capitolo undici

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Gli scrissi una lettera perchè non avevo altre idee...

Per Tobias,
Abbiamo avuto alti e bassi, ma questa volta è diverso. Non è una lettera di rimprovero, ma di addio.
Ho deciso infatti di andarmene per non far soffrire te o Jace.
Non so come rigraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Mi hai salvato la vita più volte di quanto mi piaccia ammettere e te ne sono grata. Grazie di aver dato alla mia vita quell'amore che è stato vitale per me, quelle emozioni mai provate prima, quel senso di protezione che provavo solo con te.
Mi hai dato speranza anche quando non ne avevo. Sei stato la mia paura e sei stato la mia gioia. Non ho mai smesso di amarti Tobias, e mai lo farò.
Sono stata egoista, sono felice che sei andato avanti e che hai costruito una nuova vita, senza me. Solo che mi feriva dirlo.
Tobias, sii fiero di te stesso perchè sei la persona con più coraggio, amore e intelligenza che io abbia mai conosciuto.

Me ne vado... ma non ti scordo.
Sempre tua
Tris.
P.S. Se ci rincontreremo un giorno, porta con te un po di torta degli intrepidi.

"Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre."

Lo so che non sono molto affabile o abile nella scrittura ma è l'unico modo non doloroso di dirgli addio.

Non potevo fare la stessa cosa per Jace, ma qualcosa del genere.
Gli scrissi un biglietto:

Per Jace,
Mi dispiace se ti ho ferito, ma ho fatto uno sbaglio. Amo ancora Tobias e mi dispiace, ma Jamie... non posso stare con te. Sicuramente sei attraente, gentile e carino con le persone, ma appartengo a Quattro e andrebbe contro la mia natura stare con qualcun'altro. Avrai molte altre possibilità di innamorarti. Non fermarti a me, non ne vale la pena. Grazie di tutto
Sinceramente tua ...
Tris.
Consegno i due fogli a un pacifico e ad un erudito con il compito di consegnare il foglio al proprio destinatario.
Asciugo le lacrime che scendono prima di consegnare i messaggi e mi volto verso il mio prossimo nemico: la recinzione.

×××

Non posso attraversarla disarmata o da sola. Chiedo aiuto agli alleanti. Ho saputo che a pochi chilometri dalla recinzione abitano, in case fatiscenti, i pochi alleanti rimasti.

《Melanie Jonson, piacere di conoscerti.》si presenta una giovane donna, alta poco più di me dai capelli scuri, più corti dei miei. Porge la mano e io gliela stringo. 《Tris Prior.》rispondo. 《La famosa Tris Prior. La "salvatrice" cosa ci fai qui?》mi chiede. 《Sto cercando di uscire dalla recinzione》gli sussurro in un orecchio. Lei mi trascina in un angolo sperduto di quello che era la dimora di molti alleanti.
《Non devi parlarne con nessuno... chiaro?》dice in tono severo, quasi come un rimprovero. Annuisco. 《Meno siamo e meglio è.》dice 《Partiremo il prima possibile. Sicuramente questa settimana. Andremo solo io e te. Okey?》mi chiede. 《Perfetto. Ma come facciamo con la sorveglianza?》 Chiedo. 《Non ti preuccupare ho i miei piani...》

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