Capitolo 21

35 4 2
                                    

Son passati un bel po' di giorni, per la precisione 13 giorni.
13 fottutissimi giorni.
Basterebbe fermarsi, guardarsi negli occhi, dirsi tutto.
Per non perdersi.
Che il mondo è pieno di emozioni perdute, di abbracci mancati, di parole taciute.
Ma non possiamo. Semplicemente sono io che non posso.
Lei non vuole più.
Sai quei giorni in cui stai seduto senza far nulla? Quei giorni in cui non riesci a far niente, dove ti senti vuoto e fai tutto con estrema lentezza? Beh il mondo gira e non smette.
Ti continua a passare davanti.
E tu sei lì fermo, forse aspettando qualcosa o qualcuno. Sei fermo perché ormai troppo debole, troppo fragile, troppo sensibile.
Stanco di inseguire la gente, stanco di dover capire tutto e tutti e nessuno che capisce te. "Più fai del bene, più ricevi male" pensavo che questa frase fosse una di quelle che si dicono sempre tanto per dire.
E invece funziona proprio così. Più sei disponibile, più sei carina e dolce, più la gente fa di te quello che vuole. E allora basta, ti fermi, aspettando qualcosa che non c'è.
Nel mio caso è stato il contrario: più le facevo del male più lei mi voleva bene.
Ma l'ho spezzata troppo e ora devo imparare a vivere senza di lei.
E finalmente sta per finire la scuola.
Due giorni alla fine della tortura.
Mi manca viaggiare, prendere un treno e lasciarmi trasportare da mille pensieri.
Fissare un finestrino con le cuffie nelle orecchie, ascoltando quella canzone che mai potresti dimenticare.
Mi accompagnano rimpianti,nostalgie,ricordi..ma poco importa.
Sono io, da solo. Senza alcuna destinazione.
Penso a tutto ciò che hai passato, e come sarebbero potute andare diversamente le cose. Ma non si vive nel passato, purtroppo.
E vivrò il mio presente,con o senza lei.

[Jane's pov]

L'errore più grande che commettiamo noi umani è quello di credere che una persona che si è comportata male in passato con noi cambierà, pensiamo che con noi sarà diverso e invece si comporterà esattamente allo stesso modo.
I dettagli sono già presenti all'origine delle cose, li ignoriamo volutamente.
Ian si è comportato male sin dall'inizio con Eleonor.
Lei non ha più voglia di salvare nessuno che non voglia essere salvato.
Ha voglia di amare chi ha la sua stessa voglia d'amore sulla pelle, chi sa riconoscerla.
Forse è questo il punto di svolta che ci rende finalmente felici
Sono le 09:15, è appena suonata la seconda campanella e finalmente stiam uscendo dal laboratorio di meccanica.
Ancora non riesco a capire il perché io abbia scelto questa scuola.
Ora dovremmo andare in classe,la prof dovrebbe leggere il compito che più le è piaciuto.
Percorro il corridoio con il mio quaderno in mano senza fissare lo sguardo su nessuno. La mia mente vaga fin quando qualcuno non si aggrappa al mio avambraccio destro: guardo quella mano,con al polso il braccialetto che le ho regalato, sulla pelle bianca quasi trasparente poggia pesante e segna la sua pelle morbida.

-"Jane andiamo con Malik sta sera? Ci sono i ragazzi e non mi va di stare nel letto a poltrire."

Faccio una smorfia,la più simile ad un sorriso.

-"Certo,ma ora porta quel fondoschiena acchiappa ragazzi e ragazze in classe. "

Finalmente sorride. Siamo davanti alla classe, temporeggiamo a causa dell' ansia.
Vediamo la prof avanzare in corridoio e io e El entriamo in classe e prendiamo postazione.
Poco dopo la professoressa è entrata,ci ha salutati col capo e ha poggiato i compiti sulla cattedra.
Il silenzio invade la classe,essendo l'ultimo compito ci giochiamo l'ammissione all' anno scolastico seguente.

-"Sono meravigliata. Ognuno ha liberato sulla carta un mondo.
Non so dire con precisione ma le molteplici personalità hanno avuto il sopravvento l'una sull'altra nei più svariati momenti. Ne consegue un'alternanza continua di generi, un'alternanza continua di argomenti.
È stato difficile definire quale si avvicina di più ai miei gusti,non il migliore perché sarebbe sbagliato.
P. Coelho diceva:
'Mantenetevi folli e comportatevi come persone normali. Correte il rischio di essere diversi, ma imparate a farlo senza attirare l'attenzione.'
Voi ci siete risciuti e sono molto contenta di questo. Voi avete capito che-come diceva Oscar Wilde-vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste.
Voi vivete.
Ora farò leggere il tema che più mi ha colpito.
Lorely Black,vieni cara."

~La vita secondo il CAOS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora