Capitolo 1: Preludio

586 19 4
                                    


Note:

La canzone dedicata a questo capitolo è: In Time dei Black Keys.

And I got a thing I really can't say
You've got a worried mind
I've got a worried heart
You don't know what to do
I don't know where to start
You let this beat us down
Well get up off the ground
One day, I know
We've got to go, oh
Where is your mind?

***

Domenica 2 maggio 1998 - Draco

"Lasciate che vi aiuti, cazzo, per favore".

La voce di Draco si spezzò sulla parola 'per favore'. Prima dell'estate del suo sesto anno a Hogwarts, Draco non aveva mai pronunciato quella parola.

Fin da piccolo gli era stato insegnato che il suo nome gli avrebbe aperto le porte e concesso i suoi desideri più sfrenati; implorare non era cosa da Malfoy. Questo accadeva prima del ritorno del Signore Oscuro, prima che Draco fosse costretto a prendere il Marchio Nero. Era stato chiamato a sostituire il padre nelle file dell'esercito del Signore Oscuro dopo lo spettacolo imbarazzante al Dipartimento Misteri. I Mangiamorte non solo non avevano recuperato la profezia, ma avevano anche prematuramente osteggiato il ritorno del Signore Oscuro. Com'era possibile che dei bambini in età scolare avessero battuto quelli che erano stati selezionati per servire il Signore Oscuro in persona? La sua famiglia era stata umiliata e aveva bisogno di riscatto. Così, Draco era stato presentato da sua madre su richiesta di Voldemort. Aveva festeggiato il suo sedicesimo compleanno nella grande sala da ballo del Maniero, anche se non stava ballando con i suoi amici in una gloriosa festa in suo onore, come era tradizione per i maghi purosangue; era invece in ginocchio mentre veniva sottoposto all'iniziazione dei Mangiamorte, marchiato per sempre come un fedele servitore. Dopo quella notte, aveva scoperto quanto poco potere avesse in realtà il nome della sua famiglia e che, per essere un seguace del Signore Oscuro, bisognava imparare a parlare solo se interpellati, a sottomettersi, ad obbedire con riverenza e gratitudine.

La parola "per favore" gli usciva di bocca con facilità ora; a volte la pronunciava senza rendersene conto, nient'altro che un sussurro. Era solo l'ombra di quello che era una volta, ma se questo fosse un bene o un male, Draco era ancora indeciso.

Draco si ritrovò a chiedersi come mai il suo mondo fosse andato così in malora. L'assurdità della situazione attuale era proprio questo, assurda. Non avrebbe mai immaginato due anni prima che si sarebbe trovato di fronte a Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, supplicandoli di accettare il suo aiuto. Avrebbe deriso il solo pensiero. Tuttavia, le cose erano cambiate, lui era cambiato. Potter, per quanto Draco lo disprezzasse, rappresentava per lui l'opportunità di fare una scelta per se stesso, una scelta per aiutare.

Cresciuto come un importante erede purosangue, Draco aveva avuto poca voce in capitolo quando si trattava di aspettative e doveri che gli venivano richiesti. Sì, poteva scegliere cosa indossare, come passare il tempo libero e quale squadra di Quidditch tifare, ma quando si trattava di scelte vere e proprie, quelle venivano fatte per lui. Tutta la sua vita - con chi avrebbe stretto amicizia, chi avrebbe sposato, chi sarebbe diventato - era stata decisa prima della sua nascita. I Malfoy appartenevano alle Sacre Ventotto, un gruppo di famiglie inglesi purosangue che si associavano con pochi eletti, mescolandosi solo con quelli dal sangue più "puro". La sua famiglia non aveva amici, aveva alleanze. Il ramo materno della famiglia, la Nobilissima e Antichissima Casa dei Black, operava in modo simile. Mentre suo cugino, Sirius Black, era stato ripudiato per aver frequentato traditori del sangue e nati babbani, sua zia, Andromeda Black, era andata ben oltre e si era innamorata di un mago nato babbano. Draco aveva sentito parlare dello sdegno che la relazione aveva provocato, eppure, invece di piegarsi alle aspettative della sua famiglia, invece di stringere alleanze e preoccuparsi della purezza del sangue, Andromeda aveva deciso di perseguire la propria felicità, piuttosto che quella della famiglia. Era stata eliminata dall'arazzo di famiglia e per loro era considerata morta. Ora, a Draco si presentava l'opportunità di fare una scelta tutta sua: piegarsi ai desideri della sua famiglia o scegliere la propria felicità? Tra l'altro, si trattava di una scelta che avrebbe avuto un impatto su tutto.

REGRESSION (traduzione - noctisx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora