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*NOTE AUTRICE* Eccoci eccoci! Credo di essere più gasata di voi!

Peter era andato completamente nel panico e stava avendo una vera e propria crisi isterica.

<< Peter- >>

<< No! >> urlò bloccando Ned prima che potesse aggiungere qualsiasi altra cosa. Prese il cellulare e chiamò il primo numero che trovò fra i preferiti, aspettando con ansia che Michael rispondesse...

<< Oh Michael... >> sussurrò con voce strozzata, sentendo la sua confortante voce tranquilla che rispondeva al telefono... << ho combinato un casino! >> faticava a trattenere le lacrime...

<< Peter, ma cosa... cos'è successo? >> e dal tono di voce che aveva, Peter doveva averlo spaventato a morte...

<< Quell'uomo. Mysterio! Io... non so come abbia potuto fidarmi di lui! >> si lasciò andare contro la parete del muro e scivolò a terra...

<< Peter... >> Michael - che era tendenzialmente ansioso - cercò di calmarsi e di trasmettere la stessa calma a Peter... << cos'è successo? >> domandò dolcemente, cercando di donargli virtualmente quell'abbraccio di cui Peter aveva disperatamente bisogno...

<< Gli ho dato gli occhiali! Lui... lui voleva che io li dessi a qualcuno di cui mi fidavo... >> si portò una mano fra i capelli, tirandoli violentemente... poteva sentire Tony rivoltarsi nella tomba! << e per la fretta di liberarmene mi sono fidato della persona sbagliata! Quell'uomo non li merita quegli occhiali! È un furfante e io... un'idiota! >> gli spiegò ogni dettaglio con voce tremante, raccontandogli di come Mysterio aveva coltivato la sua fiducia e di come alla fine l'aveva sfruttata per ottenere il potere.

<< Ma lui non sa che tu lo hai smascherato, giusto? Hai un vantaggio Peter! Se non fosse successo tutto questo avrebbe continuato a distruggere città e uccidere persone nascondendosi dietro all'identità di un eroe! Hai l'occasione di fermarlo una volta per tutte... >> disse piano, sprigionando quell'ottimismo che lo caratterizzava da sempre e che Peter con il tempo aveva completamente perso << ...ma dovrai indossare un'ultima volta il costume. >> gli ricordò con amarezza. Peter deglutì... avrebbe voluto specificare che a quanto pareva ce n'erano state almeno tre di "ultime volte" e che il rapporto con Spiderman alla fine non si sarebbe concluso mai... ma non era il caso di contestare: aveva combinato un casino ed era giusto darsi da fare per risolverlo. Dunque inspirò a fondo e cercò di assorbire l'ottimismo che gli stava donando Michael...

<< N-non so cosa fare per rimediare... >> sussurrò... << Non so da dove partire, io... in questo momento potrebbe star facendo un piano per uccidermi! >>

<< Respira Peter... concentrati... tu sei perfettamente in grado di affrontarlo! >> ammise con sicurezza... poi, dopo un sospiro incerto... << Lui- >>

<< No Michael ti prego... >> lo bloccò immediatamente... << non farmi pensare a lui adesso! >> lo supplicò, prendendosi la testa fra le mani...

<< ...cosa ti consiglierebbe di fare ora? >> continuò con calma, dando poi il tempo a Peter di riprendersi: sapeva di aver toccato un tasto dolente, ma era anche l'unico modo per farlo ragionare. Peter inspirò e chiuse gli occhi, cercando di accogliere nella propria mente i ricordi di com'era Tony, permettendo al panico di impadronirsi di lui... quei ricordi... erano quanto di più doloroso esistesse sulla faccia della terra! E con la testa fra le mani cercò di concentrarsi sulla voce di Michael. Poi finalmente si concesse di vedere ciò che stava cercando e spalancò gli occhi con una rivelazione...

<< V-vorrebbe che chiedessi aiuto. Perché io non so gestire questo da solo. Io... hem... vado a Berlino, a parlare con Fury. Quando saprà la verità sarà capace di risolvere la situazione. >> disse, ritrovando la lucidità mentale e la motivazione giusta per rialzarsi in piedi...

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