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Eric era ancora in chiesa ed Eryn prese un bel respiro per calmarsi prima di decidersi. Piano piano schiuse la porta che dava sul campanile, mentre teneva in mano un cesto con alcune cose che sua madre aveva preparato per lui. Joanna era molto preoccupata ma poiché c'era molto da fare e non poteva entrare nell'edificio, aveva chiesto a lei di farlo. Era stato più difficile convincere Sean questa volta, ma quando Eryn aveva accennato alla salute del fratello e di Samantha e al piano che avevano escogitato, il ragazzo si era subito premurato di accompagnarla dentro. La folla davanti alla chiesa si era finalmente dispersa, ma lei aveva la sensazione che si trattasse solo di una piccola pausa prima di tornare alla carica.

Quando entrò nella stanza, vide suo fratello accucciato in un angolo che teneva la mano di Samantha oltre le sbarre. Sembravano tutti e due molto stanchi. Si avvicinò chiamando Eric e lui alzò uno sguardo mezzo addormentato su di lei.

«Vi ho portato da mangiare. La mamma è molto preoccupata per voi..» disse posando il cesto di vimini accanto a lui.

Eric iniziò subito a rovistare e tirò fuori due panini. Ne passò uno a Samantha e dopo averlo addentato alzò lo sguardo su di lei.

«Grazie, sorellina»

Lei sorrise appena, spostando gli occhi chiari tra lui e la sua fidanzata e infine si inginocchiò vicino a loro nonostante continuasse a nutrire una certa diffidenza verso l'altra ragazza.

«Eric.. devo parlarti di una cosa..» disse a bassa voce.

«Dimmi» fece lui con la bocca piena, ma improvvisamente serio e attento.

Lei sospirò, poi gli raccontò cosa era successo da quando era uscita un paio di ore prima dalla chiesa. Gli disse di quello che avevano scoperto e anche di come intendevano mettere al sicuro Samantha. Anche lei rimase in silenzio ad ascoltare tutto e non diede mai segno di voler intervenire, anche se sulla sua faccia si alternavano più emozioni.

«Io.. so che è difficile.. e che vorremmo tutti che questa storia finisse al più presto.. ma per ora, questa è l'unica soluzione che abbiamo trovato.. e per quanto possa essere dura, so che tu farai la cosa giusta..» concluse.

Eric rimase a fissarla, poi spostò gli occhi verdi sulla sua fidanzata.

«Va bene..»

«Come?»

«Ho detto che va bene. Farò di tutto perché Sam sia al sicuro, lontano da questa pazzia..» disse a voce bassa, pescando un altro panino dal cesto.

Eryn sorrise e abbracciò il fratello.

«Ti voglio bene, Eric»

«Anche io, sorellina. E.. mi dispiace che sia tu ad occuparti di queste cose.. dovrei essere io a trovare una soluzione..»

«E' una cosa che ci coinvolge tutti quanti.. non importa chi trova una soluzione, l'importante è che riusciamo a mettere un punto a questa storia.» disse lei.

Samantha continuava a non esprimersi e lei non sapeva se fosse un bene o un male. In ogni caso le sorrise ancora, poi si alzò.

«Adesso vado.. ho una cosa.. importante da fare..»

Eric aggrottò la fronte.

«Cosa devi fare?»

«Mi sposo.» sorrise vergognosa.

Eric la fissò come se fosse impazzita, poi si alzò in piedi. Per un attimo, Eryn fu sicura che l'avrebbe buttata nella celletta insieme a Samantha, poi il fratello l'abbracciò con trasporto. Quando si scostò da lei, la fissò con uno sguardo severo che le ricordò quello di suo padre.

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