CAPITOLO 32

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BUONASERA NENNÈ/GUAGLIÒ🤗

VI HO FATTO ASPETTARE UN PÒ, È VERO E PER QUESTO CHIEDO VENIA🙏

SPERO CHE L'ATTESA PER QUESTO NUOVO CAPITOLO NE SIA VALSA LA PENA... FATEMELO SAPERE NEI COMMENTI!😍

Buona lettura,
Ale🖤





NICOLA


Guardavo l'alba dal terrazzo dello skyline dell'hotel a via Partenope chiedendomi quand'è che le cose per me si fossero sistemate. Non era cambiato proprio niente rispetto a qualche tempo fa. Dopo Strazzullo era arrivato Varriale e come se non bastasse Bea ce l'aveva con me. Eppure, avevo la sensazione che la lista non fosse finita lì dato che c'era ancora la questione Forcella in ballo. Quando si è al comando i nemici sono assaje. La gente non avrebbe mai smesso di contrapporsi, di pretendere il posto di mio padre. La sua posizione, oltre al comando, prevedeva anche un mucchio di soldi e si sa che e'sord' fanno venire a vista pure a' e' cecat'!

Incollai le labbra allo spinello assaporandone tutti gli aromi sperando di svuotare almeno per qualche ora la mente.

La luna rifletteva sul mare, lasciando pian piano spazio al sole di alzarsi sempre più in alto dietro il Vesuvio facendo diventare il cielo di diverse sfumature di arancio. Un vero spettacolo che solo pochi hanno il privilegio di ammirare perché troppo intenti a dormire anziché godersi la magia che la natura ci regala. Ero incantato dalla mia città, da ogni angolazione e da ogni panorama, proprio come mi capitava quando ero con Bea, anziché Napoli, era lei in quel caso a incantarmi.

Come avrei fatto a proteggere mio figlio da tutti quei nemici?

Quelli di mio padre si erano riversati su di me e lo stavano ancora facendo. Era inevitabile che i miei si sarebbero proiettati sui miei eredi. È un mondo sbagliato quello in cui viviamo. Un mondo fatto di rancore, vendetta, invidia, lussuria, falsità... tutte cose che ti fanno perdere il vero obiettivo della vita, ovvero quella di godersela al meglio con le persone alle quali vuoi bene e fare del bene.

Io lo stavo facendo? In parte sì e in parte no.

Sentii uno sbuffo provenire dalle mie spalle. Con la coda dell'occhio vidi Antonio sedersi accanto a me sul muretto del terrazzo.

Aveva dormito in hotel o era arrivato ora?

    «Che ce faje ca'?» Gli passai la canna.

I buoni amici condividono sempre.

    «Dicono che i gemelli hanno un sentore speciale sugli stati d'animo dell'altro»

    «Che c'appizz' mo?»

Scosse il capo. «ma non hanno mai detto che anche i migliori amici hanno quel potere»

Gli diedi una pacca sulla spalla come per ringraziarlo di esserci sempre, per avere quel sentore...

     «Dormivi?»

Schioccò la lingua contrariato scivolando sul muretto più vicino a me.

    «Ho cercato di capire pecchè Bea se n'è andata sconvolta ieri dal tuo ufficio. Che le hai fatto?»

Pensai per qualche secondo a quella domanda e la risposta più logica fu solo: «sconvolgerle la vita».

Antonio chiuse leggermente le palpebre per poi guardarmi attentamente. «Non credo che sia nel senso negativo che intendi tu. Ti ama, Nì!»

    «O'saccio. Ma saccio pure ca' far parte della mia vita è stressante. È incinta Antò. Nu criature ce lo vedi a fa sta vita e' merd?»

    «è normale che tieni dei dubbi. Chisto anno te' so succies' nu sacco e' cos. Ci vuole tempo.»

Sotto il cielo di Napoli - Resta con me VL.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora