Capitolo 19: Chi ci salverà da noi stessi?

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Note:

La canzone dedicata al capitolo di questa settimana è Cinnamon Girl di Lana Del Rey.

There's things I wanna say to you

But I'll just let you live

Like if you hold me without hurting me

You'll be the first who ever did

There's things I wanna talk about

But better not to give

But if you hold me without hurting me

You'll be the first who ever did


Domenica 23 novembre 2014 - Hermione

Tre settimane .

Erano passate tre lunghe settimane da quando aveva incontrato Draco alla Gringott, la loro visita era stata tutt'altro che piacevole. Quel sabato mattina aveva lasciato l'appartamento di Draco assicurando risolutamente a se stessa di poter gestire il cambiamento nella loro dinamica. Il giorno dopo, quando avevano parlato di quello che era successo, si era per lo più ingannata. Aveva raccontato le sue bugie e lui aveva abboccato. No, sei stata onesta quando gli hai detto delle tue paure. Sì, ma gli hai fatto credere di essere abbastanza forte da superarle. Patetico. Quando era andata alla Gringott, aveva tutte le intenzioni di mantenere la parola data che non si sarebbe tirata indietro. Ma quando lo aveva incontrato fuori dall'edificio, vedendo il suo atteggiamento ottimista, aveva capito che era una promessa che non sarebbe stata in grado di mantenere. Così, come una codarda, aveva evitato di dire qualcosa di più di un deciso "Ciao", mancando di poco il suo inutile tentativo di abbracciarla. Poi aveva continuato a rimanere accanto a lui a disagio, mentre aspettavano di parlare con Aghuik Ird. Le loro dita si erano sfiorate brevemente mentre venivano condotti in una stanza privata e ogni punto in cui Draco aveva toccato la sua pelle si era immediatamente infiammato. Ogni ricordo era tornato a galla, da come le sue labbra si erano mosse lungo la sua pelle a come il suo cazzo l'aveva mandata in uno stato di euforia. Lei, però, non era in uno stato tale di reminiscenza da non notare come lui avesse violentemente staccato la mano dalla sua.

Hermione sapeva che era sciocco, il modo in cui il suo cuore si era spezzato a quella vista. L'incertezza tra loro era opera sua, era lei la causa di tutto. È meglio così, si rassicurò. La sua separazione dal mondo babbano si era consolidata quando l'incantesimo di Obliviazione che aveva usato sui suoi genitori era stato giudicato irreversibile. Sulla scia delle ripercussioni, si era immersa nel mondo dei maghi, solo per andare incontro a un'altra serie di conseguenze. Anni di amicizia con Ron e la famiglia che aveva trovato nei Weasley erano stati smantellati in un batter d'occhio. Non poteva permettersi di perdere un'altra amicizia con Draco e la sua relazione con Andromeda. Dopo il litigio con Ron, si era rivolta ad Andromeda e aveva passato innumerevoli ore con la strega a discutere di questioni di cuore. Anche se ora non la vedeva più regolarmente, Hermione scriveva ancora spesso ad Andromeda. Se le cose non avessero funzionato con Draco, dubitava di poter sopportare la perdita di un'altra figura materna.

Una volta nella stanza, aveva continuato il suo ostinato silenzio, guardando ovunque tranne che verso Draco, mentre lui e Aghuik discutevano degli affari di Greg. Aveva intravisto, nella sua visione periferica, le mani di lui che stringevano le ginocchia, appoggiate in grembo, che giocavano con l'anello. Ogni volta si era rimproverata di aver abbassato la guardia e di aver lasciato che i suoi pensieri tornassero a quella notte. Aveva stretto la bacchetta, si era rosicchiata le unghie, ma rapidi flash dei suoi occhi affamati le avevano continuamente attraversato la mente.

REGRESSION (traduzione - noctisx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora