"No, direi che contento non è proprio il termine che avrei usato."
"Suvvia newton, lo so che ti sono mancato."
thomas, che non sopportava di essere ignorato, mi si affiancò e iniziò ad urlarmi contro spazientito.
"newt, vuoi dirmi chi è questo tizio? Che cosa sta succedendo?" A quel punto intervenne zart.
"Chi sono io? Chi sei tu!"
"Fino a prova contraria sei tu lo sconosciuto nella mia stanza." Il volto di zart s'illuminò.
"Oh, quindi tu devi essere il mio coinquilino!"
"Coinquilino? Cosa?"
"Sì, mi sono appena trasferito, mi chiamo zart. Tu sei..."
"thomas, thomas edison" zart si girò verso di me e scoppiò a ridere.
"thomas? Quel thomas? Oddio quando ho deciso di venire qua non pensavo di certo che sarei finito in camera con lui! Perfetto, direi che la fortuna è a mio favore!"
"Che ci sei venuto a fare qui? Mi sembrava di averti fatto capire piuttosto bene che non voglio vederti mai più. Forse un altro pugno ti aiuterebbe a comprendere meglio..."
"Uh, come siamo aggressivi isaac! Ed io che ero tanto ansioso di vederti e di conoscere i tuoi amici."
Dicendo questo si girò verso thomas, che ottenendo un po' di attenzione ne approfittò immediatamente.
"Mi stai dicendo che sarò costretto a condividere la mia stanza di nuovo? Ma è possibile che non posso avere neanche un po' di pace?"
zart squadrò Thomas dalla testa fino ai piedi, poi si mise a ridere.
"Certo che newt ha proprio buon gusto! Ci sarà da divertirsi..."
Preso dal panico da quelle parole, afferrai Thomas per le spalle e lo costrinsi a guardarmi
"Ascoltami Thomas, ti prego! So che adesso mi odi, forse l'hai sempre fatto, ma adesso devi ascoltarmi. Devi stare il più lontano possibile da zart e soprattutto non credere a niente di quello che ti dice!"
Lui spalancò gli occhi al vedermi così preoccupato, quasi fuori di me. Tolse lentamente le mie mani dalle sue spalle e mi fissò dritto negli occhi.
"newton, mi vuoi spiegare perché..." Scossi la testa violentemente.
"No, tommy, non qui, non..." Lanciai un'occhiata a zart che ci fissava ridacchiando a braccia incrociate. "...adesso."
"Ma newt..."
"Senti, se vieni stasera alle 22:00 in caffetteria ti spiego tutto." Lo sentii balbettare un 'okay', quindi mi ritrassi e feci per andarmene. "tommy, davvero, sta' attento per favore."
Mi voltai e me ne andai dirigendomi verso il parco perché sapevo che a quell'ora nella mia stanza di sicuro era rientrato andrea.
Non riuscivo ancora a capacitarmi del fatto che zart fosse veramente li al college, che non fosse solo frutto della mia immaginazione, il che come pensiero era piuttosto terribile. Perché non poteva semplicemente lasciarmi in pace? Era davvero chiedere tanto? Volevo solamente un po' di tranquillità, già la mia vita al college fra thomas e gally era abbastanza complicata, non c'era bisogno che ci si mettesse anche zart, come ulteriore ostacolo. La verità è che avevo paura di lui, ero terrorizzato da quello che avrebbe potuto farmi. E se mi avesse violentato? Ci aveva già provato e se non avessi avuto i riflessi pronti ci sarebbe sicuramente riuscito.
Era evidentemente venuto qua con un piano ben preciso ed ero piuttosto sicuro che distruggere la mia vita ne facesse parte. Come se non bastasse era anche finito in camera con thomas, visto che era l'unico senza compagno. zart aveva proprio ragione quando aveva detto che la fortuna era dalla sua parte, ma decisamente non dalla mia. L'idea di quello che avrebbe potuto dire a Thomas mi spaventava ancora di più di quello che avrebbe potuto fare a me personalmente. E se gli avesse detto che avevo una cotta per lui? Non l'avrebbe fatto, vero? Eppure già prima aveva fatto un'allusione... La parte migliore era che io in realtà non gli avevo mai detto che mi piaceva Thomas, l'aveva dedotto da solo.
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stanza 258 || newtmas edition
Romance"isaac... newton isaac» Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. "isaac, isaac, isaac... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo thomas edison" Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei...