wolf - il marchio (In Revisione)

capitolo 3

La giornata passò come un lampo e dopo che papà mi aveva portata a:
Mangiare un gelato
Parrucchiere
Comprare vestiti
Centro di bellezza
Mangiare un kebab
Gioielleria
Spiaggia
Supermercato
Mangiare di nuovo un gelato
Biblioteca
Negozio di libri
Negozio voodoo.
Finalmente era giunto il momento di partire.

Gli autobus erano di fronte alle classi esuberanti per la "gita" e il mio umore era in contrasto con se stesso. Una parte di me ardeva per partire e l'altra supplicava di rimanere "allora ragazzi mettetevi a coppie così faccio l'appello e vi conto" sospirai e raph subito con mia sorpresa mi prese per mano sorridente "ragazza lupo ti dispiace se divento il tuo compagno di gita?" Scoppiai a ridere divertita, io e raph avevamo legato tantissimo e ora eravamo migliori amici.alla faccia di gigi che da quando era venuto a sapere che ero tornata con daniel non mi aveva più rivolto la parola e cercava in tutti i modi possibili e inimmaginabili di evitarmi.

Papà mise una mano sulla spalla di raph che subito si girò sorpreso "salve io sono marco polin destiny il padre di luna" raph sussultò mollandomi la mano per stringerla a mio padre che gli sorrise è il mio migliore amico, cerca di non fargli paura! Lo sentii ringhiare ma raph parve non accorgersene per fortuna "piacere io sono raph un compagno di classe di luna, stia tranquillo signore luna sarà al sicuro con me" ridacchiai vedendo papà preso in contro piede, gli si leggeva in faccia la sorpresa "confido in lei signor raph" alzai gli occhi al cielo e loro scoppiarono a ridere "ragazzi per favore sto facendo l'appello!" Raph e papà chiusero la bocca diventando rossi come dei pomodori, cercai di trattenermi dal ridere ma non ci riuscii più di tanto e scoppiai a ridere di gusto sotto gli occhi di tutti che mi guardarono sorpresi mentre papà e raph mi guardavano risentiti dalle mie risate, in effetti stavo ridendo di loro!

Dopo l'appello la prof di francese andò a parlare con le altre prof lasciandoci il tempo di salutare i nostri genitori prima di salire in autobus "mi raccomando papà non combinare casini!" Lo strinsi in un grande abbraccio, il nostro abbraccio segreto, consisteva nel stringelo il più forte possibile mentre lui mi sollevava da terra, un abbraccio che sapeva infonderti tutto l'amore paterno che un padre potesse mai provare per la propria figlia.

"Tu torna presto piccola guerriera" sorrisi staccandomi da lui che aveva gli occhi lucidi e mi voltai pronta a salire sull'autobus quando percepii la sua presenza ancora prima di sentirne il profumo "daniel" mi voltai sorridente, vedendolo lì di fianco a papà con i suoi pantaloni a vita bassa e la sua maglietta che faceva notare e non di poco i suoi favolosi addominali che conoscevo molto bene! Ma che dico? Conoscevo benissimo!

"Cucciola te ne vai senza salutarmi?" Alzai gli occhi al cielo andandogli di fronte, lui mi prese il mento tra le dita e alzandomi la testa mi diede un dolce bacio che per mia sfortuna durò troppo poco. "Ti conviene andare, altrimenti non riuscirò a lasciarti partire" sospirai prima di allacciargli le braccia al collo baciandolo intensamente, colto di sorpresa fece un passo indietro prima di allacciarmi le braccia alla vita e stringermi a sé ricambiando appassionatamente il bacio che si prolungò molto a lungo e se fosse stato per me sarebbe durato mooolto di più!

Ci staccammo entrambi con gli occhi che brillavano, daniel mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio facendomi rabbrividire al suo tocco "io sarò qui ad aspettarti, non metterci troppo altrimenti verrò a cercarti!" Ridacchiai e lui mi sorrise "te l'ho mai detto che amo quando ridi così?" Alzai un sopracciglio quando la prof mi chiamò "luna! Forza ora si parte!" Sobbalzai voltandomi ma daniel mi rigirò stampandomi un ultimo bacio prima di lasciarmi andare, abbracciai papà di nuovo e salutandoli corsi dalla prof che mi fece salire sull'autobus.

Ed eccomi qua pronta per andare in Francia! Mi sedetti di fianco a raph che m'aveva tenuto il posto e gli sorrisi raggiante "wo wo destiny trattieniti tutta questa felicità per quando arriveremo in francia altrimenti non potrai godertela a dovere!" Riconobbi la voce di dylan davanti a me e come immaginavo lui si affacciò da sopra il sedile in cui era seduto, sorrisi felice di vederlo, da quando gigi non voleva più parlarmi faticavo molto a parlare con loro visto che la maggior parte di tempo restavano con lui.

"Dylan" lui mi sorrise, sapevo che era felice quanto me di parlare di nuovo, sapevo anche che gli mancavo, sia a lui che a bob "luna" raph nel frattempo sistemò il suo pc sopra al mini tavolino pieghevole che tirò giù davanti e attaccato al sedile davanti a lui "volete vedervi un film?" Dylan s' illuminò guardandolo "credo che luna non ci abbia ancora presentati, io sono dylan gregori" raph guardò me poi dylan e gli sorrise "io sono raph piacere" dylan gli fece un cenno con la testa di saluto "allora cosa si guarda?" Raph tornò a guardare il suo pc e subito cliccò qualche tasto facendo comparire una schermata nera "insidius 3 un horror coi fiocchi" ridacchiai vedendo dylan alzare gli occhi al cielo e qualcosa attirò la mia attenzione.

Più avanti alex la ragazza timida che mi aveva disegnata mi fissava con la fronte agrottata, le sorrisi e lei colta di sorpresa diventò rossa in viso prima di girarsi dall'altra parte "hai notato anche tu come ti guarda vero?" Sussultai vedendo dylan guardare nella mia stessa direzione con un'espressione dura in volto "come?" Lui tornò a guardarmi "quella ragazza è da un po che la vedo guardarti di nascosto, prima di disegnarti" sbarrai gli occhi sorpresa "ti disegna ogni volta che hai un espressione felice, invece quando sei triste ti guarda solamente, quasi come se tentasse di capirti, leggerti ma senza riuscirci" raph mi diede una gomitata facendomi venire la pelle d'oca dallo spavento "lasciatela perdere, fa così con tutte le persone strane come lei, ma poi si staccherà e passerà ad un'altra ragazza" dylan lo guardò male prima di tornare seduto composto sul suo sedile e io mi misi a guardare insidius con raph cercando di non pensare più a quella strana ragazza.