30.

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Mi avvicinai al fagotto guardando il bambino che vi era all'interno, capelli bianchi, occhi rossi e un cornino sulla fronte, era così piccolo, non poteva avere più di qualche giorno, avevo mille domande ma prima di porle, lo presi in braccio rubandolo dalle braccia di izuku.

D:"l'abbiamo appena salvata dalla madre"
Manami:"dalla madre?"
D:"si è complicato, leggerete tutto nel rapporto, lo portata in ospedale, sta bene, è sana per fortuna"
H:"dobbiamo portarla in qualche istituto?"
D:"si, io purtroppo ora devo andare, Helen ci vediamo a casa"
H:"si certo, a stasera"
D:"a stasera"

Cullavo la bambina che sembrava agitata, era così carina, perché abbandonarla? Perché farle del male?
Intanto che io ero occupata con la bimba; Manami chiamò le case famiglia e gli istituti per trovarne almeno una che avesse un posto per lei.

H:"trovato qualcosa?"
Manami:"ad Ikebukuro"
H:"perfetto, c'è la portiamo e poi andiamo a pranzare?"
Manami:"direi che è perfetto, andiamo dai, Gentle noi andiamo"
Gentle:"nessun problema"

Salimmo in macchina, lei alla guida mentre io tenevo la piccola tra le braccia, ormai si era addormentata e nel farlo aveva afferrato una ciocca dei miei capelli.
Era così delicata, così piccola, a pochi giorni dalla nascita aveva già subito una cattiveria orribile, immeritata, cosa aveva fatto di male per meritarselo?

Manami:"Helen? Siamo arrivate, non scendi?"
H:"eh? Ah sì, scusa ero sovrappensiero"
Manami:"eh lo so, quando si ha in braccio un fagottino così piccolo si pensa solo a quanto siano delicati e innocenti"
H:"non si meritava...i bambini di cui ci occupiamo non si meritano ciò che gli succede"
Manami:"sono d'accordo, sai ho sempre paura che accada qualcosa al mio bimbo quando lo lascio al nido ahahah"
H:"mi sembra normale"

Scesi dalla macchina con non poche difficoltà visto che la piccola si era attaccata ai miei capelli e non potevo darla a Manami per scendere dalla macchina.
Entrammo nell'istituto e per quanto tutti i muri fossero colorati e ricoperti di disegni di cartoni animati, qualcosa non mi piaceva, volevo scappare, scappare con la bambina.

Infermiera:"oh eccovi vi stavamo aspettando"
Manami:"si scusi, ma abbiamo avuto qualche problema ad uscire dalla macchina, la bambina si è attaccata alla mia collega"
Infermiera:"ahahah lo so, così piccoli lo fanno anche con noi infermiere"

E io volevo che lo facesse solo a me, qualcosa in quella bambina mi aveva colpito e io non volevo separarmene, che fosse lei il bambino che tanto avevo desiderato?
La abbracciai prima di lasciarla all'infermiera, appena riuscì a staccarla dalla mia ciocca di capelli scoppiò in un pianto più che disperato, urlava, urlava come una matta, allungai le braccia per riprenderla ma Manami mi trascinò via, mentre quella piccola continuativa a strillare.

Manami:"Helen lo sai come funziona, non ci possiamo affezionare ai bambini"
H:"eh? Che c'entra?..."
Manami:"ho visto come la guardavi, Helen no, sai che se ci facciamo travolgere dai sentimenti non va bene, lo so, è piccola, fa male vederla abbandonata, ma sono cose che purtroppo succedono, avrà una famiglia e tu avrai un bambino prima o poi devi portare pazienza e la gravidanza arriverà"
H:"no non arriverà"
Manami:"quanto sei drammatica, dai andiamo a mangiare"
H:"non sono drammatica, sono fatti, non ho molto appetito torno in ufficio"
Manami:"Helen non puoi fare così"
H:"fare come? Non ho appetito, io torno a lavorare"

Tornate in ufficio lei va a mangiare con Gentle mentre io mi rimetto a lavorare, l'urlo della bambina mi è rimasto nelle orecchie, inutile cercare di non pensarci, era troppo disperato, troppo forte per dimenticarlo o per passarci sopra.
Solo a fine lavoro Manami venne a parlarmi di nuovo.

Manami:"Helen"
H:"si?"
Manami:"stai meglio?"
H:"non mi va di parlarne"
Manami:"Helen insomma non puoi farti coinvolgere così, rimarrai incinta prima o poi...quella bambina avrà una famiglia"
H:"hai finito?"
Manami:"Helen per favore"
H:"no, la gravidanza non arriverà mai, io non posso rimanere incinta, io non ho il ciclo, non ho le ovaie, non potrò mai avere il piacere di una gravidanza ed è vero, quella bambina avrà una famiglia, ma se mi faccio coinvolgere sono cazzi miei"

Manami non si meritava quella sfuriata, ma non c'è la facevo più, è vero non sapeva che non potevo rimanere incinta, non se la meritava, lei era finita per essere solo la persona su cui sfogare la mia frustrazione.
Rimase sconvolta da quella mia improvvisa sfuriata, non la salutai nemmeno, uscì dall'ufficio salutando Gentle dicendoli che non stavo bene.
Tornai a casa in fretta e furia senza neanche fermarmi a fare la spesa per la cena, non che avessi fame, il mio stomaco ormai era più che chiuso.
Solo verso le venti, quando rientrò Izuku mi resi conto che invece lui sicuramente aveva fame e voleva cenare.

D:"Helen"
H:"scusa, ho dimenticato di fare la spesa...ma non sto bene, ho una forte nausea"
D:"tranquilla, ordinerò qualcosa, vuoi bere del the?"
H:"no grazie, scusa"
D:"e di cosa? Riposa piuttosto, ah Helen ho una buona notizia, la bambina che ho salvato oggi, una famiglia vuole prenderla con se, vuole fare domanda per l'adozione, Manami si è messa subito a cercare per lei"
H:"ah"
D:"meglio così, infondo ha bisogno di una madre no?"
H:"si, scusa Izuku vado a sdraiarmi un po"
D:"va bene, per qualsiasi cosa io sono qui ok?"
H:"va bene"

Mi buttai a letto e scoppiai a piangere, dovevo dire la verità ad Izuku, ma cosa sarebbe cambiato? Ormai stava per essere adottata, era troppo tardi, ma perché la volevo a tutti i costi? Cosa aveva di diverso dagli altri bambini di cui mi ero occupata?
Perché lei?
Sentivo ancora il calore del suo corpicino per non parlare dell'urlo disperato quando l'hanno staccata da me.
Perché? Perché? Perché mi sentivo così? Come se avessero portato via una parte di me?

D:"Helen ho della camomilla"
H:"non mi va"
D:"Gentle mi ha detto che non hai neanche pranzato, mi stai facendo preoccupare, non mangi da ieri sera...per favore"
H:"Izuku"
D:"si?"
H:"voglio adottare quella bambina"

Fine capitolo 30
Al prossimo capitolo~

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