Capitolo 4.

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[Ian's pov]

Siamo al terzo film, abbiamo mangiato sia cinese sia le schifezze.

Lei si è addormentata a metà del secondo film.

È nervosa, non sta dormendo tranquilla. Le tocco i capelli. Li ha così belli, morbidi. Potrei star così per tutta la vita.

Ma non riesco a calmarla.

Chissà cosa sogna..

* Flashback. *

Sono appena uscito da scuola. Mi libero della sua mano..

-"Mamma, mamma, prendimi! Mamma sono qui, prendimi! "

-" Si, piccolo mio. Ian ora ti prendo! Tesoro stai attento! "

-" Mamma! "
Non riesco a muovermi. Lei è lì, sdraiata a terra..
*Fine Flashback*

-"Ian, sono El, stai tranquillo, sono qui con te.. "

El. Mi si schiarisce la vista, la vedo. È preoccupata, per me. Le accarezzo una guancia.

-" Cos'è successo, piccola? "

-" Dovrei chiederto io! Sei entrato in stato di shock. Di nuovo tua madre? "

Merda. Di nuovo. La fronte di El è sudata ma le sue mani sulla mia guancia è fredda. Non so perché è successo...

-" Da quanto tempo sono... "

-" Una mezz'oretta più o meno. "

Non so che pensare, ho ancora l'immagine di mamma vicino la macchina...

Rabbrividisco.

Okay, basta. El ha bisogno di me.

-" Scusa, piccola... Mi perdoni? Dai, andiamo a letto e ci addormentiamo insieme come tanto ci piace.. Perchè so che ti piace! "

È ancora rigida, ma le prendo comunque la mano e l'aiuto ad alzarsi.

Ci incamminiamo verso la sua stanza, fortunatamente è nello stesso piano.

Apro la porta, la prendo tra le mie braccia e la poso sul bordo del letto. La luce è spenta, ma dalla finestra entrano le luci della città in lontananza e la luce della luna.

Sono meravigliato.

El ha spostato la coperta, è una domanda indiretta.

Rimango con lei? Si, sempre.

Mi sdraio vicino a lei. Poggia la sua magnifica testa sul mio petto.

Vedo il suo respiro calmarsi, ma lo sguardo è sempre sulla finestra.

Secondo lei, le luci danno vita propria al vetro e tutto ciò che c'è intorno.

Lo illuminano dando vita a qualcosa di magico.

A lei non servono motivazioni o scusanti. A lei non serve niente.

Nemmeno il rossetto rosso, l'ombretto troppo forte o le gonne troppo corte.

Lei è donna così com'è, con la sua faccia pulita e quel sorrisetto dolce che indossa tutti i giorni quando esce di casa.

E mi chiedo se sono alla sua altezza. Se sono solo pazzo o se sono alle sue capacità.

La mia sorellina. Ah, cosa non farei per lei.

-"Ian? "

-" Si, piccola? "

-" Ti voglio bene. "

La stringo più forte, è fredda ma è così lei.

Sento che potrebbe crollare se non le faccio capire che sono qui con lei.

E sono sicuro che senza lei, io sarei nulla.

Ho l'immagine degli occhi di El davanti ai miei occhi.

Prima di me aveva gli occhi stanchi di chi dorme poco e piange molto.

E sono felice di aver cambiato la sua a realtà.

[El's pov]

E siamo qui, lui sdraiato che dorme ancora e io sveglia, per paura che gli tornino gli incubi.

Sono le 05:30, mi alzo, vado in bagno e mi preparo.

Esco dal bagno e lui non c'è. Mi prende il panico.

Scendo di corsa le scale, per poco non cado e entro in cucina.

Lui è lì, con l'aria persa, i capelli spettinati e la maglia stropicciata grigia. Tiro un sospiro di sollievo.

Mi avvicino, ma lui non si accorge di nulla. Gli metto le braccia attorno al collo e la mia testa sulla spalla.

-"Buon giorno, piccola. "

Dio, la sua voce. È roca, calda..

-" Buon giorno a te, mio piccolo tesoro. "

Si gira sullo sgabello e appoggia la testa sul mio petto.

Stamani è troppo tenero.

-" Pronto per andare a scuola, affrontare un uscita a quattro e sopportare tuo padre e mia madre tutto in un giorno? "

Nasconde un sorrisetto da bambino, si alza e sale le scale.

Io intanto preparo la colazione.

-" Puttana che non sei altro, corri per casa in quella maniera? E non vedi nemmeno che io e tua madre siamo in salotto? Maleducata. "

Sento i capelli tirare, la sua voce è gelida.

Jack.

-" Guai a te se lo rifai, perché ti uccido. Intesi? INTESI?! "

Sento la presa rinforzare e poi non capisco più niente..

*10 min dopo*

-" El, cazzo, piccola! Merda, El svegliati!"

Chi urla?

Dio, che mal di testa.

-"Mmmm..."

Ian. Merda, no.

-" Che cazzo hai fatto, El? Mi hai fatto preoccupare! "

-" Sono scivolata e ho sbattuto la testa. Sto bene. Tranquillo. "

~La vita secondo il CAOS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora