capitolo 16

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Erano passati 3 giorni dalla partenza di daniel e io ero stata incaricata di tenere d'occhio il nuovo arrivato che oggi finalmente avrei conosciuto, non sapevo chi fosse ne come si sarebbe comportato, ma il semplice fatto che in quel momento avrei aiutato un ragazzo a conoscere il mio branco mi portava così tanta gioia da quasi farmi saltare per tutta la stazione dei treni in cui lo aspettavo.
Intanto chiamai dylan che mi fece un po compagnia prima che claris non lo chiamò per uscire, dovevano andare ad una cena di famiglia per salutare bob che domani sarebbe partito per la spagna, aveva vinto una borsa di studio per la famosa scuola el sol in spagna e quindi sarebbe rimasto là per tutto l'anno tranne per le vacanze che sarebbe tornato giù da noi "mh appena possibile andrò a salutarlo" il mio treno arrivò o almeno il treno in cui il nuovo ragazzo era dentro arrivò, tirai un sospiro e aspettai lì come una statua, dovevo aspettarmi di tutto e se mai avesse voluto aggredirmi gli avrei dato pane per i suoi denti!

Le persone iniziarono a scendere e salire ammassandosi in tutte le entrate e le uscite, dovevo ammettere che tutto quel casino non mi dava affatto fastidio, anzi mi aiutava a sentirmi meno sola, sorrisi perdendomi a guardare tutti correre in giro per non arrivare tardi al lavoro o a casa per preparare la cena perché tra poco gli o le sarebbero arrivati ospiti!
Continuai a guardare in giro senza però vedere il ragazzo con cui sarei dovuta tornare a casa, ma nessuna traccia di qualcuno che assomigliasse ad un lupo, iniziai a cercarlo per almeno mezz'ora ma niente, non c'era!
Sospirai delusa di me stessa,avevo perso il mio uomo e ora sarei stata sgridata!

"Mi scusi, sa dirmi dove posso trovare la biglietteria? Sa ho sbagliato fermata!" Mi voltai vedendo un ragazzo non poco più alto di me, capelli blu tinti, occhi rosso scuro, corpo magro e sorriso sincero sorridermi, ricambiai il sorriso "certamente,dovrebbe scendere le scale, poi andare a destra fino in fondo e salire la scalinata grande ed uscirà direttamente all'entrata della stazione, basta che guardi poi dritto davanti a se e vedrà la biglietteria!" Il ragazzo sorrise di nuovo "la ringrazio molto, Arrivederci!" Il ragazzo mi sorpassò scendendo le scale e qualcosa mi disse che lui era il mio ragazzo, mi voltai subito ritrovandomelo a 2 centimetri di distanza, stavolta era serio e non traspirava simpatia come prima "sei ingenua come ragazza!" Ok era uno sbruffone "sei stronzo come ragazzo" il ragazzo spalancò la bocca rimanendo esterrefatto dalla mia risposta e anche dal fatto che non indietreggiavo, cosa che mi fece capire che lui era abituato a far intimorire tutti, ma con me non aveva proprio capito niente.

"Pensavo mandassero un ragazzo tutto muscoli a tenermi a bada non una ragazzina con la lingua troppo lunga! sono abbastanza deluso" il ragazzo mi guardò la mano vedendo la fascia e rise "ragazza debole e ferita!" Luna calma, mantieni la calma! Me lo ripetei mentalmente per non fargli il culo a strisce lì davanti a tutti "oh non supero le tue aspettative? Mi spiace se il tuo grado di superiorità ti fotte il cervello, quello che c'è fuori non è uguale a quello che c'è dentro!" Lo vidi grugnire ma mantenendo sempre il suo stupido sorriso "per essere una ragazza così malconcia hai una lingua troppo lunga!" Sorrisi anch'io "per essere un ragazzo troppo sicuro di se hai la testa piena di coriandoli!" Il ragazzo mi spinse contro il distributore di cibo e subito gli ringhiai contro "senti ragazzina non ho tempo da perdere con te, anche se non mi dispiacerebbe farti capire chi è l'alfa qui!" Lo guardai negli occhi prima di scoppiare a ridere di gusto, lui mi mise una mano sul braccio e subito la presi torcendogliela dietro la schiena e sbattendolo con la faccia contro il distributore "sicuramente non sei tu l'alfa qui! se hanno mandato me ci sarà un motivo no? Quindi ora starai zitto e ti accompagnerò dai vecchi e tu prova solamente a fare qualcosa che io ti strappo quel tuo bel sorriso chiaro?" Lo dissi dura e il ragazzo sgranò gli occhi prima di spingersi indietro per liberarsi, lo lasciai andare incrociando le braccia al petto, lui mi venne addosso senza farmi indietreggiare di un millimetro "sei coraggiosa ragazza, mi piaci!" Così dicendo fece passi indietro inchinandosi, rimasi a guardarlo curiosa "mi chiamo simone gherardi" sorrisi allungandogli la mano "luna destiny!" Sentendo il mio cognome simone spalancò gli occhi "tu sei la famosa figlia di marco polin destiny?" Annuii ridendo e lui subito mi fece un sorrisetto malizioso "dovevo capirlo, le ragazze non hanno mai troppo coraggio con me, ma tu, mi hai tenuto testa fino alla fine è ovvio che dovevi essere lei!" Sbuffai tirandogli un pugno al braccio "muoviti, andiamo dai vecchi se non vuoi fare la muffa oppure stabilirti qui per la notte e le settimane successive!" Simone rise prima di seguirmi fuori dalla stazione, per fortuna che la stazione dista solamente un isolato da casa mia e quindi saremmo arrivati in poco più di 30 minuti esatti!

"Allora, luna come mai hanno mandato te e non un altro/a qualunque?" Eravamo uno di fianco all'altra e simo camminava con le braccia incrociate sulla testa "perché l'ho voluto io" lui mi guardò "come? Tu hai voluto venire a prendermi?" Scossi la testa "no, ho convinto io tutti a farvi entrare, mentre daniel li ha convinti per farvi stare 2 settimane!" Simone mi guardò ammirato "avevo sentito che tu eri riuscita a convincere tutti, grazie di cuore!" Alzai le sopracciglia sorpresa e lui rise "se non fosse per te, io non sarei qui a quest'ora" sorrisi divertita "non serve che mi ringrazi, sono stata solamente abituata a che tutti hanno una seconda possibilità, quindi devi ringraziare i miei!" Lui sorrise prima di tornare a guardare la strada, eravamo quasi arrivati, già vedevo la chiesa del mio villaggio o paesino!

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