19.

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Mi trascinò fuori casa, non avevo voglia di uscire, ma lui insistette a tal punto che alla fine mi convinsi a seguirlo, speravo di non trovare troppa gente in giro, non avevo voglia di caos e giustamente lui mi portò ad Akihabara, dove c'era tutto fuorché calma e tranquillità, voleva fare qualche acquisto?
Lo guardavo girare per gli scaffali, sapeva cosa cercare e cosa prendere mentre io sembravo un pesce fuor d'acqua, era il mio posto preferito a Tokyo e non volevo comprare nulla.

D:"Helen a te non interessa nulla?"
H:"no ahahah"
D:"sicura? Ci sono dei gadget di Deku che non hai? Te li compro io"
H:"primo, ho i soldi per comprarli nel caso li voglia, secondo, li ho già"
D:"non sei dell'umore eh?"
H:"neanche un po', mi dispiace, ho fame, vado al café al piano di sopra"
D:"va bene, lasciami dieci minuti e arrivo"
H:"va bene"

Presi le scale mobili per salire al piano di sopra, al primo cafè aperto ordinai un caffè e mi sedetti al primo tavolino libero, Midoriya si era preoccupato così tanto per me e io lo ringraziavo piantando il muso, bel ringraziamento, ma non è colpa mia se non avevo voglia di girare per Akiba, mi guardai intorno, non c'era praticamente nessuno, molti negozi erano ancora chiusi effettivamente quindi era normale, ma per qualche ragione in quel momento mi sentii tremendamente sola e vulnerabile, avevo paura che Samuel spuntasse dal nulla? Non saprei, ma forse era proprio cosi.
Cominciai ad innevosirmi ed agitarmi, non ne avevo motivo, ma non mi sentivo tranquilla, anche quando il cameriere mi consegnò l'ordine mi fece sobbalzare, ringraziai e mi servii, anche se non riuscivo a calmarmi.

D:"Helen, scusa ci ho messo più del previsto"
H:"ce ne andiamo?"
D:"eh?"
H:"non mi sento tranquilla"
D:"Samuel non c'è, puoi stare tranquilla, poi ci sono qui io"
H:"non lasciarmi più sola"
D:"va bene, ma ora ordino anche io qualcosa"

Perché mi sentivo così impaurita? Avevo affrontato dei villain pericolosi, criminali e chi più ne ha più ne metta, perché avevo così paura di Samuel tanto da implorare Midoriya di non lasciarmi da sola?
Non riuscivo a capire che mi stava succedendo.
Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi nemmeno di Midoriya che era tornato al tavolo e mi guardava confuso.

D:"Helen?"
H:"ah? Ah scusa..."
D:"a che pensavi? Sembravi così assorta"
H:"sono confusa, tutto qui"
D:"confusa?"
H:"quando ero un agente speciale, non mi facevo intimorire tanto facilmente, affrontavo i villain e criminali...mi hai visto no?"
D:"si e quindi? Perché sei confusa?"
H:"non capisco perché Samuel mi faccia così tanta paura..."
D:"mmh...bhe ci possono essere tante motivazioni"
H:"dimmene una"
D:"stavi con lui, ti fidavi e lo amavi, il fatto che lui sia un villain ti ha destabilizzato"
H:"eppure non dovrei pensarci, è un villain, lo era anche quando stavamo insieme..."
D:"e questo è un altro motivo, non ti sei resa conto della sua vera natura, Helen, chiunque l'avrebbe presa male"
H:"dici?"
D:"si, ora piuttosto, ti ho preso una cosa, non so se ti piacerà"
H:"oh insomma Midoriya..."
D:"chiamami Izuku, infondo anche io ti chiamo per nome, prendi"

Aprì il pacchetto che aveva appoggiato sul tavolino, dentro c'era una berretta invernale, colore verde con i disegni del costume di Deku, la adoravo, me ne innamorai subito.
La provai per vedere come mi stava e la tolsi subito perché già sudavo, era troppo presto per indossarla, ma l'avrei sicuramente usata.
Lo ringraziai e misi la berretta nella mia borsa.
Neanche il tempo di finire il caffè che lui ricevette una telefonata.

D:"ovviamente"
H:"chi è? Se posso chiedere?"
D:"Tos... Allmight ma so già che vorrà, pronto?"
T:"IZUKU CIAO...Sei in giro?"
D:"si, sono con un'amica, perché? Che volevi dirmi?"
T:"io e Abbie abbiamo fatto l'amore per la prima volta"
H:"Abbie?"
T:"si! Dai te ne ho parlato, ha due amiche in Italia e due in Giappone...come si chiamano aspetta...geffy, Erena, Isabeh e Arya?"
A:"TOSHI MA CHE CAZZO DI NOMI STAI DICENDO"

Rubai di mano il telefono ad Izuku, era veramente Abbie, la nostra Abbie, lei aveva una relazione con allmight e non l'aveva detto a nessuna di noi! Era un affronto troppo grande perché rimanessi zitta

H:"SCUSI ABBIEGALE"
A:"porca troia sei con Deku?"
H:"no, sono con un broccolo, scusa cos'è sta storia?"
A:"ah...non dirlo alle altre"
H:"oh sì credici, ti fai Allmight e non lo dico alle ragazze, credici"
A:"oh insomma, ti spiego tutto quando saremo da sole"
H:"si certo credici, Genny, Isabel e Arya devono sapere"
D:"scusate quello è il mio telefono"

Abbie mise giù prima che potessi dire altro, questa si che era una novità, zitta zitta in america si era messa con Allmight, una persona qualunque no? In più non ci aveva detto nulla, non è che era andata in america apposta per questo?

D:"Non lo sapevi?"
H:"no, tu si?"
D:"non pensavo fosse quella Abbie...cioè, il nome Abbiegale non penso l'abbia solo lei no?"
H:"mmh anche questo è vero"
D:"un po' troppo degenero per i miei gusti"
H:"scusa... è solo che non ci siamo mai nascoste ste cose, è un vero affronto"
D:"ma è la sua vita privata"
H:"oh si aspetta che lo dico alle altre e vedi come è privato poi, dove vuoi andare ancora?"

Passai con lui il resto della giornata, tornata a casa scrissi ad Arya che avrei preparato io la cena, mandai un messaggio anche ad Isabel e Genny per farli sapere di Abbie e infine scrissi anche a Manami per dirle che sarei tornata al lavoro il giorno seguente.
Verso le diciannove Arya tornò a casa con uno sguardo veramente distrutto, era successo qualcosa di grave.

H:"Arya è successo qualcosa?"
Arya:"licenziata!"
H:"cazzo"
Arya:"domani andrò a cercare un lavoro, ora ho solo fame"
H:"dai vuoi una bella news?"
Arya:"stai con deku?"
H:"no, ma Abbie sta con allmight"
Arya:"MA CHE CAZZO DICI!"

La serata trascorse tranquilla, come se tutta l'agitazione che avevo avuto un giornata non fosse mai esistita, ancora però non sapevo fino a che livello di pazzia potesse arrivare Samuel.

Fine capitolo 19
Al prossimo capitolo~

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