Capitolo 1.

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-"Ci rendiamo conto che sono le due di notte e che dovremmo essere a dormire? "

E mi guarda con quei occhi. Gli stessi che quando ti regalano uno sguardo, ti mangiano da dentro. Gli stessi in cui affondi e stai talmente bene che non te ne frega nulla di respirare.

-"Sono le due di notte e tu sei ancora nel mio letto. Che penserà tuo padre, eh? E se, casualmente, se la prendesse con te? Non lo accetterei. "

Ho il terrore. Suo padre è il nuovo compagno di mia madre. Se solo mia madre sapesse in realtà che razza di essere è, a quest'ora sarebbe fuori casa.

-"Piccola mia, senti, devi stare tranquilla. Davvero. "

Mi abbraccia da dietro. Sento proprio i suoi muscoli sulla mia infinita pancia.

È sempre stato così con me da quando è arrivato. Dolce e premuroso, ma molto silenzioso. E i suoi abbracci riescono a cancellare ogni mia paranoia. Ah, se solo capisse che è speciale!

Si sente urlare dal corridoio mia madre.

-"El! A dormire. Domani hai il tuo primo giorno di scuola!"

Merda. Primo giorno di scuola. E io non me lo sono ricordata.

-"Ian dormi con me, fratellino? Per favore.. "

Guarda il soffitto. È sospeso nei suoi pensieri. E si nota. Molto.

-"Cosa El? Scusa ma non ti stavo seguendo. Dimmi. "

-" Dormi qui? "

Ci pensa un po' su. Mi guarda serio e dice:

-"Massi, dai, il minimo possono buttarci fuori dal materasso. "

Gliene sono grata. Da quando Jack, il compagno di mia madre, si è trasferito qui la mia vita è un inferno.

Sto contando i giorni per il diploma.

Ian si accorge del mio nervosismo, mi accarezza i capelli come se fossi la cosa più preziosa della sua vita. Sento le palpebre pesanti e la stanchezza che s'impossessa di me.

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-"El, piccola, sveglia.. "

Mmm chi è adesso? È presto ancora.

-"Sorellina, è tardi. Dobbiamo andare a scuola... "

Tardi? Merda.

-"Si, si, sono sveglia. "

Sento delle braccia troppo familiari che mi stringono. Va bene, mi alzo, vedo Ian già pronto.

-"Che cavolo, sei già pronto? Svegliarmi prima no? Ora sembro un criceto strabico ed è tutta colpa tua! "

Gli lancio un cuscino e lui, con estrema facilità, lo prende e me lo rilancia.

-" Tranquilla, il minimo che possono dirti è che assomigli ad un panda assonnato. "

E ride. Una risata meglio di quella di un bambino. Lui se lo può permettere di andare a scuola con i capelli in disordine e i vestiti stropicciati perché è sexy. Io non posso. E lui, che fa? Mi prende in giro. Ah, deus.

-" Stronzo. "

-" Con amore. "

Lo lascio lì, sdraiato a guardare il soffitto.

Con l'aria assente. Esco dalla mia-più che altro, nostra- stanza. Scendo le scale. Vedo Jack che bacia mamma e la saluta con dolcezza.

-" Buongiorno Jack, giorno mamma. "

E scappo in cucina. Mi preparo una tazza di cereali per me e Ian e prendo il latte. Mi siedo su uno degli sgabelli della penisola e incomincio a mangiare.

-" Attenzione che potrebbero andare di traverso. "

Una voce. Cattiva. Fredda. La sua voce. Jack. Sento i brividi sulla schiena.

-" Puttanella guai a te se mi manchi di nuovo di rispetto, intesi? Ora mangia poco che sei già una balena e chiama Ian. "

Faccio segno di si con aria seria. Per mia fortuna, Ian con aria sorridente è entrato in cucina.

-" Ehy, El, per me c'è qualcosa? "

-".. Si, si è là.. ma se vuoi c'è pure la mia tazza. Io non ho fame."

Mi guarda in obliquo. Vede che c'è qualcosa. Ma mi salta il terzo grado, fortunatamente. Mi alzo dallo sgabello ed esco dalla cucina.

Mi fermo a guardare solo per un attimo a Jake che adula mia madre.

Poi esco di casa.

Non aspetto Ian, tanto abbiamo la scuola a 20 m da casa. Mi incammino. Lascio che i miei pensieri si impossessino di me..

Perchè mi odia? Che torto avrò fatto a Jack di così grave per farmi odiare? Mi ha sempre odiato. Come se io fossi la feccia del mondo.

-"..... El, aspettami! "

Mi giro e vedo Ian, con i capelli spettinati, che corre nella mia direzione. Non mi ero nemmeno accorta che stava piovendo e che ero bagnata come un pulcino.

-" Che.. Diamine... Uh... "

-" Respira, se no muori. "

Era magnifico anche bagnato. Con le fossette evidenti e un adolescenziale sorriso.

~La vita secondo il CAOS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora