7- L'alibi

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Ron sbuffò come una locomotiva per l'ennesima volta sparpagliando fogli tutt'intorno a sé.

Hermione gli scoccò un'occhiata irritata, "Ma la smetti? Cerca di concentrarti!"

Per tutta risposta si buttò teatralmente sui volumi aperti sul grande tavolo della biblioteca dove lei li aveva confinati sin dalla mattina. "Sono stufo di studiare... Mi sento la testa pesante."

"Strano, – puntualizzò Harry sarcastico – per essere pesante dovrebbe contenere qualcosa."

L'amico gli tirò un calcio sottobanco indeciso se ridere alla voluta presa in giro. "Sta zitto! Non vedo l'ora di respirare aria diversa. Fortuna che questo fine settimana c'è l'uscita ad Hogsmeade."

Lei sospirò contrariata, a volte le sembrava di avere a che fare con due bambini: "Siamo appena alla fine del primo quadrimestre, dovete impegnarvi se volete conseguire dei MAGO decenti."

Ron fece una smorfia. "E' facile per te parlare, sembra che la conoscenza sia infusa nella tua testa come una bustina di tè nell'acqua calda."

Hermione appoggiò la piuma sul tavolo pronta a strigliarlo a dovere. "Caro il mio Weasley, si da il caso che io m'impegni duramente per avere i miei voti. Cosa che non si può dire di te, quando è più il tempo che passi a dormire sui libri piuttosto che a studiarli!"

L'accusato abbassò lo sguardo colpevole. "Sono uno che ha molto bisogno di riposo..."

"Più di quanto tu già non faccia?" lo riprese seria.

"E poi Harry deve comprare una nuova scopa." Si appigliò sperando di trovare un pronto supporto.

Il suo amico alzò lo sguardo dal tema che stava ultimando. "Non voglio mettermi in mezzo ai vostri battibecchi, sbrigatevela da soli. Anche se ne avrei bisogno davvero della scopa..." Aggiunse poi borbottando per non farsi sentire troppo chiaramente.

Hermione incrociò le braccia al petto sostenuta. "Non voglio passare l'intero pomeriggio a guardarvi sbavare su dei pezzi di legno."

Harry rise. "Andiamo a bere qualcosa con Ginny ai Tre Manici di Scopa e poi ci dividiamo?"

*

A fine novembre l'inverno era alle porte. Hermione battè le mani guantate per scaldarsi quando scese dall'Hogsmeade Express in coda a Ron, Harry e Ginny, e ben imbacuccati si avviarono al pub, dove ordinarono un primo giro di Burrobirre per ritemprarsi dal freddo pungente.

I due ragazzi, impazienti di dirigersi al negozio di articoli per Quidditch, ingollarono le loro bevande alla velocità della luce, dopodichè scattarono in piedi frettolosi scapicollandosi tra le sedie e gli sgabelli del locale e sfidandosi su chi per primo avrebbe oltrepassato la soglia, lasciando le due compagne a fingere di non conoscerli.

Hermione sospirò - involontariamente sollevata dall'assenza di Ron al suo fianco, e prese un bel sorso dal boccale che non aveva ancora toccato assaporando il conforto della bevanda lungo la gola, senza badare ai tipici baffi bianchi che la spuma le lasciò sul labbro superiore.

"Ti donano ma ti preferisco depilata." Le disse Ginny ridacchiando e mimando il contorno della bocca.

L'amica corrugò la fronte prima di tastare la schiuma con la punta della lingua e apprestarsi a rimuoverla con un tovagliolino.

"Sai... Harry mi ha detto una cosa molto simile, in un contesto molto diverso..." Le sorrise sfuggente l'amica.

"Cosa...?"

"E si riferiva a una zona più a nord delle mie toniche e liscissime gambe." Precisò Ginny con uno sguardo acceso e malizioso che non poteva essere altrimenti interpretato.

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