capitolo tre

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Non avevamo incontrato nessuno per la strada. Invece davanti al portone dei Pacifici c'è una multitudine di persone. Appena mi fermo all'entrata noto la figura inconfondibile di Tobias. Il cuore mi si riempie di gioia e per poco non scoppio a piangere dalla felicitá. Gli corro incontro, mentre alle mie spalle Jace resta fermo. Noto che Quattro stava salutando qualcuno con la mano, qualcuno distante da lui. Quel saluto non era indirizzato a un amico o a un conoscente. Era indirizzato a una ragazza.
Il cuore mi si blocca. Non pulsa più sangue al corpo, ma rabbia e dolore e la gelosia mi trafigge. Mi nascondo dietro a una colonna, e Jamie fa lo stesso. Osservo la scena immobile e scioccata. La ragazza e lui si avvicinano. Si avvicinano troppo! Si sussurrano qualcosa nell'orecchio, radacchiano come due ragazzini innamorati; si stringono la mano e prima di riseparasi Tobias la guarda e le stampa un bacio sulle labbra. Qualcosa dentro di me si rompe. O è il mio cuore o il mio buon senso. Sono viva solo da poche ore e desidero morire. Mi metto a piangere poi a urlare, ma non così forte da farmi sentire da Tobias. È troppo impegnato a baciare il situo nuovo amore eterno e insostituibile, come io lo sono stata 9 mesi fa. Sparisco per mesi e lui invece di soffrire o piangere, trova un'altra fidanzata. Si, sono egoista. Il mio mondo esplode. Tutti i ricordi, tutti i baci, gli abbracci, le notti insonni: eliminate. Sono solo stanca, scioccata, arrabiata e delusa.

Mi allontano e mi nascondo. Il mio ritorno alla vita non è stato notato da nessuno; meglio. Jamie mi segue, non sapendo come consolarmi, mi afferra delicatamente il polso e mi porta dietro un cespuglio. Scaccia un pacifico che lo stava annaffiando per farci restare soli. Le lacrime non si fermano, scorrono sul mio viso come un fiume . 《Come ha potuto dimenticarmi così in fretta? Come?》 Singhiozzo. 《Non capisce cosa perde》 replica gentilmente Jamie. Crollo a terra e mi aggrappo a lui, che si è chinato per tenermi tra le braccia, piangendo. Restiamo li fino a quando non mi addormento tra lacrime. Mi risveglio in braccio a lui, mi sta trasportando dentro il quartier generale dei pacifici. Dopo aver attraversato un lungo corridoio ci ritroviamo in una camera uguale a quella in cui ho alloggiato quando scappavo dagli Eruditi. Osservo il cassettone, uguale a quello dell'altra camera, e ripenso all' hard-disc, ma distolgo subito il pensiero, Mi fa pensare a Tobias. 《Posso cambiare stanza?》《I pacifici ci hanno offerto queste ultime due. Se vuoi puoi venire nella mia, deve esserci un letto più grande ma io posso dormire comunque per terra.》 Anche questo mi fa ripensare a Tobias. 《No!》esclamo. 《Poi dormire anche tu sul letto》mi calmo. 《Ok》sono stata troppo sgarbata. Lo vedo dal rossore che è nato sulle sue guance. Si nota molto perchè ha la pelle molto pallida, color avorio. Ci avviamo verso la sua stanza.
《È perchè ti fa pensare a lui vero?》 Mi domanda.《Cosa?》chiedo《Il fatto che non mi vuoi per terra e che non vuoi questa stanza》《si》ammetto.
Mi cambio in bagno e mi stendo nel letto. Si era più grande del mio. Sono imbarazzata ma dopo mesi di "coma" e dopo aver camminato per ore,impiego davvero poco ad addormentarmi.
Fino a quando...

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