23.

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Ci sedemmo ad un tavolo abbastanza grande per tutte e sette, non riuscivo a mettermi a mio agio, loro parlavano di lavoro e dei villain catturati, mentre io bevevo il mio thè caldo senza introdurmi nella conversazione, ascoltavo e basta anche perché non sapevo di che parlare.
Ero seduta a fissare il mio bicchiere cercando un modo per entrare nel dialogo in qualche modo, ma non mi veniva in mente nulla, mi sentivo sempre più a disagio.
Perché Izuku aveva deciso di farmi fare amicizia con loro? Io stavo bene così, avevo le mie amicizie, specialmente ora che anche Abbie stava arrivando in Giappone, saremmo di nuovo state tutte insieme.
Non capivo perché sta uscita, non mi sentivo per nulla a mio agio, lo stress e la voglia di prendere e andarmene aumentavano sempre di più.

Momo:"Helen? Stai bene? Sembri nervosa"

Ecco l'ultima cosa che volevo era attirare la loro attenzione, in un attimo era calato il silenzio e tutte stavano guardando me.
Come potevo divincolarmi da questa situazione?

H:"un po', ho paura che si rovini il trucco e che si vedano i lividi"
Jirou:"non sono ancora guariti?"
H:"tendono al verde giallo, molto anti estetici e soprattutto, le persone mi guardano come se fossi uscita da qualche rissa"
Momo:"ti sai truccare bene sai?"
H:"ma va, sono state delle mie amiche, io non so neanche cosa abbiano usato, di solito sono acqua e sapone"
Hagakure:"che ne dici di parlare un po' di te? Midoriya ci ha detto che eri una poliziotta in Italia"
H:"e non vi ha detto altro?"
Uraraka:"no"
H:"e da quando ha sto dono della sintesi?"
Asui:"lo conosce da meno di un anno e ha già capito com'è fatto"
H:"oh no no, lo conosco di fama almeno, da più di un anno"
Mina:"eri sua fan?"
H:"sono sua fan, non avrei mai pensato di conoscerlo di persona onesta...ma neanche diventare sua amica, almeno, io lo considero amico, lui non so ahahah"
Jirou:"dopo tutto ciò che ha fatto, credo proprio che ti consideri amica"

Non sapevo perché, ma quell'affermazione mi fece stare male,  a pensarci ora, il motivo era ovvio, speravo avessero notato degli ipotetici sentimenti romantici da parte di izuku, io sapevo cosa provavo per lui, più di semplice affetto e l'avevo capito nei miei giorni di prigionia, anche se non lo avrei mai ammesso alle mie amiche, potevo scatenare in loro risatine e sorrisini ogni volta che avessero visto me e lui insieme, si insomma, il ritorno delle ridarella girls e volevo evitarlo, per evitare imbarazzi strani.
Fu in quel momento che lo notai, era sul tetto del palazzo di fronte, c'era izuku che guardava nella nostra direzione, appena notò il mio sguardo scappò via, mi stava tenendo d'occhio?

H:"c'è da dire che non è una persona molto furba"
Mina:"ma dai perché dici così?"
H:"perché fino a due secondi fa stava mi stava tenendo d'occhio, era sul tetto del palazzo di fronte"
Uraraka:"ok questo è strano"
Momo:"dici?"
Hagakure:"e questo spiega anche perché Shibuya, la sua agenzia è qui"
H:"esatto, mi voleva tenere d'occhio"
Asui:"e lo fa pure male se si fa notare"
H:"si preoccupa troppo, viene a trovarmi tutti i giorni e ora mi segue ad un'uscita organizzata da lui"
Jirou:"in effetti si comporta in maniera strana, Midoriya è sempre stato apprensivo, quindi il fatto che ti venga a trovare non è strano, ma che ti tenga d'occhio, quello si che è strano"
H:"dopo ci andrò a parlare, tanto so dove è la sua agenzia"
Uraraka:"magari è cotto"
Mina:"Midoriya?"
Uraraka:"solo perché era timido alle superiori, non vuol dire che non si possa innamorare"
H:"ma di me? Ma per favore"
Momo:"che male ci sarebbe?"
H:"nulla, ma non sono nessuno rispetto a lui"
Mina:"tu sei cotta persa"
H:"si nota?"
Hagakure:"si, specialmente quando parli di lui, ti si illuminano gli occhi"

Passai con loro mezza giornata, non fu così male come pensavo, era stata una mattinata divertente, abbiamo chiacchierato a lungo e fatto un giro per qualche negozio, nulla di che, ma ci voleva, specialmente perché avevo scoperto un sacco di cose su Izuku, tipo che durante il primo anno scolastico faceva fatica a parlare con le ragazze, oppure che era stato lui a sconfiggere Stain insieme ad altri due compagni di classe e infine da dove veniva il nome Deku, non sapevo che fosse stato Kacchan ad inventare quel nomignolo, non l'aveva mai rivelato in nessuna intervista.
Salutate le ragazze andai direttamente in agenzia da lui, che com'era ovvio, non c'era, non voleva vedermi? Non voleva ammettere che mi stesse spiando? Mi sedetti alla sua scrivania, l'avrei aspettato, non avevo alcuna fretta, per mia fortuna, tornò mezz'ora dopo.

D:"adesso vado a parlarci, ma non dove...HELEN?!"
H:"Izuku"
D:"che ci fai qui? Nel mio ufficio?"
H:"ti dovrei fare la stessa domanda, cosa facevi su quel tetto stamattina?"
D:"ah...ero di pattuglia"
H:"eri di pattuglia proprio guarda il caso, davanti al palazzo dove stavamo noi, pensi sia nata ieri?"
D:"si...cioè, no! No! Però, ecco ero lì per caso davvero"
H:"Izuku"
D:"e va bene, non ero lì per caso, ti ho seguita da quando sei uscita dalla stazione fino a che non mi hai visto"
H:"mi hai seguita? Sei inquietante"
D:"Da quando sei tornata a casa non esci praticamente più se non per necessità, Arya, Isabel e Genny erano preoccupate e anche io, dovevo inventarmi una scusa per farti uscire, così ho chiesto alle mie vecchie compagne di scuola"
H:"e dirmelo..."
D:"non ci avresti dato retta"

Aveva ragione, gli avrei ignorati dicendo che stavo bene, quando non era vero, fisicamente stavo bene, ma quei giorni di prigionia mi avevano devastato mentalmente, fuori casa ero sempre sull'attenti come se Samuel potesse comparire da un momento all'altro e il fatto che tutti si girassero a guardare i miei lividi mi metteva agitazione.

H:"forse hai ragione"
D:"senza il forse, Helen tu non stai bene ed è una naturale conseguenza di ciò che è successo"
H:"io..."
D:"nessuno ti giudica, ma devi lasciarti aiutare, non potrai chiuderti in casa per sempre, le tue amiche, le mie vecchie compagne di classe, Manami ma soprattutto, io, siamo qui per aiutarti"
H:"Izu..."
D:"si?"
H:"mi faccio sempre salvare da te"
D:"sono qui per salvarti, tutte le volte che avrai bisogno di una spalla su cui piangere, che avrai bisogno di qualcuno con cui sfogarti, tutte le volte che avrai paura, io ci sarò, perché ora che ti conosco, non voglio perder...non voglio perdere una cara amica"

Fine capitolo 23
Al prossimo capitolo~

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