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*NOTE AUTRICE* E niente ragazzi, non so se l'ho già detto precedentemente ma nel caso cancello tutto, perché è questo (Fin ora almeno) il mio capitolo preferito! Nel rileggerlo per scovare gli "orrori" di ortografia, avrei buttato via la testa a Tony almeno venti volte, ma lo adoro proprio per questo! Dio benedica questo universo parallelo! Spero di non essere l'unica a sapere che se Tony fosse sopravvissuto, le cose sarebbero andate così! (È solo che la Marvel non si è resa conto del potenziale di questa coppia😂)
... o almeno... è così che me la racconto per non piangere, maledetta Marvel!
Sclerate pure fra i commenti! Tanto lo so che probabilmente voleranno maledizioni!
Buona lettura!





Quando Peter uscì dalla camera, non aveva rielaborato ne il bacio sulla guancia ne il coma di due mesi in cui era caduto Tony... neanche il suo ritorno dal mondo dei morti, se era per questo. Ma aveva di nuovo bene a mente quanto le cose fossero diventate complicate a causa di Tony... e per questo non poteva permettergli di ferirlo di nuovo!

Nel frattempo le chiacchiere si erano intensificate in cucina, e Peter riconobbe la voce di Happy. Era tornato ad essere schietto come prima della presunta morte di Tony, dunque immaginò che fosse la sua presenza a renderlo un uomo estremamente serio: da quando frequentava May, Peter aveva conosciuto la parte più bizzarra e buffa di Happy.

<< Peter! Ti stavo per venire a cercare! Ci stavamo preoccupando... >> esclamò May, guardandolo profondamente preoccupata assieme a Happy... sapevano che le assenze prolungate di Peter erano un sintomo da non trascurare... sapevano quanto era facile, per lui, disperarsi. Ma Peter li tranquillizzò - o almeno ci provò - con un cenno della testa, fingendosi indifferente quando si rese conto che l'unico posto libero sul tavolo che avevano spostato in salotto, era accanto a Tony. Ovviamente.
I piatti fondi erano posizionati sopra a quelli lisci: May aveva rinunciato all'impiattamento elegante.
Gongolò dentro di sé, ma prese posto in fretta, senza mostrare un minimo di esitazione: tanto sarebbe stato un problema sedersi in qualsiasi altro posto del tavolo, visto che era minuscolo.

<< Hai riacceso il fornello per dare la seconda scottatura al risotto? >> domandò subito Peter, cercando di spostare l'attenzione su May, senza riuscire a nascondere l'ansia: Tony stava per assaggiare qualcosa che Peter aveva preparato con le proprie mani! Si sentiva come se lo avessero invitato a cena per cibarsi della sua anima! Si sentiva nudo e troppo esposto al suo giudizio. Gli sarebbe piaciuto? Gli avrebbe fatto uno di quei rari complimenti che Peter un tempo aspettava con angoscia? E se invece non gli fosse piaciuto? Si sarebbe costretto a mangiare per non offenderlo? Si sarebbe comunque notata l'espressione disgustata o l'avrebbe mascherata bene?

<< Ormai è già pronto: sei stato in camera per quaranta minuti! >> lo rimproverò dolcemente, piegandosi in avanti per sistemare il riso sulla tavola... Tony allungò una mano per aiutarla e poi tornò composto sulla sedia, per nulla imbarazzato dalla strana atmosfera che alleggiava in aria: Peter era sconvolto per la presenza inaspettata di Tony, May aveva appena scoperto che era vivo ed era particolarmente esuberante, mentre Happy probabilmente si sentiva colpevole per averlo sempre saputo senza dire nulla! Anzi, era addirittura probabile che quando si sarebbero trovati soli May e Happy avrebbero discusso animatamente di questo... dopotutto non c'era niente che stava più a cuore a May del benessere di Peter...
E sarebbe stato tutto così semplice rivelando quel segreto! 
May fece un cenno di ringraziamento a Tony e si voltò per tornare in cucina dopo essersi accorta che mancava il formaggio...

<< Ti aiuto! >> Si propose subito Peter, alzandosi di scatto e affiancandola, anche se non ci volevano certo due persone per prendere del formaggio!

<< Come ti senti? >> bisbigliò lei dandogli una gomitata... e quando Peter schiuse le labbra per ribattere con un'alzata di spalle disinteressata, si rese conto di doversi trattenere per non scoppiare a piangere.

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