17.

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Il caso mi stava facendo impazzire, ci stavo lavorando da due giorni e ne sapevo quanto prima, i genitori dei bambini non volevano che parlassi con loro e questo rendeva il tutto più difficile, mi sembrava di impazzire, la mia scrivania sembrava un campo di battaglia.
L'unico momento in cui mi permettevo una pausa era per guardare i combattimenti di Deku dal telefono. Mi sembrava di impazzire, anche perché si erano aggiunti altri due fascicoli.

LB:"Helen tutto apposto? Sembra essere passato un uragano"
H:"non dovevo accettare tutta sta storia"
LB:"ma l'hai fatto, possibile che non ci sia nulla?"
H:"in verità qualcosa c'è, tutte le vittime dicono che il modo di parlare di Ipno era strano, ma non capisco come visto che i genitori non mi permettono di parlarci"
LB:"Ipno è italiano no? Che non parli bene giapponese?"
H:"si può essere, ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa, tipo le O oppure le E aperte o chiuse"
LB:"tipo un dialetto?"
H:"tipo un dialetto si, ma ce ne sono centinaia di dialetti in Italia..."
LB:"ah...ma c'è ne sono di più...riconoscibili?"
H:"dal modo di parlare, dalla cadenza della parlata, insomma alcuni sono più riconoscibili, ma, se non posso parlare con loro...sono sempre da punto a capo, provo ad andare da Deku, magari lui ha scoperto qualcosa in più"
LB:"ma non ti avrebbe avverti...ah vai pure"
H:"grazie"

Avevo bisogno di cambiare aria, uscì dall'ufficio e cominciai a camminare lungo le vie di Shibuya, ero stranamente nervosa, mi sentivo osservata, mi giravo ogni due minuti per vedere se qualcuno mi stesse seguendo ma non vedevo nessuno, camminai ancora qualche metro prima di prendere una via secondaria, c'era molta meno gente e la sensazione di essere pedinata aumentò e di brutto, mandai un messaggio a Midoriya, dicendo che mi sentivo pedinata e la mia posizione, non rispose ma visualizzò il messaggio.
Mi voltai di scatto e lo vidi, a seguirmi era Samuel, che ci faceva ancora qui in Giappone? Perché non mi lasciava in pace? Era sempre stato così ossessivo?

Samuel:"Helen, finalmente mi hai notato"
H:"che vuoi ancora? Perché non mi lasci in pace?"
Samuel:"perché ti amo"
H:"questo non è amore, è ossessione"
Samuel:"io ti amo più di quell'hero del cazzo"
H:"eh? Ma di che parli?"
Samuel:"so che stai con lui!"
H:"ma per favore! Non sai nemmeno di che parli"
Samuel:"io invece so di che parlo, ti conosco"
H:"fatti più seghe"
Samuel:"conosco tutto di te, conosco il tuo più grande sogno infondo"
H:"sai che bella scoperta"
D:"Helen! Stai bene?"

Mi scrutò da testa a piedi per controllare che non mi fossi fatta nulla, l'avevo fatto preoccupare per niente, era solo Samuel che non si rassegnava al fatto che l'avessi lasciato, o forse li bruciava che non avessimo mai avuto intimità?
Midoriya si mise di fronte a me per proteggermi, non sembrava tranquillo.

Samuel:"quel damerino crede di proteggerti? Ahahah"
H:"vattene"
Samuel:"come i genitori credono di poter proteggere i propri figli da tutto e tutti, invece bastano poche parole affinché quegli esseri troppo innocenti facciano del male"
H:"e ora di che cazzo parli?!"
D:"Helen che succede? Perché urli?"
Samuel:"come di che parlo? Di Ipno, dai non sei così stupida, gli attacchi in Giappone sono iniziati quando sono arrivato io, fai due più due o non sai fare nemmeno quello, bhe forse così capisci, prendi tutto ciò che vuoi, sei circondata da ciò che desideri"
H:"ah?"

Il mio corpo cominciò a muoversi senza che potessi controllarlo, il mio cervello pensava solo a voler prendere un bambino e portarlo via con me anche se sapevo che era sbagliato, non controllavo il mio corpo! In più Samuel era Ipno e lo era anche quando stavamo insieme, il villain che tanto avevo cercato di catturare era così dannatamente vicino, ero furiosa e allo stesso tempo abbattuta.

H:"DEKU FERMAMI!"
D:"eh?"
H:"NON CONTROLLO IL MIO CORPO! FERMAMI PRIMA CHE POSSA FARE QUALCOSA DI CUI PENTIRMI"

Midoriya cercava di fermarmi ma nonostante la sua forza, riuscivo comunque ad avanzare, il quirk di Samuel era così potente? Dovevo fermarmi! Non potevo, non potevo rapire davvero un bambino! Cercavo di impormi e di fermarmi ma non ci riuscivo e nemmeno Midoriya riusciva a tenermi ferma.

D:"ma che ti prende?!"
H:"i-il mio ex è Ipno! Ha utilizzato il suo quirk su di me, fammi svenire!"
D:"come Ipno... cavolo è scappato e poi devo farti svenire?!"
H:"è l'unico modo per fermarmi! Ti spiegherò tutto quando mi riprenderò!"

Un colpo alla nuca e poi il buio, avevo perso i sensi tra le braccia di Midoriya.
Quando rinvenni ero in camera mia, nell'appartamento mio e di Arya, non sapevo come c'ero arrivata, la testa era tutta in subbuglio, i ricordi di ciò che era successo arrivarono di botto, come un lampo, scoppiai a piangere, ero stata così cieca da non rendermi conto di chi avessi avuto accanto per anni. Ero talmente presa dal mio sfogo che non mi resi conto che ero in camera da sola.

D:"Davvero piangi per uno cosi?"
H:"eh?! C-Che ci fai tu qui?"
D:"ti ho portato io a casa, ho chiesto a Manami il tuo indirizzo"
H:"Arya è a casa?"
D:"è in soggiorno con Kacchan"
H:"capito"

Si alzò dalla sedia della mia scrivania per sedersi accanto a me, con le dita mi asciugò il volto, erano gesti gentili, voleva davvero tirarmi su il morale.
Non so neanche io cosa mi spinse a farlo, ma li presi la mano, la strinsi e raccontai tutto.
Le lacrime ricominciarono a cadere, sapevo che era inutile e che lui non le meritava, ma era più forte di me.

K:"CHE FIGLIO DI PUTTANA"
D:"ma tu origli?"
Arya:"ma Helen non ti lascia più la mano?"
K:"intanto che parlano flirtano che c'è di difficile da capire?"
D:"non stiamo flirtando! Helen aveva bisogno di essere consolata!"
Arya:"esatto...aspetta ora chi ha ragione?"
H:"non stiamo flirtando"
D:"esatto! Il mio era solo un gesto gentile, vero Helen?"
H:"certo! Ora però ho fame, rimanete a cena? Credo che dovremmo parlare di quel "figlio di puttana""

Fine capitolo 17
Al prossimo capitolo~

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