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                                           Blake

Sono passati sette mesi, da quando Nadine mi ha lasciato.
Da quando è andata via, abbandonandomi.
nessuno ha più sue notizie, tranne Nerissa ovviamente.
Ma non ne parla mai, non accenna mai a lei, a come sta, cosa sta facendo o altro.

Mi aveva distrutto, non mi aveva lasciato spiegare.
È diventata l'innominabile. Non voglio sentire il suo nome, non voglio saper niente di lei e non voglio sapere che cazzo di fine ha fatto.
"Prendine ancora, è roba buona" mi invoglia Spike.
"D'accordo dammene un altro pezzo da venti" gli lancio i soldi prendendomi con rabbia la roba.
Mi guarda sogghignando, sa che ne ho fottutamente bisogno, che al momento questa merda è diventata la mia salvezza.
Da quando la bambina non c'era più nella mia cazzo di vita, ho iniziato di nuovo a bere, ma cazzo, stavo peggio, l'alcol mi annebbiava la mente con il suo cazzo di viso, il suo fottuto corpo e il suo meraviglioso sorriso portandomi a frignare come una femminuccia.
Così... sono passato alle maniere forti. Mi drogo, si cazzo. Mi aveva portato a farmi di quella merda pur di avere un momento di pace, quel momento di pura beatitudine dove lei non mi tartassasse il cervello, dove la sua mancanza non mi togliesse il fiato dai polmoni e non mi spaccasse il cuore.
Ero diventato un tossico di merda.
I ragazzi facevano di tutto pur di portarmi sulla retta via, ma non c'era modo. Io... non ero più io senza di lei.
Celine mi è rimasta vicino, lei non mi ha abbandonato.
Sa che cazzo di problemi sto affrontando al momento, sa che non ho più un cuore, ma si accontenta del mio cazzo, ci si è affezionata ormai, non riesce a farne a meno.

Spalanco la porta di casa e filo subito in camera a nascondere la roba, se Jace e Ethan la trovassero, la butterebbero nel cesso.
"Sei tornato" mi guarda con disappunto Nerissa, "certo che sono tornato, è casa mia questa" la guardo arcigno,  ormai non andiamo più d'accordo da tempo.
"Vedo che al momento sei lucido" mi guarda schifata accarezzandosi il pancione.
"Non sono cazzi tuoi Nerissa" le sputo in faccia.
"Certo che sono cazzi miei, visto che il mio bambino sta per nascere e che vivrà qui, dove ci sei anche tu" si alza faticosamente dal divano inveendomi contro.
"Non ti ho chiesto io di vivere qui" ribatto.
Perché deve rompermi i coglioni? Perché non mi lasciano in pace?
"Me l'ha chiesto Ethan, il padre di mio figlio e anche uno dei padroni di casa."
Giuro vorrei chiuderle quella bocca del cazzo.
La sorpasso e vado a rintanarmi in camera, nel mio mondo.. dove le cose della bambina sono ancora qui.
I suoi vestiti, i suoi oggetti personali, tutto. È ancora tutto qui.
Vorrei buttarle, vorrei spaccare tutto... ma se un giorno tornasse? Se un giorno ne avesse bisogno?
Cristo, sto messo male.
Non tornerà, non rivedrò mai quegli occhi, quel bellissimo e dolcissimo sorriso.
Mi stendo sul letto, facendo respiri profondi, cercando di calmarmi, ma niente.
"Cazzo!" Mi alzo di scatto e recupero la roba dal cassetto. La distendo sul comò e tappandomi il naso l'aspiro tutta.
Chiudo gli occhi beandomi del momento di pace che mi squassa il cervello.

Mi manchi bambina, torna da me... non ce la faccio più a stare così. Non riesco a respirare, non riesco a vivere senza di te.

You Are My Drug 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora