Leyla's POV 🌅
⚠️Piccola premessa prima di iniziare la lettura del capitolo. ⚠️
Questo capitolo contiene tw legati alla salute mentale e all'autolesionismo.
Sono presenti inoltre scene con linguaggio sessuale esplicito. Se siete sensibili a questi contenuti vi consiglio di skippare il POV di Leyla e passare direttamente al successivo.
Detto ciò, buona lettura. 🧡Resto sola nella camera di Max, seduta sul suo letto, incapace di muovermi o di fare qualsiasi cosa. Credevo di avere in pugno Charles Leclerc, l'unico uomo che io abbia mai amato, e l'unico di cui mi importi realmente qualcosa, ma la verità è che io non l'ho mai avuto realmente in pugno.
Mi è scivolato dalle mani come una manciata di riso, e adesso il vuoto totale, nonostante siano passati soltanto pochi istanti.
A volte vorrei avere lo stesso potere di mio padre. Lui è in grado di manipolare tutte le persone che lo circondano, e nessuno osa contraddirlo. Tutti hanno paura di lui e fanno bene, perché sa essere terribile e spietato. Io, invece, non spavento nessuno.
Io sono solo la figlia del boss, quella che rispettano solo in presenza mio padre, ma poi nel concreto nessuno mi apprezza sul serio.
Dal corridoio provengono delle voci maschili, che si fanno sempre più vicine e intense, così corro a chiudere la porta, perché non voglio che nessuno mi veda in questo stato.
Cammino avanti e indietro per tutta la stanza, entro ed esco dal piccolo bagno, e penso... penso ossessivamente a lui, a noi, a lei.
Come è possibile che lui non mi abbia mai amata?
Come è possibile amare qualcuno con tutta la propria anima e poi scoprire che è un sentimento unilaterale?
Ho la testa che mi scoppia, così torno in bagno; nel mobiletto potrebbero esserci dei farmaci, così apro tutti i cassetti per trovarli, ma non c'è nulla.
Ci sono prodotti di ogni genere, dalla cura dei capelli, alla skin care. Per essere una semplice stanza degli ospiti, il bagno, è davvero ben rifornito, c'è persino la piastra.
La prendo fra le mani e la rigiro più volte.
Ma non devo cedere, così la poso.
Però dopo due secondi la tentazione ritorna e così, istintivamente, la attacco.
Passo lentamente la mano sull'ustione che ho sul braccio, tutti credono che me la sono procurata a causa di un incidente stradale, ma la verità è che è frutto di quella maledetta piastra per i capelli.
Da quando mamma non c'è più il dolore è diventato l'unica valvola di sfogo per me.
Nessuno mi ascolta.
Nessuno mi aiuta.
Nessuno mi ama.C'è solo il dolore.
C'è solo la sofferenza.Così, quando la piastra è abbastanza calda la apro e poggio la parte incandescente su quella famosa cicatrice che non si è mai rimarginata.
Il dolore è così forte che, senza volerlo, urlo e scaravento la piastra sul pavimento.
La lancio con così tanta violenza che, nell'attrito con il pavimento, la piastra crepa una delle mattonelle in marmo pregiato.
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Ride or Die || Charles Leclerc
FanficA San Francisco, tra le famiglie più ricche e potenti, si svolgono corse clandestine che attirano l'élite della città. Nyx, una ragazza timida e lontana da questo mondo di adrenalina, vede la sua vita stravolta quando incontra Charles, un giovane pi...