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*NOTE AUTRICE* Ragazzi😈
Non so come altro definire questo capitolo se non con un semplice "😈"!!! Sono SUPER curiosa di sapere cosa ne pensate!!!!


<< Non sbirciare! >> lo rimproverò, quando Michael provò a togliersi la benda non appena Peter spense il motore dell'auto... << te l'ho detto: è una sorpresa! >> aggiunse con dolcezza, aiutandolo a scendere dall'auto e indicando dove mettere i piedi per non farlo inciampare sul marciapiede...

<< Ma ormai siamo arrivati! Fammi vedere! >> si lamentò Michael, ma aveva un sorriso enorme stampato sul viso...

<< Non se ne parla. >> Peter lo prese per mano e lo accompagnò all'entrata di un enorme grattacielo: all'ultimo piano dello stesso c'era il Peak... uno dei ristoranti più rinomati di New York che aveva una splendida vista sulla città: solo scegliendo il ristorante più costoso, prenotando l'intera sala e lasciando una generosa mancia, Peter era riuscito a spendere tutti gli ultimi soldi dell'assegno... liberandosi di quel denaro maledetto e riuscendo a dare a Michael la migliore serata della sua vita.
Gli aprì la porta e lo condusse all'ascensore, dove pigiò il pulsante per l'ultimo piano e tolse a Michael la benda...

<< Wow... un ascensore. Fico! >> commentò ironico, sapendo che ovviamente la vera sorpresa l'avrebbe avuta quando si sarebbero aperte le porte... << che tocco di eleganza! >> sussurrò poi stranito, osservando Peter dalla testa ai piedi e sfiorando il Foulard con un dito.
Il primo istinto di Peter fu quello di ritirarsi leggermente e di rabbrividire... e sebbene ultimamente al tocco di Michael si era ritratto così spesso che il compagno ormai lo notava subito, fortuna volle che questa volta Peter venisse salvato dal suono dell'ascensore... che trasformò subito il brivido d'orrore in euforia... sobbalzando quando le porte si aprirono.
Gli veniva quasi da vomitare all'idea che Michael provasse ad indagare di più su quello strano foulard che Peter non aveva mai indossato in vita sua. Specialmente quando si sarebbe accorto che non lo avrebbe tolto per nessun motivo al mondo!

<< Dai... vieni! >> Peter lo prese per mano e lo trascinò fuori, mescolando la frustrazione alla curiosità: aveva detto allo staff di fare del loro meglio per rendere il locale il più romantico possibile... e non avendolo potuto vedere prima, anche per Peter il risultato era una sorta di sorpresa:
L'ascensore dava direttamente sul ristorante, dunque vennero entrambi catapultati immediatamente nella magia:
Era una sala lunga con l'intera parete esterna fatta di vetro, a cui erano state appese eleganti tende color panna che lasciavano intravvedere il panorama di una New York già alle prese con il tramonto. Conteneva almeno una trentina di tavoli, ma solo uno - il più vicino alla vetrata - era apparecchiato.
Era così delicato che sembrava galleggiare sul pelo dell'acqua: la tovaglia era dello stesso colore delle tende e la forma rotonda del tavolo faceva si che il bordo sfiorasse interamente il suolo. Le stoviglie erano state sistemate in modo maniacale e al centro del tavolo c'era già un elegante contenitore in vetro pieno di ghiaccio con una bottiglia di vino, affiancata da un vaso lungo e stretto con due rose... una terza invece era posata su uno dei due piatti. Qualche petalo era stato cosparso sulla tavola apparecchiata e anche su tutte le altre tavole, per riprendere in tutta la stanza quell'atmosfera romantica
Due candele a lanterna, una lunga e una bassa, erano accanto alle rose... e grazie ad un gioco di luci della stanza - luci soffuse - davano il tocco più magico di tutti.
Michael si avvicinò in silenzio, con il respiro mozzato... mentre Peter preferiva di gran lunga fissare lui e lasciarsi cullare dal suo stupore, piuttosto che perdere tempo a guardarsi intorno.
Aveva bisogno di vedergli quell'espressione in volto... aveva bisogno di sentirsi ancora capace di poter sorprendere qualcuno: Michael era facile da sorprendere... la sua strana ingenuità era una delle sue qualità migliori!

<< Ma Peter questo posto è... >> provò a parlare, ma sul momento non ebbe la forza di concludere... anche perché si fermò ad annusare l'aria: il profumo delle rose, sebbene fossero solo tre, si sentiva perfettamente già da quando l'ascensore si era aperto. Forse perché per riempire di petali tutta la stanza avevano quasi sicuramente dovuto radere al suolo un intero roseto!

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