Capitolo 26

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PER FARMI PERDONARE HO DECISO DI PUBBLICARVI ANCHE UN ALTRO CAPITOLO❤️

SPERO CHE SIA DI VOSTRO GRADIMENTO😍

BUONA LETTURA,
Ale❤️

RICORDATE DI LASCIARE SEMPRE UNA STELLINA⭐️ E QUALCHE COMMENTO💬

BEA

Fare una sorpresa a Nicola era sempre stato difficilissimo, in primis perché tutto ciò che desiderasse poteva avere con uno schiocco di dita e secondo perché scopriva le cose che progettavi ancor prima che tu le pensassi. Era il ragazzo più difficile al mondo in termini di regali e sorprese. Sperai che almeno per questa volta non avesse previsto nulla di ciò che avevo architettato.

Presi l'ascensore insieme a Giovanni che quella sera aveva un altro incontro e poi sarebbe andato a mangiare qualcosa con Antonio e Ciro.

    «Dove andate?» Chiese guardandomi dall'alto verso il basso. Non indossavo nulla di strano a parte una gonna plissettata a vita alta che nascondeva quella piccola pancia rotondetta che diventava tale ogni giorno di più, e una felpa anonima.

    «è un segreto» sussurrai facendogli l'occhiolino.

    «Te l'ha detto lui?» Ridacchiò scuotendo il capo divertito.

    «No, ho intenzione di fargli una sorpresa»

    «Tu? Che vuoi stupire Nicola?» Mi diede una pacca sulla spalla ridendo ancora. Si divertiva proprio a prendermi per il culo. «Ti ha scoperto già di sicuro» Aggiunse uscendo dalle porte dell'ascensore non appena arrivammo al piano terra.

    «Sono stata brava. Non ho detto niente a nessuno» cantilenai afferrandogli la mano siccome stava correndo troppo avanti rispetto a me.

    «Bea, chi ti conosce, sa già tutto di te, ancor prima che tu lo scopra o lo pensi.» Fece una linguaccia scrollandosi dalla mia stretta per andare da Nicola che mi attendeva accanto alla sua BMW, intento a fumarsi una sigaretta. Era la prima volta che lo vedevo fumare dopo il coma. Per farlo doveva essere davvero stressato anche perché so che il dottore gli aveva chiaramente consigliato di togliere il vizio. Ma con lui sappiamo che ogni battaglia era persa in partenza.

    «Uè, fratè!» Esclamò Nicola battendo il pugno contro quello di mio fratello che poi lo abbracciò. Non avrei potuto desiderare niente di meglio dalla vita, forse solo un po' meno sofferenza rispetto a quella che avevo avuto.

    «Questa qua, tiene qualcosa in mente...» Non credevo possibile che Giovanni potesse fare allusioni sessuali di fronte a me, con il mio ragazzo per giunta!

Cos'e' pazz!

    «Questa qua, sta proprio qua!» Diedi un buffetto dietro il suo capo.

    «Ti farò sapere cchiù tardi se ci è riuscita» Nicola mi circondò le spalle con il suo braccio per spingermi più vicino a lui.

    «Ci riuscirò eccome, guagliò!»

Giovanni diedi un bacio sulla guancia sia a me che a Nicola e prima di andarsene disse: «Siete troppo belli insieme, e' cchiù bell' e' Napule» Credo che ci scattò anche una foto perché aveva il cellulare tra le mani nella nostra direzione.

    «E tu, Giuà, si o' cchiù bell'» Nicola alzò il braccio indicandolo e mio fratello in lontananza formò un cuore con le mani.

Avrei dovuto essere incazzata con entrambi, lo so, ma li amavo e sapevo che da ciò che era successo, ne avevano tratto dei benefici, in particolare Giovanni. Aveva capito che effettivamente non era mai uscito dal giro delle sostanze stupefacenti, nonostante si era già disintossicato. Nicola ne aveva passate abbastanza per tenergli il broncio e seppure non lo ammettessi, avevo paura che più i giorni passavano e più poteva presentarsi di nuovo la possibilità che se ne andasse per sempre perché fin quando non avrebbe chiuso per davvero con quella che era stata la sua vita fino a prima del coma, sarebbe stato in pericolo e a perderlo non sarei più stata da sola, ma saremmo stati in due. Mi accarezzai la guancia con gli occhi puntati sullo sguardo del mio ragazzo che perlustrava il cortile.

Sotto il cielo di Napoli - Resta con me VL.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora