Zaira
Sono stata tutta la serata attaccata al mio cellulare in attesa che Luke si facesse sentire anche con un semplice messaggio. Ma invece non si è degnato di calcolarmi. Questa cosa mi fa arrabbiare, ma ancora di più mi fa preoccupare. Non può cambiare così già da subito. Insomma, ha appena conosciuto questa tipa e lei già cambia il suo modo di essere, cambia il nostro rapporto... Non ci posso credere, ma forse ancora di più non riesco ad accettarlo. Io e Luke siamo sempre stati uniti da un rapporto fraterno e adesso mi chiedo che fine ha fatto mio fratello?
Ho mangiato in compagnia dei miei genitori dopo essermi preparata per la verifica di arte. Non lo so perché ma quest'anno la scuola mi pesa come se portassi un macigno sulle spalle. Eppure, non dovrebbe essere così. Questo è l'ultimo anno e poi cambierò vita. Mi allontanerò da questa città che ultimamente sembra accanirsi contro di me. I ricordi di Marcus... la conoscenza e la frequentazione di Shane, l'allontanamento di Luke...
< Che c'è Zaira non ti piace lo stufato? > mi chiede mia madre vedendo che non sto praticamente mangiando ma anzi ci sto giocando con questa pietanza. Continuo a spostare le verdure cacciando in malo modo i broccoli perché ci vedo la faccia di quello stronzo quando li guardo... < Oh, no mamma è solo che abbiamo mangiato i popcorn da Molly e sinceramente sono piena... >
Il mio piatto viene afferrato con una velocità pari ad un fulmine < Me lo mangio io >. È mio padre che svuota il contenuto nel suo sotto i nostri occhi allibiti.
<Papà! Hai tolto il cibo a tua figlia. Te ne rendi conto? >
I nostri occhi del medesimo colore si scontrano facendo quasi scintille. Ingoia il boccone che ha ingurgitato, beve un sorso di vino rosso e come solo lui sa fare ti richiude nel suo mondo a causa della sua voce ipnotica. < Non credo. Ti ho solo tolto il giocattolo. > ma veniamo interrotti da mia madre che stranamente prende parola quasi a volere intimorire mio padre. < Non si mangia nel piatto altrui! >
Mio padre solleva lo sguardo. La fissa. Il grigio dei suoi occhi è scuro. Sembra luccicare come una perla nera baciata da dei raggi solari rimandati indietro e finendo così per mescolarsi in un cielo azzurro.
<Non sono io che sto mangiando nel piatto altrui... Questa è la verità... >
Li osservo perché qui, da un capo all'altro del tavolo sta avvenendo una battaglia dove i lampi potrebbero innescare un incendio.Con la lentezza di un bradipo e ancora di più perché voglio entrare in questa discussione in punta di piedi, mi accingo a chiedere intromettendomi in una loro discussione. <Stiamo ancora parlando dello stufato? >
Le risposte arrivano e come temevo non solo dello stesso parere. Mio padre risponde <No! >, mia madre <Sì! >
Adesso, io so chi sta mentendo perché sta cercando di tenermi fuori da una discussione che fra non molto si abbatterà qui su questo tavolo trascinando tutto ciò che trova insieme a lei... È così ogni volta. Bisticciano attraverso metafore, cercano di avere l'ultima parola entrambi, ma poi finisce che mia madre gli dà sempre del cavernicolo, che con lui non si può parlare e lo lascia cuocere nei suoi tormenti.Ma questa volta credo che sia diverso. I pugni di mia madre tenuti stretti al lato del suo piatto sono un chiaro segno di quanto lei si stia trattenendo per non dare di matto davanti a me.
Volgo i miei occhi verso mio padre e lo trovo che come se niente fosse si imbocca mentre sfida la moglie.<Che sta succedendo? >
Mio padre si pulisce la bocca, allontana il piatto per poi appoggiare i gomiti al suo posto dove congiunge le mani. <Quando qualcuno alla quale io ho tolto la pietanza succulenta, ritorna, io non posso fare altro che svuotare il piatto e farglielo trovare vuoto... Oppure vorresti servirli un piatto riscaldato... piccoletta? >
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Sei La Mia Nota Stonata
RomanceQuando hai una famiglia bizzarra, naturalmente, cresci con il sorriso sulla bocca, l'ironia che scorre al tuo interno che si mischia con il sangue che, incurante di essere il trasportatore di beneficio, nutre tutti i tuoi organi. Il sarcasmo è la mi...