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*NOTE AUTRICE* Ragazziiiii??😍 che capitolone che vi aspetta!!!! Fra questo e il prossimo non so proprio quale possa sconvolgervi di più! (No aspettate, so qual è😅) sto leggendo i capitoli di settimana in settimana e ormai sono passati quattro mesi da quando ho scritto la parola FINE al ventunesimo capitolo... ma devo essere sincera: io non ricordo più quello che ho scritto dal capitolo 15 in poi😂 mi ricordo che mi era piaciuto, ma non ricordo i dettagli, quindi rileggere il capitolo prima di postarlo sta diventando una sorpresa anche per me🤦🏻‍♀️ (cercherò di non farmi spoiler, visto che potrei leggermi i capitoli in qualsiasi momento!!!)
E niente... mi auguro che questo capitolo possa intrigarvi come quello precedente!!!

A Peter tremavano le mani. Non c'era nulla da fare...
Aveva provato a tenersi occupato, a distrarsi, a farsi la doccia, a cucinare, a studiare... ma qualsiasi cosa facesse c'era sempre quel leggero tremolio che lo seguiva ovunque!
Anche quando pareva dovesse smettere, alla fine tornava sempre.
Peter non si era mai sentito tanto agitato in tutta la sua vita! E si che ne aveva passate davvero tante da non doversi sentire smarrito per una cena!
Forse perché cose spaventose come uccidere mostri, salvare persone, vivere con una doppia identità era diventata una routine... invece chiedere a Michael di convivere era una cosa del tutto nuova! Anche se decisamente più sicura.
Peter accettò di buon grado la cioccolata che aveva fatto May per aiutarlo a calmare i nervi e si posò al bancone per sorseggiarla con calma... stavolta gli era riuscita particolarmente bene!

<< Ti vuoi togliere quel foulard o no? Da quando in qua Spiderman può prendersi il mal di gola? >> si lamentò May, porgendogli la stessa domanda da due giorni, mentre Peter si ostinava a trovare scuse su scuse... scrollò le spalle e sistemò meglio il foulard, sperando che non si fosse scoperto il livido - o per meglio dire, il marchio a fuoco che Tony gli aveva lasciato sulla pelle! - che con il passare dei giorni era diventato anche più evidente.

<< Tanto a momenti devo cambiarmi e uscire. >> si giustificò, sorseggiando nevroticamente la cioccolata...

<< Sembra che tu stia per esplodere! >> commentò rifilandogli un'occhiataccia...

<< Sono nervosissimo... >> ammise abbassando lo sguardo sulla cioccolata fumante... avrebbe voluto affogare in quel maledetto bicchiere!

<< Sono sicura che andrà bene! >> disse lei con tono neutro, che in qualche modo riuscì a mettere ancora più ansia a Peter, perché quello era il tono che usava quando la sua fiducia vacillava...

<< Deve andare tutto bene! >> ribatté convinto, cercando di tenere alto l'ottimismo...

<< L'importante è che ne sia convinto tu. Vuoi davvero chiedere a Michael di vivere insieme a te? È questo che vuoi? >> Peter assottigliò lo sguardo...

<< Cosa intendi dire? >> domandò, scottandosi con un sorso bollente di cioccolata...

<< Oh niente... pensavo che magari avessi qualche dubbio a riguardo. O meglio... che qualcuno ti avesse fatto venire qualche dubbio. >> Peter si portò istintivamente una mano al collo, sapendo perfettamente dove volesse andare a parare... e di chi stesse parlando. E per fortuna non aveva visto il livido! Se solo avesse saputo che Tony aveva cercato invano di sedurlo, non gli avrebbe più dato pace!

<< Fra me e il Signor Stark non ci sarà mai niente. >> May sorrise scuotendo la testa, capendo chissà cosa dall'improvviso aumento di nervoso di Peter...

<< L'importante è che tu ne sia convinto al 100%. Non scegliere Michael se hai ancora Tony per la testa. Non lo dico perché vorrei vederti accanto a Tony, ma perché non è mai giusto stare con qualcuno e avere in testa qualcun altro. >> gli baciò la fronte e posò in fretta il suo bicchiere sul lavandino... << devo andare. Vai a prepararti o farai tardi! >> lo incalzò, uscendo dalla cucina di corsa.
Ecco. Ora l'ansia si era trasformata in mal di stomaco. Peter mise la propria tazza sul tavolo e rimase imbambolato nel mezzo della cucina, passandosi una mano sul viso prima di farsi prendere dai dubbi.
Cioè, no. Non aveva dubbi. Sapeva di dover stare con Michael, era innegabile! Ma Tony Stark era un costante tarlo nella sua mente... solo due giorni fa gli aveva permesso di calargli i pantaloni: come poteva dirsi completamente guarito da quei sentimenti? Confuso forse, ma non stupido. Sapeva perfettamente che le avance di Tony non le avrebbe accettate da chiunque altro. Solo da Michael.
E da Tony.
Raggiunse la camera da letto con l'intestino tanto scombussolato che gli sembrava di averlo appena infilato in un frullatore. Era inutile rimuginarci su ancora... era ovvio che sentiva ancora qualcosa per Tony... ma a cosa sarebbe servito mollare Michael per seguire Tony? Quell'uomo avrebbe perso l'interesse per lui non appena avrebbe annunciato di aver lasciato Michael! E alla fine Peter sarebbe finito di nuovo da solo con i rimorsi.
E poi... amava di più Michael! Lui era una sicurezza ed era la scelta giusta. Niente più dubbi!
Si sistemò in completo silenzio, ma dentro di sé c'era un gran rumore. La propria mente elaborava e rielaborava quel pensiero, sempre più consapevole di dover trovare un modo di lasciarsi alle spalle il passato.
Voleva Michael, ma i trascorsi - anche recenti - con Tony erano lì, marchiati a fuoco nella sua mente (e nel suo collo!). E come avrebbe fatto quella sera a guardare in faccia Michael e chiedergli di convivere, fingendo di non essersi fatto trascinare dalle avance di Tony? Fingendo di non avere il suo succhiotto sul collo che pulsava come se avesse voluto scivolare fuori dal fazzoletto da un momento all'altro!
Ancora sperava che dopo avergli ridato gli occhiali, Tony non si sarebbe fatto più vivo, ma una parte di lui aveva la netta impressione che Tony non avesse intenzione di andare da nessuna parte. Però allo stesso tempo era sempre stato bravo a liberarsi di Peter... prima o poi sarebbe successo no? Si sarebbe liberato di lui quando avrebbe trovato un altro hobby.
Un altro motivo per non lasciarsi abbindolare dai sentimenti che provava per lui.

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