Capitolo 24

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Sono quasi all' entrata della scuola.
E' come essere sull'uscio, pronta al confronto con la gente ad una festa, pronta ad interagire, pronta ad agire.
Con l'abito adatto al ballo, le scarpe scomode che toglierai o perché vorrai ballare in serenità o perché finirai nel letto di un qualcuno che amerai con uno sguardo o che non amerai mai ma non è importante, con un sorriso disperato e gli occhi che trasmettono una serenità sconvolgente.
Sei sull'uscio di quella porta che ti porterà alla vita e non vedi l'ora di mettere il piede al di là, eppure c'è qualcosa.
Qualcosa che ti frena.
Qualcuno mi frena.
Mi volto a guardarlo.
Ci terrei ancora una volta a dirgli che come lui nessuno mai.
Perché finalmente l'ho cancellato, l' ho strappato completamente dalla mia anima. È via, non tornerai mai più.
Mai più. Posso urlarlo, ora.
E vorrei anche urlargli che come lui non ci sarà mai nessuno.
Mai.
È molto bello,lo è sempre stato.
Il suo fisico slanciato è tonico.
La palestra gli fa bene.
Ha il viso scavato,ma gli occhi hanno ripreso a brillare. Mi volto e esco dalla scuola per prendermi una boccata d'aria.

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Sono arrivata a casa,Jane non c'è ancora.
Entro in camera e mi fiondo nel letto.
Pochi minuti dopo sono tra le braccia di Morfeo.

Lavoro in ospedale,nonostante io sia gravida del mio fidanzato Matthew, ad un certo punto sento una sensazione strana,esco dall' ospedale e vado in una scuola poco distante da lì.
Una volta entrata,trovo nell'atrio della scuola la mia cara Jane seduta a terra con un emorragia celebrale che continuava a dire "Chiamate El!".
La faccio sdraire immediatamente sul pavimento e chiamo l'ambulanza, in tanto le metto il collare e copro la ferita. Lei mi sorride e mi prende le mani: erano tutte insanguinate.
Cambia scena.
Mi ritrovo in ospedale,nel reparto di Ortopedia chirugica, l'ospedale è tutto bianco,con piante e fiori e molte finestre grandi e ariose,molto futuristico. Ritrovo una mia vecchia professoressa che non mi tratta molto bene,nonostante tutto la gesso. Ad un certo punto sento un Dejavu,ma non qualcosa che è passato,qualcosa che deve ancora accadere.
Sento la professoressa parlare di un'isola,poco più che vicina alla nostra costa, a cui andrà una volta guarita.
Chiamo il mio ragazzo,lui mi viene a prendere e arriviamo alla costa.
Andiamo direttamente a "nuoto" all' isola e vi è uno scenario terrificante: l'isola è in preda alle fiamme.
Riusciamo ad arrivare vicino ad una fortezza dai muri altissimi e vediamo qualcuno chiamare,lì per lì,non lo riconosco,poi lo sento, Zayn,il fratello di Jane, era intrappolato lì sopra.
Il mio ragazzo,non so come abbia fatto, è salito sopra il muro ma Zayn era stato intossicato dal fumo ed era morto.
Dany scende e mi abbraccia.
Sento un'altra sensazione,un altro Dejavu.
I muri incominciano a crollare poco sopra noi e lui rimane incastrato sotto al cemento.

Mi sono svegliata praticamente piangente della sua morte e la scena si richiudeva ovalmente tra le fiamme.
Ero mandida di sudore e tremavo come una foglia...
Chissà cosa voglia significare questo sogno.
Apro il pc,vado sul mio blog.
Incominconcio a rebloggare le foto e penso a Jane.
Me lo chiedo spesso cosa farebbe se io me ne andassi, se un giorno non fossi più al suo fianco.
Tipo a me mancherebbe tanto, le abitudini che fanno star bene sono difficili da lasciar andare, ma poi lei un'abitudine non è.
Non credo ai "non posso vivere senza di te", strappalacrime e vuoti, perchè si puó stare senza una persona, anche se è importante, anche se ti regala tanti sorrisi e ti fa battere un po' più forte il cuore quando ti tocca i capelli.
Capita: ti appoggi a qualcuno, si sposta, cadi.
Ginocchia sbucciate, qualche pezzo di cuore in meno, un velo di tristezza ben camuffato da un sorriso più splendente del solito.
E io? Io le mancherei?
Le mancherebbe svegliarsi e iniziare la giornata senza il mio buongiorno?
Le mancherebbe la mia spontaneità? E tutte le mie "cose strane"?
I miei cambi di umore e le mie insicurezze?
Se, durante una chiacchierata con una persona qualsiasi, dovesse capitarle di pronunciare una parola contemporaneamente a lei, penserebbe anche solo per un secondo a me e al mio "toccati il naso"?
Le giornate passate a casa a far niente, ma che sembravano indispensabili?
Andare a dormire senza la mia buonanotte avrebbe lo stesso sapore?
Perchè quando una persona fa capolino pian piano nella tua vita e porta la felicità queste sono alcune delle piccole cose che ti entrano dentro e che non sono facili da lasciar andare.
Certe cose si sentono, allora vorrei dirle stringimi e non farmi andare via.
Certe cose non si sentono, come un pezzo di puzzle sbagliato che non combacia bene, allora se io non cambacio con te, lasciami andare.
Insomma evviva i pensieri autodistruttivi.
Comincio a scrivere qualcosa su Tumblr:

" Leggere una frase e pensare 'cazzo, è proprio quello che sento anch'io'.
E capisci che le parole, se sono vere, diventano un po' di tutti.
Dovresti vedere il mio sorriso quando parlo di te, quando mi passi per la mente, quando vedo il tuo nome sullo schermo del cellulare.
Dovresti vedere i miei occhi quando sento pronunciare il tuo nome, quando ti vedo improvvisamente.
Vivere una relazione a distanza è dura, dura davvero.
E non è per tutti: è per chi ama tanto.
Perchè devi amare tanto per sopportare la sua mancanza, per farti bastare quel poco tempo trascorso con chi ami.
Devi amare tanto per comprendere i suoi stati d'animo, trasmettergli il tuo amore per la maggior parte delle volte tramite un telefono o un pc.
Devi amare tanto per non per crollare quando vorresti un suo abbraccio, una carezza, averlo accanto a te.. ma lei non c'è.
Devi amare tanto per non buttare tutto all'aria e cercare una storia piú semplice.
Devi amare tanto per resistere a tutto questo.
Amare follemente.
Le relazioni a distanza sono difficili, ma ne vale la pena. Specialmente con qualcuno che significa molto per te. A volte vorremmo vederci e coccolarci, ma in realtà non possiamo. Ma questo non significa che dobbiamo buttare via ciò che abbiamo, vuol dire che, in primo luogo, ricordiamo tutte le ragioni per le quali stiamo insieme."

E lo pubblico.
Mi arriva una fan mail.

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