37. And all at once, you are the one I have been waiting for

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Nyx's POV 🌌

La luce che penetra dalla finestra e si riversa direttamente sul mio volto mi spinge ad aprire lentamente gli occhi.

Sono in una camera familiare, eppure questa non è la mia stanza.

Mi volto molto lentamente e vedo Charles al mio fianco. È coperto soltanto dal lenzuolo, e i suoi vestiti sono sparsi sul pavimento insieme ai miei.

Cazzo mi sono addormentata a casa sua e non ho avvisato mamma.

Mi alzo dal letto cercando non fare rumore per non svegliarlo e raccolgo i miei vestiti dal pavimento, ma il mio primo pensiero è quello di controllare se ci sono chiamate di mia madre.

E, come avevo immaginato, ieri sera mi ha chiamata dodici volte, ma avevo rimosso la suoneria e non ne ho sentita nemmeno una.

Per fortuna c'è un messaggio di Taylor:
Ho detto a tua madre che hai il cellulare scarico e che hai dormito a casa mia, chiamami appena puoi.

Nel leggere queste parole non esito a chiamarla, così esco dalla stanza di Charles e compongo subito il suo numero.

« Nyx, dove ti sei cacciata? Tua mamma mi ha chiamata ed era preoccupatissima e, anche George mi ha riempita di messaggi, » dice freneticamente, mentre io controllo l'orario.

Sono già le undici del mattino.

« Non mi sono resa conto di essermi addormentata a casa di Charles, ma sto bene... »

« Lo avevo immaginato, quando ti liberi possiamo vederci per un caffè? o un giro in centro? »

« Certo, anche se adesso devo proprio tornare a casa, mia mamma mi ucciderà. Ci vediamo questa sera? »

« Non verrò alla gara, non è il caso »

« Taylor è successo qualcosa? »

« Ne parliamo di persona... » dice lei chiudendo la chiamata.

Resto a fissare la schermata del cellulare per qualche secondo, poi la porta della stanza di Charles si spalanca, rivelando il suo volto ancora stanco e assonnato.

« Credevo fossi scappata, » mormora mentre si avvicina a me, e stringe il mio corpo fra le sue braccia robuste.

« Ero tentata, ma sai casa mia non è molto vicina e non avevo molta voglia di camminare... così ho pensato che, forse, sopportarti per qualche altra ora non sarebbe stato poi così male. »

Sorride dolcemente e porta una mano sul mio volto, stringendo immediatamente le mie guance, prima di stampare un bacio sulle mie labbra.

È strano vedere come il nostro rapporto si è evoluto nel corso del tempo.

Charles è passato dall'essere il ragazzo odioso a cui scroccavo i passaggi per andare alle corse, al ragazzo che più mi fa sentire a casa.

Le sue braccia, il suo profumo, le sue labbra, sono per me casa.

« Sai che adoro stare con te, ma se non torno a casa mia madre mi ammazza, » dico staccandomi a malincuore da quell'abbraccio.

Ride or Die || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora