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La casa di Christina e Benjamin Halfpaw era situata a un passo dal bosco ad ovest. In quel momento Eryn si chiese come la donna riuscisse a dormire la notte. Le sue occhiaie tuttavia le confermavano che forse non aveva dormito molto negli ultimi giorni.

Bradley, il suo bambino di appena tredici mesi, stava aggrappato alle sbarre del lettino seguendo con gli occhioni azzurri i movimenti della babysitter di turno.

«Bene Eryn, sali su questo sgabello.. vediamo se si può fare qualcosa per l'orlo» disse con la sua voce flautata.

Christina era sempre stata una bella ragazza e dopo il parto lo era diventata ancora di più: aveva capelli castano ramati, lunghi e ondulati che però teneva sempre raccolti e due occhi celesti come zaffiri, che vicino all'iride diventavano color ambra. Indossava sempre begli abiti seppure semplici, con tinte allegre che ricordavano la primavera. L'unica pecca nella sua persona era quel suo pessimismo cronico con cui affrontava ogni argomento, cosa che aveva allontanato tutti i pretendenti del villaggio, e forse anche il padre di suo figlio, scomparso ancor prima della nascita del piccolo Bradley.

Al contrario invece, il suo atteggiamento sembrava aver attirato le attenzioni di Cassandra Foolhowl, che spesso era in sua compagnia, proprio come quel giorno. La ragazza dai lunghi e ondulati capelli eterei, quasi bianchi da quanto erano chiari, si stava occupando del figlio di Christina mentre lei si prendeva cura di Eryn e del suo vestito.

Eryn si arrampicò sullo sgabello e cercò di rimanere più ferma possibile mentre Christina le prendeva le misure. Accanto a lei, sua madre sedeva composta con i lunghi capelli raccolti in due trecce acconciate in una crocchia sopra la testa. Tra le mani stringeva una tazza fumante di thè da cui attingeva a piccoli sorsi e ogni tanto lanciava un'occhiata in direzione di Cassandra e Bradley.

«Dopo questi ritocchi sarai splendida, bambina mia! Non vedo l'ora di guardarti passeggiare lungo la navata...»

«Non sarà una lunga passeggiata, mamma... ma grazie..»

«Lunga o corta non importa. Tu ti sposerai e sarai la più bella sposa di sempre!»

«Sempre se ci arriverà..»

Il sommesso commento di Christina le fece correre un brivido.

«Oh, Christina, per favore, non essere pessimista. Porta sfortuna..» disse sua madre e Cassandra sorrise divertita, mentre sventolava davanti agli occhi azzurri di Bradley uno dei suoi giocattoli preferiti.

«Non è pessimismo.. è solo una gufata.. una delle tante» disse divertita, come se ci fosse da scherzare.

Christina non si scompose e si limitò a girare intorno ad Eryn, appuntando uno spillo sull'abito bianco. Il silenzio che calò sembrò così pesante che lei si sentì in dovere di smorzarlo.

«Papà mi ha detto che Fillis è rimasta a dormire qui l'altra notte...»

«Sì, è vero. E' stata molto utile con Bradley» rispose Christina controllando il proprio lavoro.

«Già, si vede che le piacciono i bambini» esordì Joanna con il suo solito bel sorriso.

«Peccato che non ne avrà di suoi...»

Quel borbottio cupo fece accapponare la pelle di Eryn. Christina sapeva forse qualcosa che loro non sapevano?

«Christina... Fillis ti ha detto qualcosa al riguardo?» chiese mordendosi il labbro inferiore.

Forse non era discreto parlarne, ma la donna aveva gettato l'amo...

Quella fece spallucce e risistemò un po' l'orlo dalla parte destra prima di alzare a controllare il bustino.

FabulaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora