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*NOTE AUTRICE* Lo so che mi aspettavate! Scusatemi per il mio solito ritardo! Ma eccomi qui, puntualissima nel mio ritardo! Avevamo lasciato Peter alle prese con la propria furia... leggete per scoprire se riuscirà a superare il suo confitto interiore!!!

Dopo una breve ma estenuante corsa lungo il corridoio del reparto, Peter individuò il bagno e vi s'infilò dentro alla disperata ricerca di un nascondiglio fuori dallo sguardo di tutti, ma abbastanza vicino a May per essere disponibile in caso di bisogno.
Non fece nemmeno in tempo ad accasciarsi contro la porta per tenerla chiusa, che si dovette portare subito le mani al viso per trattenere quello che si presentava come un bell'esaurimento nervoso.
Era stanco morto di tutto... persino delle insinuazioni di sua zia!
Era stanco di combattere per dimostrare di non provare niente per Tony... e di essere smentito persino da sé stesso!
Cosa c'era di male nel voler chiudere con Tony Stark? Non era importante che fosse giusto o meno, contava solo che quella era senza dubbio la scelta meno dolorosa... magari non nell'immediato, ma col tempo ne avrebbe tratto beneficio! Sempre meglio che rimanere accanto a Tony in attesa dell'ennesima mossa che avrebbe fatto per liberarsi di lui. L'ennesima bugia.
Odiava che May non lo capisse... gli aveva raccontato per filo e per segno tutto quello che era successo... eppure si ostinava a sostenere che lasciare Tony fosse una pessima idea! E la cosa peggiore era che con il sostegno di May, probabilmente Tony non sarebbe andato proprio da nessuna parte.
E se Tony se ne fosse andato per davvero, Peter senza il sostegno di May non era sicuro di poter sopportare una separazione di tale portata.

Raccolse le gambe al petto, stringendole con forza... sentiva un peso all'altezza del petto che gli impediva di respirare. Rantolava, infastidito anche dal nodo alla gola. Chiuse gli occhi, posando la fronte sulle ginocchia per impedirsi di cominciare a singhiozzare, ma non servì a molto... un secondo dopo aveva le lacrime agli occhi e il respiro spezzato. 
Stava per lasciarsi coinvolgere da un pianto isterico, quando percepì la voce di May...
Era ovattata e distante, ma Peter la sentiva incredibilmente chiara grazie al suo super udito.

<< ...Perdonalo, è solo stanco... >> stava dicendo, con voce roca e sfinita... si sentiva che era stanca morta, ma Tony era entrato nella stanza probabilmente per approfittare della lontananza di Peter... e lei a sua volta voleva approfittare della loro solitudine per discutere di quella situazione.
A Peter venne un nodo allo stomaco mentre si metteva subito in ascolto: avrebbe voluto impedirgli di avere a che fare l'uno con l'altra, ma sapeva che mettersi in mezzo adesso non li avrebbe fermati... avrebbe solo finito per restare coinvolto in una conversazione che sicuramente lo riguardava. E che non gli piaceva.

<< Oh non credo proprio. È deluso e arrabbiato più che mai. >> esclamò arrendevole... Peter lo sentì lasciarsi cadere di peso sulla sedia... << brutta storia... >> aggiunse con un pizzico di ironia che gli uscì con un suono strozzato...

<< Dagli tempo, ti perdonerà. >> lo rassicurò lei in tono consolatorio... sembrava esserne più sicura di Peter, che sosteneva con fermezza l'esatto contrario. Avrebbe avuto decisamente da ridire, ma non voleva intromettersi in nessun modo in quella conversazione: avrebbe spiegato più tardi a sua zia fino a che punto sentiva di star soffrendo in quel momento e quanto era importante che Tony uscisse dalla loro vita!  

<< Non questa volta. Credimi, è furioso... e ne ha tutti i motivi perché con lui non ne faccio una giusta... le mie ultime azioni ti hanno quasi uccisa e io- >> la voce di Tony si spezzò... Peter lo sentì sospirare e forse si era passato anche la mano fra i capelli: Peter ne riconosceva il tono esasperato e il fruscio.

<< Ti perdonerà. >> ripeté convinta... << io l'ho già fatto. >> disse con decisione, facendo sospirare Tony di nuovo...
Peter strinse i denti...

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