10. You're a flashback in a film reel on the one screen in my town

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Nyx's POV 🌌

La visita di Theo era l'ultima cosa che mi aspettavo eppure eccoci qua, seduti nella cucina di casa mia a mangiare pancake e nutella e, a bere il nostro tè caldo ai frutti rossi, dopo aver passato una serata insieme a parlare di tutto quello che è successo nel corso di questi anni.

Stare con Theo mi ha riportato quella spensieratezza e gioia che non provavo da tantissimo tempo.

La morte di Liam mi ha fatta sprofondare in un baratro e da allora non sono mai più riuscita a riprendermi del tutto. Ho sempre pensato che venire a San Francisco mi avrebbe aiutata ad andare avanti con la mia vita, a non pensare a determinati episodi, e nonostante il dolore sia incancellabile, ero riuscita a trovare un briciolo di pace, ma quel circuito nei pressi della vecchia fabbrica abbandonata li ha portati di nuovo tutti a galla. Parlo con Theo di tutto, ci siamo sempre aggiornati nel corso di questi anni, ma di questo proprio non sono riuscita a parlagliene.

« Mamma non posso restare a casa oggi? »

Il no categorico di mia madre mi impedisce di insistere, nemmeno la presenza di Theo la addolcisce, ma lei è fatta così.

Quando eravamo piccoli era la madre più dolce e adorabile del mondo, ma la morte di Liam l'ha scossa nel profondo ed è diventata la donna più rigida e severa che io abbia mai conosciuto. Crede che le sue regole severe ci faranno restare al suo fianco per sempre così da poterci controllare, ma George da quando ha iniziato il college non torna quasi mai a casa e io sto pian piano iniziando a rivendicare il mio status di donna libera.

Quando ci siamo trasferiti avevo bisogno di cambiare aria, di frequentare persone nuove, di non pensare al passato, ma lei mi teneva ancorata a se per paura di perdermi.

Mi impediva di andare alle feste per paura che qualche maniaco mi facesse del male, di andare agli allenamenti per paura che una caduta sbagliata potesse costringermi a stare su una sedia a rotelle per il resto della mia vita, mi vietava di toccare alcol perché qualcuno avrebbe potuto approfittare di me e, non potevo neanche fumare perché questo comportava la possibilità di ammalarsi.

Questa sua protezione eccessiva mi ha privata della possibilità di conoscere nuove persone, banalmente anche il club degli scacchi per lei costituiva una minaccia, ma non mi sono mai ribellata e queste sue stupide regole perché comprendo il suo dolore.

Lo scorso anno ho avuto l'autorizzazione da parte sua per accedere alla squadra delle cheerleader solo perché il coach le ha parlato della possibilità di ottenere una borsa di studio per il college e, dato che non possiamo permettercelo, miro ad ottenerla con tutta me stessa grazie allo sport.

E adesso gli allenamenti sono la mia scusa per tutto, ogni volta che vado alle gare invento la scusa degli allenamenti serali per i punti extra, ma non so per quanto reggerà questa scusa.

A malincuore varco la soglia della mia classe di matematica, il professore Kane è il docente più temuto di tutta la scuola e ovviamente chi è capitata nella sua classe di potenziamento quest'anno? Io.

Non sono mai stata una cima in matematica, ma con le funzioni me la cavo, così intervengo più volte a lezione, suscitando il chiacchiericcio della biondina seduta all'ultimo banco che non fa altro
che sparlare di me. Ma questo passa in secondo piano perché noto il sorriso compiaciuto sul volto di Kane ad ogni mio intervento.

Ride or Die || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora