Capitolo 30

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[El's pov]

Avevano passato tutto il giorno nel letto nella vecchia casa ,era tranquilla adesso. Jack non vi era e nemmeno Meg.
Finalmente il suo animo si riposava.
Appena va via Dany dalla camera e successivamente dalla casa, si alza dal letto sistemandosi il maglioncino grigio che le arrivava alle cosce e esce dalla propria camera.
Percorre il corridoio guardando le foto alle pareti perdendosi.
Sale le scale e si volta a destra dove trova la porta della camera di Ian.
Aprì la porta e si avvicinò al letto decisa a sistemarlo e vi trovò un foglio ripiegato un paio di volte su se stesso.
Lo prese in mano e lo rigirò tra le dita curiosa di sapere cosa fosse.
Si spostò e si sedette sul letto per poi togliersi le pantofole e rannicchiarsi su di esso mentre aprima il foglietto per leggerne il contenuto.
Questo recitava:
"Buongiorno, amore. Non avevo sonno, mi sono alzato verso le 3 di mattina e ho pensato di scriverti qualcosa. è tanto che non ti scrivo, so che ti piaceva leggere le mie lettere un po' sgrammaticate.
Per la prima volta mi sono svegliato in ansia avendoti comunque vicino ma non tra le braccia come l'ultimo anno.. oggi è l'ultima volta che ti vedrò dormire, ti abbraccerei forte e chiederei al Signore di poter essere il guardiano della tua anima.
È questa l'ultima volta che ti vedrò uscendo da quella porta, ti darei un abbraccio, un bacio.
È l'ultima volta che sentirò la tua voce, registrerei ognuna delle tue parole per poter ascoltarle una e un'altra volta, all'infinito.
Sono questi gli ultimi minuti che mi restano per guardarti, ti direi "ti amo", senza pensare, scioccamente, che tu lo sai da sempre.
Beh, che dire, è arrivato il fatidico momento! Ti liberi di me, non sei contenta? Ahahah scherzo.
Dunque, che altro posso dirti? Sei una persona adorabile Eleonor e mi sono accorto, e continuo a farlo, che io e te siamo piuttosto uguali sotto un sacco di punti di vista e la cosa non potrebbe che farmi piacere!
Sappi che io ti ho sempre considerato una ragazza dal cuore d'oro, pieno di qualità che purtroppo non sempre riesce a vedere. Perciò quello che ti chiedo è un piccolo regalo di "arrivederci". Mi prometti che proverai ad apprezzarti un po' di più? A volerti più bene e a mettere in mostra tutte quelle qualità che hai ma che non fai vedere quasi per niente? Lo dico per te, perché a te ci tengo particolarmente anzi lo sai che ti amo, ne abbiamo passate di tutti i colori ma siamo rimasti forti .
Vorrei che
rispettassi di più la bella persona che sei e che non ti volessi così male perché non ne hai davvero motivo! Mi raccomando, ora che dovrai essere più responsabile fatti valere, ricorda sempre chi sei e AMATI.
Ti voglio davvero bene piccola, già mi mancherà chiamarti così , e sono contento di aver condiviso anche assieme a te tutte le belle esperienze di questi ultimi tre anni
Come farò senza le tue colazioni per cui aspettavo un sabato intero, in uscita? Come farò senza le tue sclerate per qualcosa o qualcuno che ti sta sulle palle? Con chi litigherò fino a esaurire la voce perché non mi parla? Spero che questo passaggio non ci divida più di tanto.. anche perchè lo siamo già abbastanza.
Sei una persona ricca dentro e fuori, non buttarti via che poi finisci come me, che ancora non sanno se smistarmi tra i rifiuti organici, indifferenziata o chissà cos'altro! Ahahahah, probabilmente non varrà come detto ma credo proprio che sarò così giù da nemmeno dirtelo quindi :Ti amo.
Quando sarai giù leggi questa lettera e quando avrai le tue carenze di autostima perché pultroppo non ci sarò e come mi hai detto una volta tu :preferisco che tu stia bene anche se non grazie a me.
Non pensare che i miei sentimenti per te siano cambiati, al contrario ma non posso sopportare davvero tutto questo.
Ci abbiamo provato ad un Noi ma evidentemente non doveva andare come speravamo noi.
Il tuo Ian.
Ps!
RICORDATI:
Ricordati che ho scelto te. Per una volta, ho fatto una cosa buona. Ho scelto la tua timidezza. Ho Scelto i tuoi sorrisi. Ho scelto le tue incazzature. Le tue stupidate. I tuoi capelli disordinati e scompigliati. Ho scelto le tue mani, che stringerei in ogni momento. Ho scelto te anche se pensi di essere un disastro, anche se magari non sei perfetta, per me lo sei, anche se non sei la ragazza che tutti vorrebbero io ti voglio. Ho scelto i tuoi occhi che ridono, quegli occhi che ho imparato a leggere. Ho Scelto il tuo profumo. Ho scelto le tue mani curate. i tuoi pensieri che corrono veloci, le mille idee folli. Il battiti del tuo cuore. Ho scelto le tue risate con me. Ho Scelto le tue parlantine, scelto di ascoltare tutte le cazzate che hai da dirti. Ho scelto anche la parte un po' bambina di te. Ho scelto le tue paranoie, le tue insicurezze. Ho scelto i nostri baci a metà, le tue mani che tremano. Ho scelto i tuoi occhi che brillano, gli abbracci dopo una litigata. le tue unghie mangiucchiate. Ho scelto le tue braccia come rifugio. di farmi ridere, di farmi il solletico, di portarti ovunque. Ho Scelto te, per una volta, potrebbe valerne la pena. Non mene sono mai pentito.
Amati,Ian ."

La prima cosa che riconobbe fu la sua calligrafia, semplice ma particolare allo stesso tempo con tutte quelle linee prolungate delle lettere che la caratterizzavano, la seconda cosa fu una parola "amore" il che già lo inteneriva alquanto.
La prima cosa che notò fu la sua calligrafia così bella e particolare che nessuno sarebbe riuscito ad imitarla, la seconda cosa fu una parola "amore" che lo rese più instabile di quanto avesse mai avuto il coraggio di immaginare.
La prima cosa che notò fu la sua calligrafia, che solcava con linee tremanti ma perfette il foglio prima bianco, la seconda cosa fu una parola "amore" la cui dolcezza svaniva man mano che leggeva la lettera, come se non bastasse a dargli la forza di continuarla.
La prima cosa che notò fu la sua calligrafia che rendeva tutto troppo reale, la seconda cosa fu una parola che non era più quella di prima, ma cambiava, tutte. Come se ogni parola che leggesse se la stesse tatuando sulla pelle in maniera estremamente dolorosa.
Lo avrebbe abbracciato.
Ultime volte.
Come si può solo immaginare un ultima volta? La ripeterebbe all'infinito non essendo mai soddisfatto, troppe cose da dire e troppo poco tempo.
La voce, lei l'avrebbe ricordata per sempre, aveva ancora le vecchie registrazioni fatte per scherzare, i video idioti, le foto, i messaggi, i ricordi ma sarebbero bastati?
Amare è qualcosa di così grande, troppo grande che perfino El , che credeva di amare e di sapere cosa l'amore fosse si stupiva ogni giorno mentre si rendeva conto che non sapeva un cazzo. Un cazzo di niente.
Perché questa vita ti fotte, sempre, puoi scegliere mille strade diverse ma se il tuo destino è già scritto non puoi cambiarlo, e la vita scrive il destino di chiunque.
" no . Non voglio liberarmi di te " pensò rileggendola per l'ennesima volta in pochi minuti.
Come si fa a promettere a qualcuno così, ad un uomo così che ti amerai come lui dice di amarti, se lui non ama se stesso?
Lo avrebbe pensato per sempre: TUTTO QUELLO NON LO MERITAVA.
non meritava i fottuti complimenti, le parole del cazzo, l'amore di nessuno.
Perché un'amore così ti distrugge.
Qualsiasi amore distrugge, amare è distruggere ed essere amati significa essere distrutti.
E meglio di chiunque altro lei lo sapeva.
Sapeva quanto potesse essere catastrofico credere nell'amore.
Brutta bestia.
Fiore maledettamente bello e velenoso.
Animale seduttore dalla pelle maculata.
Stava di nuovo piangendo, imbrattando quelle coperte che ancora emanavano l'odore di Ian , con le sue lacrime di puro FALLIMENTO.
come si può non amare qualcuno che tesse tanto le tue lodi?
Nonostante El sapesse benissimo quanto non fossero veritiere.
Tutti i ricordi che avevano condiviso, le risate isteriche e i pianti gli uni a seguito degli altri quando erano troppo instabili perfino per ricordare i loro nomi e finivano per rotolare su quel pavimento freddo della loro stanza a riscaldarsi l'uno con l'altro e a dimenticarsi di ogni cosa, tutto grazie a qualsiasi cosa di anche lontanamente paragonabile all'amore.
Perché no, non avrebbe più parlato di Ian e amore, aveva paura che l'amore potesse rovinare anche quei pochi ricordi che avrebbe conservato di lui.
E gli avrebbe anche urlato contro se solo lo avesse avuto davanti.
" usami come una pillola, una fottuta pastiglia colorata, la tua eroina, ecstasy, erba, FUMAMI. "
e forse Ian avrebbe capito e sarebbe rimasto.
O avrebbe semplicemente deciso che non faceva più per lei, che El non sarebbe più stato il suo bene nel male e sarebbe comunque andato via. .dove non voleva immaginarlo.
Aveva perso troppe persone e anche lui... Lui no.
LUI NO.
e lo stava urlando, urlando davvero.
Rannicchiata a stringere al petto quel foglio che si stava lentamente riempiendo di lacrime come in un incubo.
Uno di quelli che finisci per fare quando sei febbrile o troppo brillo per gestire i tuoi sogni.
E inevitabilmente le tue più grandi paure fanno capolino e non riesci a svegliarti.
NON PUOI.
E vivere quella vita faceva già male, male ad ogni singola parte di lei.
Cercò di pensare al cielo,a Jane o a Daniel a qualcosa che anche lievemente potesse sbloccarla e salvarla da quel buco nero in cui stava velocemente precipitando.
Ma i suoi occhi, i suoi sorrisi, le litigate, gli abbracci, tornavano nitidi.
E non poteva più parlare o piangere. Perché anche le lacrime avevano smesso di scendere, come se anche loro fossero disgustate da El , e non potesse nemmeno avere l'amara consolazione di poter piangere.
E quando così tante persone ti abbandonano, due domande te le fai, e pensi che inevitabilmente la colpa sia tua, e allora si che capisci cosa significhi essere l'errore di tutti, chi ti sceglie,soffre.


~SPAZIO AUTRICE~
STO PIANGENDO ANCH'IO.
Non dovrei scrivere ste cose ma sono in vena e bohm.
Ve se ama.
Un bacio.

~La vita secondo il CAOS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora