Fabula

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Il sole aveva iniziato il suo viaggio verso l'orizzonte, ed Eryn tra le lacrime riusciva a malapena a distinguere le case intorno a sé. Per puro miracolo riuscì a intravedere la figura di Eric che si precipitava verso la chiesa e lo richiamò. Lui non le rispose ed Eryn si lanciò all'inseguimento.Quando arrivò davanti alle macerie, si rese conto di due cose: non sarebbe arrivata in tempo e neanche Eric. Si pietrificò sul posto vedendo un grosso lupo fulvo avanzare passo passo in direzione di Antony e Jonah che si stavano proteggendo l'un l'altro tra le rovine.

Paralizzata dal terrore riuscì a malapena ad inghiottire un boccone amaro, mentre Eric faceva un paio di passi indietro, raggiungendola.Lo sguardo di Jonah si spostò, dal lupo a loro, e i suoi occhi si fecero grandi di paura più di quanto non fossero prima. Lo vide balbettare qualcosa, probabilmente chiamandola, ma Eryn non sentiva più niente. Era come guardare un film muto, in cui avrebbe avuto bisogno dei sottotitoli per capire cosa accadeva. Tutto scorreva al rallentatore, e lei sentì il respiro mozzarsi quando il grosso lupo si voltò per seguire lo sguardo del suo fidanzato. I suoi occhi di ghiaccio la trafissero come se fossero due lame e per un attimo Eryn si domandò se non fosse cieco da quanto chiare erano quelle iridi. Il suo ringhio gutturale le fece correre una miriade di brividi in tutto il corpo e lei sentì le gambe farsi molli.

Da lontano, come se fosse un sogno, Eric le gridò di scappare, ma lei non riusciva a distogliere lo sguardo. Il lupo si voltò di nuovo verso i suoi obiettivi principali e dopo essersi acquattato spiccò un balzo verso Antony. Jonah lo strattonò, allontanandolo dalle grinfie della bestia, ma il suo amico rimase ferito dagli artigli sguainati. Rotolarono a terra, ferendosi con i ciottoli bruciati, poi si rialzarono e cercarono di zoppicare verso di loro. In tutto quel trambusto, Eryn continuò a restare immobile come una statua, gli occhi quasi fuori dalle orbite mentre la scena si svolgeva davanti a lei.

Eric la raggiunse e cercò di smuoverla, la prese per un braccio e la tirò. Con le gambe tremolanti come gelatina, Eryn inciampò al primo strattone e solo l'aiuto di Eric le impedì di finire lunga sdraiata a terra. Si voltò per cercare di nuovo con gli occhi Jonah e Antony, e li trovò a pochi metri da loro che cercavano di raggiungerli a perdifiato. Un attimo dopo, entrambi erano a terra, schiacciati dalle grosse zampe del lupo.

«No!»

Finalmente la voce si decise a uscire dall'antro della gola, ma non servì a fermare la bestia. Con le zanne snudate, la fiera si avventò su Antony, mordendogli una spalla e lasciandolo poi andare. Senza più razionalizzare ciò che faceva, Eryn estrasse il tagliacarte dalla tasca posteriore dei jeans e cercò di liberarsi dalla presa di Eric per raggiungere i ragazzi.Suo fratello però non la lasciò andare e stringendola ancora più forte le sfilò dalle mani il pugnaletto, prima di spingerla lontana facendola cadere e slanciarsi al suo posto su quella bestia enorme.

«Eric!» lo chiamò con la voce che tremava di rabbia e paura.

Il lupo alzò lo sguardo su di lui e balzò di lato con un movimento fluido quando Eric tentò di colpirlo. Uomo e bestia si fronteggiarono, uno con un'arma abbastanza minuta e l'altro con le zanne snudate.Jonah riuscì a rigirarsi supino e alzarsi, prendendo Antony da sotto le braccia e trascinandolo sanguinante verso di lei. Si scambiarono uno sguardo intenso, come se ciò che era accaduto poco prima fosse stato dimenticato, poi Jonah si rialzò e tentò di andare ad aiutare Eric.

Con il fiato ormai corto, Eryn gattonò fino da Antony e cercò di fermare il sangue che usciva dalla sua ferita. Si tolse il foulard di sua madre dal collo e lo premette con forza sul morso. Le lacrime ricominciarono a scorrerle sul volto vedendo l'espressione sofferente di Antony e sentendo quei ringhi sempre più feroci, alzò lo sguardo appannato su quel triangolo che vedeva protagonisti suo fratello e il suo fidanzato con il lupo fulvo.