capitolo 26

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Il mattino seguente mi svegliai abbracciata a daniel che ancora dormiva beatamente, mi alzai andando a farmi una doccia fredda e 5 minuti dopo mi raggiunse daniel che s'infilò con me in doccia, ovviamente di nuovo l'amore abbiamo fatto prima di vestirci e scendere di sotto a fare colazione.

In sala c'erano tutti che ci aspettavano "buongiorno a tutti!" Sorrisi e gli altri ci salutarono calorosamente, mi misi a bere il caffèlatte mangiando una brioches al cioccolato che daniel mi morsicò rubandomene un pezzo "ragazzi riempitevi ora che dopo non si può!" Daniel si rabbuiò e io fulminai con lo sguardo erik che mi sorrise divertito, coglione lo vidi quasi strozzarsi con il succo di frutta e provai un sentimento di soddisfazione "dobbiamo agire con calma, non sappiamo ancora niente di quello che alex potrebbe farci costretta da gigi" ok di male in peggio, non riuscivano per un cazzo di attimo a starsene zitti? Di nuovo daniel s' irrigidì e subito gli misi una mano sulla guancia sorridendogli, lui si rilassò visibilmente e claris ci sorrise capendo la situazione, almeno una era intelligente "ragazzi ne parleremo più tardi ora finiamo di mangiare altrimenti si fredda tutto! " papà annuì e ci mettemmo tutti a mangiare parlando del più e del meno ma quando iniziai a rilassarmi papà di nuovo attaccò con il discorso alex che gli fece ricevere un'occhiataccia da parte mia e uno strattone da claris che già stava per capire la litigata che avrei cacciato con daniel!

"Ragazzi so che è un discorso da prendere dopo mangiato ma non abbiamo tempo e se vogliamo aiutare entrambi dobbiamo parlarne ora e subito anche, altrimenti rischiamo di non..." stufa sbattei i pugni sul tavolo facendolo zittire, mentre daniel mi guardava abbastanza incavolato e irrigidito per quel dannatissimo discorso "papà non ne parliamo ora!" Quasi glielo urlai e lui mi guardò confuso, era la prima volta che mi comportavo così e taurus mi guardò con il suo solito ghigno "marco credo che la ragazzina stia cercando di dirti che non ha ancora chiarito la questione con il suo compagno!" Daniel gli ringhiò contro ricevendo occhiate curiose da tutti in tavola, sospirai irrigidendomi "suvvia ragazzi non sarà mica difficile dividersi e rischiare la vita!" Fulminai con lo sguardo erik che scoppiò a ridere, mentre claris gli tirava una gomitata!
"Basta!" Daniel si alzò dalla tavola uscendo a grandi passi dalla sala da pranzo, dylan mi guardò preoccupato e questo mi fece irritare di più così tirai un pugno alla spalla di erik che smise di ridere grugnendo e uscii dalla sala seguendo daniel fuori di casa!

"Daniel!" Lo chiamai e lui si fermò davanti all'entrata del bosco senza girarsi a guardarmi "torna in casa luna!" Lo disse freddamente e subito m'immobilizzai "io..." non sapevo che dirgli era tutto così difficile "non dire niente, entra in casa tornerò stasera a parlare!" Mi ripresi e continuai a camminare avvicinandomi a lui "non puoi andartene!" Lui continuò a rimanere girato di spalle senza voltarsi minimamente "dannazione luna, TORNA.IN.QUELLA.MALEDETTA.CASA." trattenni il respiro sentendolo urlare e subito la rabbia prese il posto alla preoccupazione "NO!" Sibilai facendolo voltare, aveva il viso contratto dalla rabbia e se non fosse per la rabbia che avevo, gli sarei saltata addosso, era proprio sexy quando si arrabbiava!
Mi avvicinai a lui in pochi passi continuandolo a guardare in faccia finché non ci ritrovammo a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra, lui sospirò irritato ma anche divertito "perché devi sempre sfidarmi facendo il contrario di quello che ti dico?" Gli sorrisi "perché io non sono e sarò mai una donna domabile!" Daniel mi prese il mento tra le dita alzandomi la testa "lo so ma qualche volta potresti ascoltare angelo!" Ridacchiai divertita "scordatelo!" Lo percepii ancora prima di sentirlo "daniel, luna! Dobbiamo parlare!" Mi voltai furente mentre daniel ringhiò incattivito "brutto figl..." non riuscii a finire la frase che papà finì subito addosso a erik mentre usciva fuori, ed entrambi cadderò a terra come sacchi di patate, scoppiai a ridere insieme a daniel e li sentimmo dirsi dietro parole non troppo dolci prima che iniziassero a fare lotta, io e daniel sempre ridendo li staccammo tenendoli distanti "papà che c'è?" Quasi non riuscivo più a parlare da quanto ridevo "luna amore balthazar ha chiamato dicendo che alex è scappata da gigi e ora lui la sta cercando per ucciderla!" Trattenni il respiro prima di catapultarmi in casa e correndo in camera a vestirmi in fretta, alex era in pericolo ora e dovevo aiutarla subito "luna!" neanche mi voltai da quanto ero preoccupata "luna, non voglio che tu vada!" Mi bloccai con una maglia che mi scivolò dalle mani cadendo a terra "cosa?" Lo guardai sbigottita da quella sua affermazione "è pericoloso non voglio perderti luna!" Sospirai abbracciandolo stretto "daniel lo so ho paura anch'io ma abbiamo troppo da perdere se non la salviamo, come capi dobbiamo aiutare chiunque ci chieda aiuto, paura o meno!" Lui mi strinse di più a sé quasi come se volesse incollarmi a lui per non farmi andare da nessuna parte! "Ho bisogno di sapere che non ti succederà niente!" Sorrisi "te lo prometto!" Mi staccai dall'abbraccio e posai le labbra sulle sue catturandolo in un bacio dolce che dopo un po divenne assetato e passionale travolgendoci con la forza di un uragano che spazzava via tutto ciò che era intorno a noi devastando ogni singola cosa e pensiero facendo rimanere solamente noi e i nostri corpi schiacciati contro e desiderosi di entrambi i cuori che ora battevano all'unisono pronti a scoppiare e ad andare in guerra per qualcosa in cui credevano!

Ci staccammo respirando entrambi affannosamente "tu mi vuoi morto!" Risi mentre lui si sedeva a letto per riprendere fiato "tutte le volte che mi baci mi sembra di correre una maratona di 40 chilometri in 4 minuti!" Scoppiai a ridere divertita mentre daniel mi guardava serio "daniel andrà tutto bene te l'ho detto!" Sospirai andando a cavalcioni seduta su di lui che mi guardò incuriosito, gli presi la testa tra le mani "ti amo" e lo baciai mentre lui allacciava le sue braccia alla mia vita ricambiando il bacio "anch'io!".

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