11

476 11 2
                                    

                                           Nadine

Nonostante il pensiero di Blake non mi abbia lasciata in pace un secondo, la giornata è trascorsa velocemente.
Dopo pranzo, i ragazzi sono andati a lavoro, mentre io e Kathleen abbiamo deciso di vederci una serie su Netflix.
Fattasi quasi ora di cena, ho proposto a Kathleen di prenotare le pizze, ma lei ha snobbato la mia idea con un: "Tranquilla, ci penseranno i ragazzi." Così, ho deciso di andare a farmi una doccia e indossare il pigiama.

Mentre sono davanti allo specchio a spazzolarmi i capelli, sento il campanello suonare, sicuramente saranno i ragazzi.
Lego i capelli in una coda alta e decido di raggiungerli in cucina. Nel momento in cui sto svoltando l'angolo del corridoio per entrare in cucina, una voce interrompe i miei passi, agghiacciandomi all'istante. Celine.
Non ci posso credere... l'ha davvero portata qui? Ma certo, infondo che gli importa se ci sono anch'io, è sempre stata lei la sua scelta, la sua priorità.
Prendo una boccata d'aria e cercando di calmare i nervi e, di assumere un'espressione di indifferenza sul volto, svolto l'angolo.
Sono tutti intorno al tavolo, intenti a spacchettare i sacchetti di... di sushi. E non del sushi qualsiasi ma il mio preferito.

<<Eccoti, stavo venendo a chiamarti. Blake e Celine ci hanno offerto la cena.>> Kathleen mi afferra dalle braccia, trascinandomi a tavola.
Sento lo sguardo di tutti su di me e non  ho il coraggio di alzare il capo mentre cerco di sistemarmi il pigiama. Non per chissà cosa, ma solo perché, la maschera di indifferenza è scivolata via nell'esatto momento in cui Kathleen ha fatto il loro nome.

Quel ristorante, quel sushi era una cosa mia e di Blake, ma come sempre... non mi meraviglio della sua indifferenza, sono sicura che nemmeno se ne ricorda.
Prendiamo posto a tavola ed io, grazie al cielo finisco tra Kathleen e Ethan, anche se di fronte a me ci sono Blake e Celine, con Jace a capotavola.
<<Ecco a te, il tuo preferito>>
Al suono della sua voce, alzo lo sguardo incatenando i miei occhi ai sui, mentre è intento a mettermi davanti i contenitori.
E mi perdo.
Mi perdo nei suoi occhi che mi guardano con... con amore?
Ispiro di scatto, quando la sua mano sfiora la mia mandandomi in cortocircuito il corpo.
Sento qualcuno schiarirsi la voce e dopo secondi interminabili distogliamo lo sguardo l'uno dall'altra e come se niente fosse, incominciamo a mangiare.

Porto alla bocca un pezzo di roll e quasi non vengo per il sapore. Dio... quanto mi è mancato. Getto la testa all'indietro e dopo aver masticato con calma, ingoio emettendo un gemito di piacere.
Apro gli occhi e quando abbasso la testa, mi accorgo dello sguardo di Blake fisso su di me.
Inutile dire, che arrossisco all'istante.
Mi sorride furbo per poi, leccarsi lentamente il labbro inferiore.
Avvampo, se possibile più di prima e rischio di strozzarmi con la saliva, quando fa cadere di proposito la bacchetta  e con nonchalance si intrufola sotto il tavolo, accarezzandomi la gamba, sino all'interno coscia e poi, fuoriuscire come se nulla fosse.
Mi alzo da tavola all'improvviso, facendo girare tutti nella mia direzione e a disagio mi scuso, comunicandoli di dover andare in bagno.

Corro come se avessi qualcuno alle calcagna e, appena raggiunto il bagno, inizio a sciacquarmi la faccia con dell'acqua fredda, per mandare via le vampate di calore, finché il rumore della serratura che scatta, non mi immobilizza all'istante.

<<Eccoti qui, bambina..>>

You Are My Drug 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora