You Are My Drug 2

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Blake

Dopo aver chiuso la chiamata, sono corsa immediatamente a informare i ragazzi di sapere dove Blake si fosse rifugiato nei giorni passati e a chiedergli quasi disperatamente di andarlo a prendere. Non se lo sono fatti ripetere una seconda volta, si sono subito messi in moto e sono partiti.

Al momento sono stesa sul mio letto, agitata, in fibrillazione per la voglia di vederlo. Non so cosa farò o come mi comporterò una volta ritrovatami di fronte a lui, ma ho voglia di guardarlo e risentire il suo profumo. Non so spiegare il vuoto che sento nel non averlo al mio fianco. Ci sono un sacco di cose da chiarire e tanti ricordi da recuperare. Ma il mio cuore, la mia anima mi chiedono di lui. Come fosse parte fondamentale per la mia sopravvivenza.
Continuo a rigirarmi tra le lenzuola, impaziente. Mi sento una sciocca, ma non riesco a mettere a tacere la mia mente e il mio cuore palpitante. Non riesco a non pensare a lui, ai suoi occhi, alle sue labbra e... Dio, inizio a sentire caldo.
Mi alzo dal letto e raggiungo la cucina, apro il frigo, recupero la brocca d'acqua e dopo averla versata in un bicchiere, la mando giù in due sorsate. Ma sembra che la situazione non migliori, per nulla.
Mi sudano i palmi delle mani e il cuore galoppa.
Cosa gli dirò?
Cosa mi dirà?
Mi abbraccerà?
Dio...
Il suono della serratura che scatta mi fa sobbalzare. Mi pietrifico nel sentire il suono della voce dei ragazzi.
Oddio!
Cerco di sistemarmi in fretta e furia i capelli e non lo so! Sto impazzendo.
Quando i ragazzi varcano la soglia, si bloccano all'istante, trovando la mia figura sveglia e immobile.
<<Salve>> squittisco.
Ethan e Jace scoppiano a ridere e le guance mi vanno a fuoco per la vergogna.
Abbasso lo sguardo non avendo il coraggio di guardare Blake, nonostante mi senta i suoi occhi addosso.
Prendo a strofinare i piani sul pavimento, imbarazzata da morire.
<<Sparite!>> comanda la sua voce.
Continuo a tenere il capo chino, anche quando sento i passi dei ragazzi allontanarsi e quello di Blake avvicinarsi.
<<Amore mio>> sussurra.
Il mio cuore se possibile va in aritmia.
Come può una sola parola scaldarmi così tanto?
Alzo lo sguardo trovandolo ad un soffio da me, ci guardiamo negli occhi, senza proferire parole.
E poi boom!
Mi afferra e mi bacia. Mi bacia con passione, ferocia. Morde, succhia e lecca e io entra di lui, del suo sapore mi lascio trasportare.
<<quanto cazzo mi sei mancata, Cristo santo!>> mi afferra le natiche e mi adagia sul bancone, si intrufola tra le mie gambe e prende ad alzarmi la veste.
Oddio, sì ti prego!
Spalancò le gambe dandogli il mio tacito invito e cazzo,  se lo accoglie. Armeggia con i pantaloni, mentre io prendo ad abbassarmi le mutandine e non ho il tempo di sfilarle che già è dentro di me.
<<amore, sei fradicia>> constata, mentre continua a muovere i fianchi.
<<Io... Blake! Oddio! >> non riesco a parlare, a dire una frase di senso compiuto. Il piacere che provo nell averlo dentro di me è qualcosa di indescrivibile. Mi toglie la ragione.
Continua ad entrare e a uscire e spinge così in profondità da toccare punti che mi fanno uscire fuori di testa. Ansimo, l orgasmo si avvicina, mi aggrappo alle sue spalle, strizzandogli la maglia e finalmente esplodo. L' orgasmo arriva , la testa mi gira e i miei succhi si riversano sul pavimento e schizzano sull'addome di Blake.
<<Porca puttana, bambina>> geme, roco.
Continua a spingere freneticamente e mentre  sto per raggiungere il secondo orgasmo, lo sento imprecare. Rallenta le stoccate, grugnisce  e mi riempie di lui.
Rimaniamo così per un tempo infinito, resti a lasciarci andare.
<<Aggrappati a ne bambina>> comanda.
Mi aggrappo a lui e senza sfilarsi da me, mi porta in camera, nella sua camera.
<<Stanotte non dormirai, sarai mia. Devo recuperare tutto il tempo in cui non ho potuto amarti.>> sussurra tra i miei capelli.
<<Allora, amami tutta la notte e oltre Blake.>>