura:"dei poliziotti presidiano ogni negozio, sono sotto copertura, non li può riconoscere"
H:"e se fosse stato attaccato da un villain?"
Ura:"dici?"
H:"un bambino solo, sicuramente non ha soldi per un hotel o cose del genere dove ripararsi la sera"
LB:"dovremmo chiamare gli ospedali, ci pensiamo noi assistenti sociali, rimaniamo in contatto se ci sono novità"

Io e Manami passammo le ore successive a chiamare tutti gli ospedali di Tokyo, sia pubblici che privati, ma nulla, il bambino non era in nessun ospedale, secondo il capo e alcuni colleghi era un bene, ma ne io né Manami eravamo d'accordo.

Gentle:"accidenti com'è possibile che non si trovi? Tutti gli Hero hanno la sua foto e la polizia lo sta cercando!"
LB:"rimangono due possibilità"
H:"due?"
LB:"la prima, si è perso e non sa come muoversi per Tokyo, la seconda, la peggiore, è stato rapito da un villain"
Collega:"rapito? Manami insomma esageri! Perché dovrebbero rapirlo?"
LB:"per fare i buoni samaritani, se entro domani il bambino non viene trovato la madre metterà due milioni di yen come premio"
Gentle:"Manami quello che dici ha senso, ma Manjiro potrebbe dire che lo hanno rapito"
LB:"mmh"
H:"riscatto? Chiedere il doppio del premio?"
LB:"cazzo"
H:"belle paroline"
LB:"non avevo pensato al riscatto"

Uscì dal lavoro due ore più tardi del solito, cercammo tramite le videocamere della stazione dei pullman e zone limitrofe qualche traccia di Manjiro, qualche indizio che permettesse di capire se fosse stato rapito o meno, ma niente, nessuna traccia del bambino o di un possibile rapitore.
Prima di prendere il treno per andare a casa mi fermai in un supermercato aperto ventiquattrore, ero esausta, ore di videocamere, di chiamate, volevo solo mangiare e dormire.

D:"ciao Helen, ancora al lavoro?"
H:"chi...ah dek...che fai qui?"
D:"lavoro, sono entrato a prendere qualcosa per cena, tu?"
H:"uscita ora, non ho voglia di preparare la cena, la mia coinquilina ha già mangiato, prendo qualcosa di già pronto"
D:"comprensibile, siete oberati di lavoro?"
H:"con la scomparsa di Manjiro Sano? Si. Fin troppo"
D:"mmh...anche noi lo stiamo cercando"
H:"stiamo valutando più piste, anche quella del rapimento purtroppo"
D:"rapimento eh? Ha senso visto che la madre vuole dare un premio in denaro"
H:"ed è una bella somma, speriamo di sbagliarci e che si sia solo perso"
D:"ma se si fosse solo perso, non l'avremmo già trovato? Insomma Tokyo è stata setacciata da cima a fondo"
H:"questo è ciò che ha fatto pensare al rapimento"
K:"OHY NERD TI MUOVI?"
D:"arrivo, ci vediamo Helen, se hai novità avvertimi"
H:"certo"

Uscì dal supermercato prima di me, non avendo altro da fare pagai la cena e andai verso la stazione per prendere il treno, guardai il telefono mentre aspettavo, i giornali gonfiavano tutto, dalla scomparsa del bambino al movente della fuga, titoli acchiappa lettori.
Tornai a casa che ormai erano le venti e trenta passate, che razza di giornata era stata.
Guardai il telefono mio, poi quello aziendale, un messaggio da un numero non salvato:"aiutami"

Fine capitolo 12
Al prossimo capitolo~

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