Chapter 25: Come un Dejà-vù

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Lo zoo era piccolo ma ben strutturato a vialetti; all'ingresso dov'era possibile acquistare biglietti per pochi yen vi era un enorme tabellone per rendere più facile trovare i recinti e le gabbie con gli animali scelti.

Denki aveva insistito per vedere prima le tigri perché aveva vagamente sentito che era nato un cucciolo siberiano e moriva dalla voglia di vederlo, invece Eijiro i leoni.

«Andremo a vedere prima le cocorite!» aveva sbottato Katsuki.

Per i due era stato un buon compromesso. Scelsero dunque il vialetto che svoltava a sinistra, entrando in un tunnel fatto di rami intrecciati e foglie verdissime e si erano seduti sulle prime panchine di ebano ad ammirare i rumorosi pappagallini colorati.

Gli occhi di Izuku si illuminarono. Erano così graziosi!

«Benvenuti allo spettacolo del Re delle Cocorite, signore e signori!».

Katsuki sollevò un sopracciglio, Eijiro e Denki fecero le spallucce. Non lo sapevano!

L'uomo corpulento, vestito con un esuberante completo da fantino rosso fuoco, schioccò le dita e una cocorita gli atterrò sul dorso della mano sinistra.

«Vi presento la mia fida assistente, Izumi!».

Le prime tre lettere fecero tendere Izuku, deliziosamente arrossì.

Lo spettacolo ebbe inizio. L'uomo istruì la cocorita verde dal becco giallo per chiamare altri suoi simili e volteggiare nell'aria creando forme geometriche. Un pappagallino probabilmente cucciolo si fermò sulla spalla di Izuku.

«Che carino!» squittì Denki.

Il verdino timidamente lo accarezzò e rimase molto colpito che il volatile era in realtà in attesa di coccole. Il piumaggio era morbidissimo!

«Sophie non è molto amichevole. Devi averla colpita!» sorrise l'uomo.

Izuku mise le mani a coppa e l'uccellina le atterrò su. Zampettò saltellando e piroettando, dopodiché osservò anche gli altri e volò via, non senza lasciare...

... una piuma.

Izuku non poté fare a meno di sentirsi fortunato!

Quando lo spettacolo finì, dopo una quindicina di minuti, i ragazzi decisero di vedere i leoni. Vennero colpiti dalla maestosità di un anziano esemplare che dormiva sotto un albero nodoso e attorcigliato su se stesso.

«Wow! Quant'è virile!» espirò incredulo Eijiro.

Una leonessa giocava e leccava il suo cucciolotto, mentre un giovane leoncino si divertiva a tentare di acciuffare le chiazze di luce solare che provenivano dal fogliame dell'albero.

Come terza tappa, scelsero la gabbia delle tigri. Denki fu emozionatissimo di poter finalmente vedere il piccolo bianco a strisce nere che poppava dalla madre.

La tigre guardò con interesse Izuku e Katsuki con i suoi occhi color del ghiaccio magnifici.

«E' veramente splendida» sussurrò Denki e gli altri annuirono.

A malincuore dovettero andarsene; l'odore degli animali non era dei migliori dopotutto!

«Dove andiamo ora? Sono rimaste le scimmie, i gorilla, gli orsi, gli elefanti e le giraffe».

Decisero di fare un giro sommario per vederli tutti.

Raggiunsero uno spiazzale dove due furgoncini preparavano da bere e da mangiare sia dolce sia salato. Katsuki, stranamente generoso, offrì per tutti.

BakuDeku: NoceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora