capitolo sette

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La mattina mi sveglio stanca e affaticata, pur avendo dormito bene e molto.《Sto avendo dei dubbi sul siero. Sono affaticata, come se avessi fatto cinquanta rampe di scale invece mi sono appena alzata.》lo informo《Tris, stai passando dei giorni difficili e stressanti. Tutto andrá bene e si risistemerá.》mi incoraggia Jamie. Mi sento insicura, stanca,turbata e affaticata. Mi alzo, mi stiracchio e mi lavo il viso. Raggiungo Jamie che si sta già avviando verso la sala da pranzo. Indosso una maglia color giallo acceso e dei pantaloni attillati neri e raccolgo i capelli in una coda,lui invece ha la sua solita maglietta con scollo a "V" di color rosso e un paio di jeans leggermente strappati sotto al ginocchio. Abbiamo entrambi un paio di scarpe da ginnastica, sporche e un po' rovinate. Mi siedo accanto a lui e mi appoggio alla sua spalla e sospiro. Lui mi accarezza la testa scapigliandomi i capelli.《Cosa vuoi da mangiare?》 《Una mela e un succo di frutta, va benissimo》. 《Vado e torno subito》dice mentre si dirige alla mensa. Finito di mangiare decidiamo di andare in cittá,quindi prendiamo il treno verso mezzogiorno e arriviami in cittá poco dopo. Scendiamo davanti alla piazza dove tutti gli iniziati si dividono prima del test attitudinale,che mi fa tornare alla mente la difficoltá che ho incontrato quando dovevo scegliere a che fazione appartenere. Non sono mai stata così fiera di una mia scelta.

Decidiamo di visitare la sede degli intrepidi.
La mia testa si riempie di pensieri e ricordi: Tobias, Christina, Eric, la simulazione, le paure, le difficoltá e i lividi. Sono ricordi lontani, che vagano ancora nella mia testa. Forse sono i più dolorosi.
Mi avvicino a James e saltiamo dal palazzo precipitando verso la rete. Non è andata come previsto. La rete si curva troppo e io mi rigiro, volando addosso a Jamie. Le nostre guance ritornano rosse e Jace dice sarcastico《Non pensavo che lanciarsi da un tetto avesse questi vantaggi》sorrido, sapendo che a lui non dispiace avermi vicina.《Adesso arriva la parte difficile: scendere.》lo avverto 《ok, vado io per primo》mi informa. Jamie scende facilmete, e questo mi sorprende. Mentre io ho qualche difficoltà, mi appoggio al bordo e saltro tra le braccia di Jamie che mi afferra e io incastro le gambe dietro la sua schiena. 《Stai comoda?》ansima sorridendo. 《Si... molto!》 ammetto ridacchiando.
Visitiamo ogni corridoio, ogni stanza ogni sala, spiegando nel frattempo tutto quello che facevo.
Era doloroso per me, ma interessante per lui. Spiegandogli tutto quello che ho fatto per le fazioni e per le persone che appartenevano ad esse. 《Visto Tris, tu sei una Savergente... senza nemmeno saperlo.》《Dimmi di più sulla questione Savergente》 《I Savergenti sono pochi, ma si stanno espandendo. Sono coloro che hanno come scopo vitale, salvare le persone a loro care e fare tutto pensando ad esse.》《Non ha alcun senso, chi non cercherebbe di proteggere amici e parenti?》《Hai ragione, ma c'è una piccola differenza tra i Savergenti e le altre persone è che, i Savergenti salverebbero chiunque sacrificando, se necessario, la propria vita senza indugiare. Tris.. sei un'eroina. Hai salvato questa cittá, le fazione e centinaia di persone.》. Abbasso lo sguardo e insieme usciamo dalla sede degli intrepidi.
Per la prima volta mi sento... utile.

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