REGRESSION (traduzione - noctisx)

Capitolo 28: Queste sono le risposte?

Note:

La canzone di questo capitolo è Damage Gets Done di Hozier.

Wish I'd known it was just our turn

(We just got by)

Being blamed for a world we had no power in

(But we tried)

You and I had nothing to show

(We didn't know...)

But the best of the world in the palm of our hand

And darling (...anything darling)

Sabato 14 febbraio 2015 - Draco

Nonostante la ricrescita di solo una parte del tessuto polmonare, per il resto Neville Longbottom si era ripreso alla grande. Gli auror concordavano sul fatto che ad innescare la tossicità delle sue piante era stata una mossa rapida da parte di Neville, e forse era l'unico motivo per cui non aveva avuto lo stesso destino delle vittime precedenti.

Draco era passato durante l'orario di visita la mattina seguente al St. Mungo; Hestia Jones era rimasta di guardia fuori dalla sua porta, seguendo le rigide istruzioni di Dawlish che prevedevano una sorveglianza di 24 ore. Neville aveva descritto il suo aggressore come un uomo di corporatura agile; aveva visto un'ombra - che gli ricordava la corporatura di un Cacciatore - allontanarsi velocemente prima di essere colpito da una maledizione tagliente, ma non era stato in grado di identificare altro a causa dello smog della serra. Non c'era molto su cui basarsi, ma la descrizione limitata corrispondeva a Theo. Inoltre, la testimonianza di Neville aveva dato al dipartimento una ragione sufficientemente plausibile perché Kingsley approvasse l'incursione al Maniero dei Nott; l'ultimo pezzo del loro puzzle era andato a posto.

Tuttavia, mentre stava al fianco di Hermione, guardando le minacciose torrette del Maniero dei Nott, Draco diventava sempre più scoraggaito ogni secondo che passava. Ogni faticoso minuto di ogni traduzione nel corso dei mesi li aveva portati proprio a questo momento. Ogni vittima, da Parigi a Londra, avrebbe finalmente avuto giustizia. Draco pensava che si sarebbe sentito sollevato, ma invece si sentiva come in un sogno febbrile, insicuro e distaccato dal trinfo imminente.

Hermione fece scivolare la mano nella sua, stringendola forte mentre gli SpezzaIncantesimi davanti a loro si muovevano in tandem per violare le protezioni del Maniero. Lui le rivolse un sorriso triste, guardando il talismano di John che portava al collo. Sapeva che lei avrebbe voluto partecipare al processo di smantellamento, ma durante la perlustrazione iniziale del terreno avevano individuato diversi sistemi di protezione anti-Babbani, che avrebbero portato a una rapida fine se lei avesse agito contro di loro. Così, invece, rimase al fianco di Draco, osservando con totale attenzione i bagliori d'oro che sfarfallavano a ogni strato violato.

"Sei nervosa?" Chiese Draco, studiando il suo volto. Non era così che aveva immaginato il loro primo San Valentino, ma dato che Theo e Pansy stavano cenando in un sontuoso ristorante di Diagon Alley, era il momento più sicuro per muoversi.

"No", sussurrò, scuotendo leggermente la testa. Hermione si concentrò nuovamente su di lui; l'ambra dei suoi occhi incenerì ogni paura, mantenendolo saldo sul posto. "Questa è la conclusione".

IPassi pesanti dietro di loro misero a tacere il loro tête-à-tête. John si diresse verso di lui, con un'espressione dura sul volto. Fece roteare la bacchetta tra le dita, osservando la maestosa tenuta.

"Rowland dice che sono all'ultimo strato. Dovremmo essere in grado di muoverci in cinque. Sei sicura che il tuo incantesimo rilevatore funzionerà?"

Draco lanciò un'occhiata a Hermione, che non vacillò sotto l'intensità dell'interrogatorio di Dawlish. "Sì, John", rispose lei, mostrando chiaramente il fastidio per la domanda inutile. Agitò la bacchetta seguendo un delicato disegno triangolare e una sfera d'argento esplose, librandosi delicatamente davanti al trio. "Finché ogni auror è in grado di lanciare un semplice incantesimo rilevatore, la mia modifica non dovrebbe essere un problema". Con un altro gesto della bacchetta, la sfera si spense.