Chapter 12: Servizi Fotografici

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Come previsto, Sekijiro era rimasto molto colpito dalla canzone finita e quando Hizashi l'aveva montata al video della pubblicità il risultato fu ancora migliore.

«Fantastici! Sono molto felice di lavorare con voi, ragazzi!» disse smielato. «Mido-chan, immagino che Aizawa-san ti abbia già informato del mio prossimo progetto. Che ne pensi?».

Izuku tentennò leggermente ma poi, con uno sguardo deciso, rispose: «Può contare su di me, Sekijiro-san».

«Ne sono deliziato. Nel pomeriggio tu e Katsuki vi incontrerete nuovamente nel mio ufficio, alle ore quindici».

Quando se ne andò, accompagnato da Shota e Hizashi, Izuku sospirò gravemente. Yo lo stava fissando con la coda dell'occhio e impercettibilmente arrossì.

Dalla tasca del suo jeans bianco, una vibrazione sopraggiunse. Il giovane scoprì che era un messaggio di Katsuki e, proprio come pochi istanti prima, di nuovo le sue gote presero un colorito rosso ma stavolta anche il cuore si mise a battere all'impazzata.

Katsuki Bakugo.

«Scusate, è mia madre» mentì, prima di rifugiarsi in qualche corridoio senza occhi indiscreti.

Yo si affacciò per qualche momento: Izuku era sempre molto veloce, era già scomparso in quel corridoio lungo e un po' in penombra.

«Izuku, mi hanno proposto una
nuova collaborazione!
Posso chiamarti
o sei impegnato?».

Fu il verdino a chiamarlo. 

«Ehi, Kacchan. Congratulazioni!
So che non aspettavi altro che tornare in scena».

«La cosa negativa è che sono di nuovo
con quella mezza femmina di Mido-chan!».

«Suvvia. Non offenderlo. E poi lo sai
che devi aver rispetto per gli altri artisti».

Katsuki fece un verso disgustato. 

«Senti, ti va se pranziamo insieme oggi?
Finisco prima, per le tredici e
trenta sarei libero!».

I capelli tinti! Izuku sospirò appena e con un'espressione triste. 


«Mi dispiace, Kacchan. Oggi turno doppio...
facciamo un'altra volta».

«Allora passo a prenderti stasera.
A che ora concludi il turno?».


«Kacchan, a meno che tu non voglia
passare un'altra notte a casa mia lascia stare.
Va bene. Capiterà senz'altro l'occasione
di passare un po' di tempo insieme».

Il biondo ci era appena rimasto male. Izuku, per il nervosismo, si arrotolò una ciocca di capelli per poi agganciarla dietro a un orecchio.

«Kacchan?».

«Il tuo compleanno? Se me lo dici
avrei la scusa perfetta per restare da te!».

«Kacchan!».

«Sto scherzando. Ci vediamo allora.
Magari ti rifarai gli occhi su
qualche rivista di alta moda!».


Izuku rise e riattaccò. Quando si voltò per poco però non ebbe un infarto. Yo gli era dinanzi con un'espressione dura in viso.

BakuDeku: NoceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora