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Blake

Il desiderio e l'amore che provo per lei mi annebbiano ogni dannatissima volta.
E fanculo tutti, ho bisogno di toccarla, di risentire il suo profumo, di averla vicino e illudermi del fatto che, nonostante tutto... è ancora mia. Come io, sono ancora, inesorabilmente e completamente suo.

Quando Nadine si è alzata da tavola, completamente rossa in volto e con gli occhi appannati dalle'eccitazione, non ho potuto fare a meno di raggiungerla. Fortunatamente i ragazzi, mi conoscono e appena capita la situazione, hanno cercato di distrarre Celine, ovviamente dopo essermi preso delle occhiatacce da parte loro.
So che sto sbagliando, per l'ennesima volta. Ma, la bambina è tutto. Quando si tratta di lei, non riesco a farne a meno di commettere cazzate.

Raggiungo il bagno a passo svelto, eccitato e impaziente, apro lentamente la porta, trovandola piegata a novanta, mentre si sciacqua il viso. Entro all'interno e altrettanto lentamente, chiudo la porta facendo scattare la serratura.
La vedo irrigidirsi e alzare la testa <<Blake, c-che ci fai q-qui?>>
Dio, quando balbetta, me lo fa diventare ancora più duro. Senza dire una parola, mi avvicino lentamente a lei, vedendola indietreggiare ad ogni mio passo.
Non puoi scappare, bambina.
Continuo ad andargli incontro, fino a quando non si blocca a causa del muro alle sue spalle.
<<Blake...>> boccheggia.
E mi avvento, la bracco e le tolgo il fiato catturando le sue labbra con le mie. E ciò che avviene è... non so nemmeno come cazzo descriverlo. È qualcosa di potente, di febbricitante, intenso. Mi toglie completamente il respiro e affanno alla ricerca della sua lingua, del suo sapore, che lei mi concede poco dopo.
E mi sento morire e poi risorgere, quando mi afferra per i capelli, attirandomi a lei.
<<B-Blake...>> geme, attirandomi ancor di più a lei, come se potessi scappare da un momento all'altro.
Non vado da nessuna cazzo di parte, senza di lei <<Mi sei mancata da morire>> soffio sulle sue labbra, mentre le mie mani iniziando a toccarla, a bramarla.
Si blocca di colpo, posando le mani sul mio petto, per poi spintonarmi all'indietro. Scuote la testa <<Non possiamo... non qui.>>
E cazzo, mi urta dovergli dare ragione
<< Stanotte, rimango qui. E tu, sarai mia. Non scappi bambina.>> Mi aggiusto il pacco, sblocco la porta ed esco fuori, cercando di mantenere un atteggiamento naturale. Cosa, che mi risulta difficile, perché... io, tremo per lei.

Quando raggiungo i ragazzi, fortunatamente mi accorgo che Celine è nel pieno di una conversazione con Kathleen, ignara del mondo che le circonda e di me, eccitato e felice. Come non lo ero da mesi. Purtroppo, non la posso scampare con i ragazzi, che mi guardano di sbieco, per poi scuotere la testa. Non li calcolo di striscio e mi fiondo a sedere e riprendere a mangiare, anche se l'appetito ormai è andato a farsi fottere.
Dopo alcuni minuti, Nadine ci raggiunge a testa china.
Alza il capo, bambina. Non vergognarti di noi, non sentirti in colpa per noi.
Come se mi avesse sentito, alza la testa e inchioda i suoi occhi nei miei. E non posso fare a meno di sorriderle dolcemente per rassicurarla.

Non è sbagliato, tra me e te. Non importa come o quando... io e te siamo la cosa più giusta al mondo. Perché... Siamo amore.

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