33

278 15 1
                                    

Blake

Con la testa sul cuscino e ubriaco a merda, sento il telefono squillare alla mia destra.
Emetto un grugnito e a fatica, mi volto nella sua direzione e con movimenti rallentati lo afferro, cerco di alzarmi e mettere a fuoco il nome sullo schermo, ma cazzo gira tutto. Così, esausto accetto la chiamata e me lo porto all'orecchio. <<pronto?>> biascico.
Dall'altra parte, si sente solo... respiri, agitati e concitati.
<<Pronto?>> insisto.
<<Blake...>> al suono del mio nome, di quella voce, mi alzo di scatto rischiando di scivolare e ammazzarmi sulle bottiglie di birra sparpagliate a terra.
<<Cazzo! devo star messo proprio male per sentire la tua voce...>> Un conato mi interrompe bruscamente.
<<Sono realmente io, stai bene?>>
<<Io...si. Si, adesso sto bene, continua a parlarmi. Ti prego.>> ricado sul letto, chiudendo gli occhi. Sperando di non star sognando.
<<Io... non ricordo ancora tutto, ma pian piano ci sto riuscendo. Vorrei che tu tornassi, perché...>> si interrompe, prende fiato <<perché mi manchi e anche tantissimo, quindi...>>
<<Dici sul serio amore mio? Dimmi che non è uno scherzo, perché giuro che potrei morirne.>> le lacrime iniziano ad offuscarmi la visuale peggio di prima e i singhiozzi iniziano a scuotermi.
<<Non è uno scherzo, credo di aver bisogno di te. Dove sei? Dico ai ragazzi di venirti a prendere.>>
<<Non serve, arrivo dammi solo... merda, sono lontano, ma  ti raggiungo presto, va bene bambina?>>
<<No! Non muoverti di lì, dimmi solo dove sei e vengono a prenderti i ragazzi, ti prego non muoverti da lì>>
<<D'accordo, sono a San Diego, io... avevo bisogno di allontanarmi da te perché altrimenti... avrei fatto qualche cazzata.>> confesso.
<<Va bene, non preoccuparti, adesso avviso i ragazzi e ti prego, resta dove sei.>>
<<Resterò qui e aspetterò, anche se vorrei tantissimo correre da te e abbracciarti, risentire il tuo profumo dolce e il calore del tuo corpo. Vorrei perdermi nei tuoi occhi e nel tuo sorriso. Non puoi immaginare quanto tu mi sia mancata.>> non riesco a trattenermi, non riesco a pensare lucidamente adesso. Tra i fiumi di alcol che mi scorrono nelle vene e la sua voce... mi sento stordito, annacquato da diverse emozioni e sensazioni. Ma l'unica cosa che la testa e il cuore mi gridano, è il suo nome.  Sempre e solo il suo nome.
<<Sei ubriaco, vero?>> chiede.
<<A merda, ma cazzo bambina, tu sei più potente di qualsiasi super alcolico. Non immagini gli effetti che hai su di me.>>
<<Sei solo ubriaco vero? Non hai... non hai preso nient'altro?>> Ha paura. Sento la paura incrinarle la voce. Tra tutti i ricordi belli che abbiamo passato, proprio i più brutti doveva ricordare prima? Ma che cazzo.
<<Solo alcol, amore. Non mi serve nessuna droga, perché la mia droga sei tu. La più potente e più letale. La più stordente e la più efficace.>>
La sento lasciare un sospiro di sollievo.
<<Cantami una canzone, voglio sentire ancora la tua voce.>>
<<Blake, stonò peggio di una cornacchia, ti prego non farmi fare una cosa così imbarazzante.>>
Ridacchio <<Questo lo so, tranquilla. Ma non mi importa, canta. Per favore.>>
E così dopo qualche secondo di silenzio, la sento finalmente cantare e non una canzone qualsiasi ma, 2contorce di Raul Alejandro. La prima canzone che abbiamo ballato insieme, prima che lei mo superasse con una spallata, rivendicandosi.
Sorridente come un coglione innamorato, chiudo gli occhi e nonostante cantare non faccia per lei, riesco finalmente a sentirmi in pace dopo giorni di merda.>>

Ciao tesori, come state?
Sono stata molto impegnata e mi scuso per non essere riuscita ad aggiornare prima di adesso.
Spero che per quanto corto, questo capitolo vi sia piaciuto.
Un kiss 💋

You Are My Drug 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora