Simone ha sempre avuto difficoltà a svegliarsi al mattino. Tutto sembra essere contro di lui, tra il letto che lo reclama e le lenzuola che lo avvolgono in una morsa ammaliante, che lo convince a rimanere ancora per cinque minuti, poi altri cinque, poi altri... per finire a far tardi.
Nell'ultimo anno tuttavia sono cambiate molte cose: per dirne una, un inquilino nella sua camera da letto decisamente mattiniero.Simone si è abituato ad avere qualcuno che lo sveglia, e Manuel si è di conseguenza abituato a essere colui che lo sveglia.
Talvolta in modo violento, con una cuscinata in faccia o spalancando le finestre; talvolta in un modo incredibilmente delicato, un modo che Simone non credeva Manuel avesse - per inciso, né Simone né Manuel hanno mai tirato in ballo quelle rare volte in cui Manuel ha svegliato Simone con una carezza in faccia, una mano tra o suoi capelli e il volto eccessivamente vicino al suo. Sono diventati bravi, col tempo, a essere omertosi e passare oltre. Simone per il bene della sua sanità mentale e del suo cuore ancora ricucito a fatica dalle ferite inflittegli da Manuel; Manuel per un motivo che nemmeno lui conosce, ma che, anche se non lo ammette, è intriso di paura.A ogni modo, Manuel c'è sempre meno e Simone ne soffre alquanto. Specialmente quella mattina, visto che non ha sentito la sveglia ed è in ritardo clamoroso per la scuola.
Corre giù dalle scale mentre si infila una felpa al volo, una di quelle che ha abbandonato (da non si sa quanti giorni) sulla sedia alla scrivania, e grida un saluto a chi è ancora in casa.
A Simone piace che la casa sia affollata, perché ha meno occasioni di stare da solo con sé stesso e coi suoi pensieri e più invece di essere distratto da un monologo (un po' delirante, alle volte) di sua nonna Virginia, da qualche perla filosofica di suo padre Dante, dalla presenza calmante di sua madre Floriana o da qualche battuta di Manuel... benché Manuel quel giorno a Villa Balestra non ci sia, così come non c'era i giorni prima e probabilmente non ci sarà i giorni dopo.Simone non si concede di pensarci troppo, non quando manca così poco all'inizio della scuola e alla prima ora ha il compito in classe di latino.
***
"Raga, la versione era difficilissima. Mi sa che 'sta volta il debito non me lo toglie nessuno", borbotta Luna con un'espressione imbronciata, buttandosi subito dopo con la testa sul banco con fare disperato.
"Su con la vita, Lunì, c'è di peggio che non saper tradurre un qualche tizio morto da secoli", le risponde Matteo, beato e tranquillo con le gambe distese sul banco, un sorriso di sfottò sul volto, uno di quelli che sa di farla franca - ha copiato, di brutto, Simone l'ha beccato con un secondo telefono nascosto nel dizionario. Non gli interessa molto fare la spia, comunque, anche perché di recente ha assunto quelle vesti e non è finita bene.
A proposito. Manuel non c'è. Nemmeno Nina, ovviamente.
Simone non ne è molto stupito, a essere sincero. Ma è spaventato, non può non esserlo, perché le assenze cominciano a diventare tante e i rischi che corre Manuel sono alti - soprattutto dopo le recenti cazzate fatte.Ha provato a scrivergli, ovviamente, chiedendogli dove diavolo fosse e perché stesse saltando ancora scuola.
Non ha ricevuto un'esauriente risposta, un banalissimo "Non avevamo voglia". Come se si dovesse aver voglia per andare a scuola, santo cielo! Simone vorrebbe urlare, davvero, ma forse risulterebbe eccessivamente drammatico... persino per lui, che ormai il dramma è il suo pane quotidiano."Simo, oh, Simo! Ci sei?".
Questa è Laura che cerca di attirare la sua attenzione. Non facile, un'impresa davvero ardua, considerando quanto profondi e confusionari i pensieri di Simone siano nell'ultimo periodo.Ma comunque: "Scusa, Laura, dicevi?", biascica lui confuso, sfarfallando le palpebre in un maldestro tentativo di ritornare alla realtà.
"Ti ho chiesto com'è andata la versione, Simo, niente di che".
"Ah, dai penso bene tutto sommato".
"Il solito secchione".
"Parla per te!", ribatte Simone fintamente offeso, ammiccando un piccolo sorriso in sua direzione.

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Spaces between us
FanfictionGli spazi tra Manuel e Simone si sono allargati, sempre di più: sono diventate voragini, buchi neri che hanno risucchiato tutto ciò che di loro esisteva. La "Manuel e Simone Associati" non esiste più, perché, entrambi presi dalla frenesia della vit...