Per Anna.

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~SPAZIO AUTRICE~
Come avete potuto ben capire questo è il capitolo che avevo promesso alla mia amica,sui Zariana.
Solo una piccola prova.
Se piace la continuo. Un bacio.

[Zayn's pov]

Si sveglia, dopo aver passato tutta la notte a stringere la ragazza al suo fianco e poi si gira a guardarla assonnato, strabuzzando appena gli occhi. Era così bella, piccola e dolce che non poteva crederci che esistesse davvero e che era lì con lui in quel momento, lì sul letto. Lei era l'esempio della perfezione, insomma. Quella bocca perfetta che tanto amava baciare, gli occhi, ora serrati, di quel colore azzurro mare che lo facevano impazzire e quelle guance morbide che amava toccare segnate dal dolore che lui stesso gli aveva causato e si sentiva morire per questo. Eppure lei era ancora lì con lui, in quel letto, in quella casa in cui aveva investito così tanto. Gli mancavano i capelli biondi della ragazza, gli mancava tutto in realtà ma lui la trovava bellissima. Lui l'avrebbe trovata bellissima anche con un sacco del'immondizia addosso.
Era la ragazza più forte che avesse mai conosciuto. Lui di certo non sarebbe resistito un anno in quello stato e l'avrebbe fatta sicuramente finita. Ma lei invece era ancora qui, aveva lottato per sopravvivere e, anche se faceva male doveva dirlo, per andare avanti ma adesso era lì con lui e niente avrebbe cambiato ciò. Lei ora era sua, come lo era sempre stata in realtà. Gli apparteneva perché ormai loro erano una persona sola e basta. La guarda , accarezzandole delicatamente e accenna un sorriso. Lei somigliava tanto ad una ragazza che gli piaceva tanto ma in quel periodo, al liceo, lui non era niente se non un semplice sfigato con brufoli, occhiali e maglioni, insomma il solito topo da biblioteca e se le sue amate professoresse lo avessero visto adesso non lo avrebbero di certo riconosciuto. Così muscoloso, tatuato e con i piercing o meglio col piercing al sopracciglio che però aveva tolto anni fa. Che da fuori lo faceva sembrare un duro e faceva paura alle persone ma lui non era per niente così. Lui era la persona più sensibile del mondo e pochi lo sapevano davvero. Questi tatuaggi, muscoli e piercing che si era fatto era solo una corazza che si era costruito per proteggersi, per non soffrire. Dimostrava di essere molto sensibile quando piangeva per la ragazza che ora dormiva accanto a lui. E non se ne vergognava sinceramente di dimostrare così apertamente i suoi sentimenti, perché non doveva farlo?
Sospira leggermente e si alza dal letto dopo aver lasciato un dolce bacio sulla fronte ad Ariana per poi scendere di sotto e guardarsi intorno. Va in cucina e accenna un sorriso ampio prendendo da un cassetto, dopo aver memorizzato cosa ci fosse nei vari cassetti, un vassoio e prende un vasetto d'acqua per poi uscire in giardino e guardarsi intorno alla ricerca di un fiore e sorride nel vedere una grossa margherita così la prende e la infila nel vasetto rientrando in casa e poggia il vasetto sul vassoio. Prende una padella e ci mette sopra dell'olio che lascia rosolare sul fuoco e poi prende uova e bacon. Li mette a cucinare e mette a tostare il pane e nel frattempo che aspetta che entrambi si cuociono, prende un succo d'arancia e lo versa in un bicchiere per poi piggiare i piatti col cibo e il succo sul vassoio. Lo apparecchia con le posate e i tovaglioli e poi sorride salendo di sopra tenendo bene il vassoio e attento a non farlo cadere a terra e, arrivato in camera, poggia il vassoio sul comodino della ragazza per poi sdraiarsi di nuovo accanto a lei abbracciandola e e baciandole dolcemente il viso nel tentativo di svegliarla. Per nessuna ragazza aveva mai fatto una cosa del genere ma alla fine non ne aveva avute troppe di ragazze e soprattutto non aveva mai amato nessuno quanto lei tanto da chiederle di sposarlo. Ma lui voleva renderla felice e il solo pensiero di Ariana con un abito bianco addosso e di passare tutta la vita con lei lo faceva quasi commuovere. È così continua per un bel po' a farsi filmini mentali come se fosse una ragazza ma non gli importava, infondo nessuno apparte lui poteva sentire i suoi pensieri.
Torna a guardare la ragazza dormiente al suo fianco pensando di nuovo a quanto sia bella e dolce. Pensando a quanto sia stato stronzo a lasciarla andare così anche se infondo non era colpa sua ed era stato obbligato.

ti amo amore, lo sai?

sussurra al corpo dormiente della ragazza accanto a lui e passa una mano sui suoi capelli accarezzandoli. Adesso Ariana era la sua casa e ovunque lei fosse lui avrebbe seguita perché ormai constatato che senza di lei non riusciva a vivere. Non si sarebbe distaccato da lei mai più, mai.

[Ariana's pov]

Aprì lentamente gli occhi.
Forse era un sogno bellissimo, quello di loro due, senza alcun problema.
E difatti lo era, poiché già aprendo le due gocce d'oceano che aveva per occhi si sentì cadere addosso tutta la fatale e insensata realtà: la vita.
La sua.
Le loro che dopo essersi intrecciate, creavano un tela di irreale meraviglia.
Era quel tipo di relazione, che non ti aspetti..
Lo aveva ferito. E non voleva questo per lui.
Aveva cercato di salvarla da qualcosa che non conosceva,che neanche lui conosceva.
Aveva cercato di combatterle dei demoni che la tormentavano da troppo tempo.
Mostri più grandi di lui,che non avrebbe potuto vincere.
Non avrebbero dovuto iniziare quella battaglia,non avrebbe dovuto permetterlo.
Avevano perso,prima di iniziare.
Si era arresa,non c'era più speranza per lei,per la sua anima.
Ma per lui,c'era ancora quella luce che in lei si era spenta. Lo avrei aiutato a non lasciarla spegnere.
Perchè amare non significa tenere con se una persona,significa proteggerla, desiderare il meglio per lei.
E lei,per lui,desiderava il meglio,che non era lei.
Troppo diversi, lui era un angelo e lei no.
Avrebbe potuto lottare un mondo di demoni per l'amore di un angelo, ma non potevano amarsi.
Un angelo,lui, e un diavolo,lei, non potevano stare insieme. Uno vincerebbe sull'altro.
L'angelo avrebbe fatto rivivere il diavolo e il diavolo avrebbe ucciso l'angelo.
E lei non lo avrebbe permesso.

mh...

annusa il profumino sedendosi alzando il busto,guarda il vassoio e accenna un sorriso mezzo addormentato.

buon giorno...

Non gli importava se avesse fatto tardi a lavoro. In quel momento importava solo quell'angelo al suo fianco.

~La vita secondo il CAOS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora