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                                            Blake

Come sospettavo, Celine, appena entranti in macchina ha iniziato a farmi domande.

<<Cos'era quello, Blake?>>

<<Quello cosa?>> Faccio il finto tonto.
<<Il tenermi per mano ecc, quando fino a cinque minuti prima non mi hai calcolata di striscio. Non sono stupida Blake, quindi, non prenderti gioco di me.>> Alle ultime parole, la sua voce si incrina.
E mi dispiace cazzo, ma al momento è l'unica speranza che ho per dimenticare Nadine.
Per quanto difficile sia, devo lasciarla andare.

"La speranza è l'ultima a morire" cosi dicono, cazzate! La speranza è la prima ad ucciderti.
Ed io oggi, sono morto tre volte:
Quando l'ho rivista.
Quando mi ha guardato con odio.
E quando ha pronunciato il nome di un'altro tra le lacrime.

<<Ascolta Celine, sarò sincero con te>> prendo un bel respiro, e ricomincio a parlare continuando a guidare. <<Non ti amo, e non so se in futuro potrò provare questo sentimento per te... ma voglio dare un'altra possibilità a noi, ho bisogno di ricominciare a sperare in qualcosa.>>
<<È per lei vero? La ami ancora.>> constata.
L'amerò sempre,la mia bambina.
<<Ormai è acqua passata, sono passati sette mesi e come vedi... ognuno è andato per la sua strada.>> Scalo di marcia, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada.
<< D'accordo, proviamoci.>>
Volto il capo nella sua direzione, giusto per accertarmi che non mi stia prendendo per il culo; e quando lo faccio trovo i suoi occhi limpidi come il mare guardarmi con pura gioia.
Ed è bella. È sempre stata bellissima, sin da bambina. Con i suoi capelli biondi che svolazzavano al vento e il suo sorriso che riusciva a illuminare le miei giornate buie in quell'orfanotrofio.
E mi chiedo, come non sia mai riuscito ad amarla, a lasciarmi andare del tutto con lei quando, è quella che c'è sempre stata.

<<Ho bisogno di stare da te per un po'. Certo, se a te va bene.>> mi schiarisco la voce imbarazzato a chiederle di invadere del tutto la sua vita.

<<Va bene, Blake. In fondo, non è la prima volta che condividiamo il letto.>> ironizza.
<<Allora andiamo a casa mia a prendere un po' di cose.>> le sorrido.

Ho bisogno di tenermi lontano da lei.
So quanto Jace e Ethan ci tengano a Nadine e sicuramente la ospiteranno e, averla in giro per casa con il suo profumo a invaderne lo spazio... Dio... diventerei matto.
Accortosi di essere arrivati a destinazione, scaccio il pensiero di lei, spengo il motore e uscito dall'auto mi incammino nel palazzo con Celine al mio fianco.

<<Aspettami qui.>> Dico a Celine, lasciandola all'ingresso di casa non volendola nella mia stanza.
Appena entrerebbe, capirebbe che non sono mai riuscito a lasciar andare del tutto Nadine.
All'interno, ci sono tutte le sue cose, così come le ha lasciate quando è andata via.
Ho agognato e sperato in un suo ritorno così tanto da uccidermi ogni santissimo giorno.

Recupero un po' di completi dall'armadio, calzini, boxer e tutto l'occorrente che mi serviranno nei prossimi giorni inserendoli in una valigia.
Raggiungo il bagno e mentre recupero i miei oggetti personali... mi imbatto nel suo profumo lasciato sulla credenza. Non riuscendo a fermarmi e a pensare, lo afferro e lo porto al naso, respirando  intensamente la fragranza di anguria che emana.  Chiudo gli occhi, beandomi del profumo come un drogato in astinenza.
Mi manca da morire...
Apro lentamente gli occhi, sentendo il dolore annidarmi lo stomaco e, decido di portare la boccetta con me.
Torno in stanza e dopo aver posato le ultime cose in valigia e averla chiusa, l'afferro ed esco dalla stanza chiudendo la porta a chiave.

<<Eccomi, possiamo andare.>>

You Are My Drug 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora