Capitolo 31: Un gioco di sopravvivenza

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Note:

Ehi Siri, riproduci a Game of Survival di Ruelle

Who's in the shadows?

Who's ready to play?

Are we the hunters?

Or are we the prey?

There's no surrender

And there's no escape

Are we the hunters?

Or are we the prey?


Draco -Venerdì 10 aprile 2015

Erano passate quasi tre settimane da quando Draco si era imbattuto per caso nella tresca Zabini-Parkinson. Quasi tre settimane in cui Draco aveva lottato con se stesso per decidere la sua prossima mossa. Dopo molte riflessioni, alla fine aveva deciso di non rivelare ciò che aveva visto... almeno non ancora. Le prove tangibili erano imperative, considerando la posizione precaria del Ministero rispetto alla fiducia dei suoi elettori; se si fosse sparsa la voce di una condanna ingiusta prima che Draco avesse potuto dimostrare definitivamente l'innocenza di Theo, sarebbe successo il finimondo. Ma la situazione era ancora difficile: con le elezioni imminenti, c'era un momento giusto per ammettere ciò che sospettava? Non aveva ancora prove concrete di intenzioni dubbie e tanto meno di azioni malvagie.

Tuttavia, la fortuna lo aveva trovato sotto forma di un gufo da parte dell'uomo che più desiderava vedere.

Malfoy,

vorrei congratularmi con te per il tuo recente successo. Sebbene mi addolori vedere un collega finire dietro le sbarre, è gratificante sapere che un criminale è stato assicurato alla giustizia. Incontriamoci al Rising Crow questa sera.

Blaise Zabini

Mettendo da parte l'indignazione per essere stato convocato, Draco ragionò tre sé e sé che quella era l'occasione che stava aspettando. Questo gli permetteva di non suscitare allarmi sul fronte Zabini-Parkinson e forse sarebbero apparsi come due colleghi che si incontravano per una birra a chiunque li avesse incontrati per caso.

Si Materializzò alle sette e mezza esatte di quel giorno. Il pub si trovava lungo un sentiero tortuoso, lontano dal trambusto di Diagon Alley, in una stradina cieca. Nonostante avesse le sembianze di un normale pub, con l'esterno logoro e i pavimenti macchiati di birra, era frequentato dai circoli di maghi più delicati.

Cercando di mantenere un'espressione neutrale, Draco aprì la porta di legno. L'odore di colonia pretenziosa e di elisir al luppolo lo colpì, mentre camminava verso un separé appartato, con la nuca di Blaise che fungeva da faro, illuminandogli la strada.

Mentre passava accanto a tavoli pieni di streghe e maghi che sembravano non aver mai posato gli occhi su un babbano, Draco rifletté sulle somiglianze tra il suo criminale condannato e il suo misterioso sospetto. A ogni passo, si convinceva sempre più di essere in presenza del vero assassino. C'era un'inconfondibile oscurità che trapelava dalla persona di Blaise - evidente anche nella scarsa illuminazione del locale - che ricordava così gravemente il temperamento di Bellatrix, da fargli rizzare i peli sulle braccia. Theo e Blaise erano entrambi di corporatura e altezza simili. Erano destrimani, avevano le spalle larghe e si comportavano con modi aristocratici che si erano evidenziati nella valutazione delle scene. Il suo incantesimo Remetior Manifesto era brillante, ma forniva solo un frammento del quadro completo. Il pensiero del ruolo di Pansy nel piano lo colse mentre si trovava a un braccio di distanza da un ignaro Zabini.

REGRESSION (traduzione - noctisx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora